Giusy Ferreri e i programmi musicali. E l’Auditel
E’ un po’ strano, ne converrete, vedere Ligabue, Coldplay – bel disco, fra l’altro, se mi è concesso l’excursus – e Jovanotti galleggiare lì, cercare quel primo posto che è saldamente in mano a Giusy Ferreri che, per la seconda settimana consecutiva, domina la classifica Fimi degli album più venduti, così come quella dei download
E’ un po’ strano, ne converrete, vedere Ligabue, Coldplay – bel disco, fra l’altro, se mi è concesso l’excursus – e Jovanotti galleggiare lì, cercare quel primo posto che è saldamente in mano a Giusy Ferreri che, per la seconda settimana consecutiva, domina la classifica Fimi degli album più venduti, così come quella dei download (per tutte le classifiche, Soundsblog).
E’ strano pensare che in un’Italia con l’industria discografica in crisi – ma chi non lo è – Giusy Ferreri venda 70mila copie. E’ strano, perché Giusy arriva da un talent show, un programma musicale, uno di quei programmi di cui si dice che non tirano perché la musica non tira. Già.
Come se potessimo ignorare che fra poco esce anche l’album di Roberta Bonanno (direttamente da Amici), come se potessimo ignorare il fatto che a giudicar dagli ascolti questo benedetto X Factor lo vedevano in pochi (qui l’analisi auditel).
Ma allora i casi sono due. O quei pochi sono un target commerciale potentissimo, almeno per quanto riguarda la musica. Che fare, dunque? Insistere con i programmi musicali (accadrà)? Rivedere l’Auditel (dovrebbe accadere)? O che altro.
E, già che ne parliamo, che fine ha fatto il Qualitel?