Fringe-J.J.Abrams promette: “Sarà meno complicato di Alias e Lost”
Quante volte davanti all’ennesimo episodio accattivante di “Alias” abbiamo avuto la sensazione di non aver afferrato qualcosa? E quante volte, di fronte al nuovo colpo di scena di “Lost” ci siamo sentiti -è il caso di dirlo- “persi”? J.J. Abrams, l’artefice delle due serie appena nominate, vuole farsi perdonare con “Fringe”, in arrivo a settembre.“Ho
Quante volte davanti all’ennesimo episodio accattivante di “Alias” abbiamo avuto la sensazione di non aver afferrato qualcosa? E quante volte, di fronte al nuovo colpo di scena di “Lost” ci siamo sentiti -è il caso di dirlo- “persi”? J.J. Abrams, l’artefice delle due serie appena nominate, vuole farsi perdonare con “Fringe”, in arrivo a settembre.
“Ho guardato qualche minuto di Alias ed ero così confuso…” ha detto Abrams di fronte alla stampa della Television Critics Association, in tono scherzoso ma neanche tanto. I suoi precedenti telefilm, infatti, da semplice intrattenimento sono diventate vere e proprie dimostrazioni di affetto di un pubblico sempre più curioso di vedere come sarebbe andata a finire, ma anche, molto spesso, scettico di fronte a sceneggiature coinvolgenti ma poco chiare per chi si fosse perso anche solo un paio di episodi.
Parlando della sua ultima produzione “Fringe”, Abrams ha promesso uno show molto meno complicato, che avrà sì una sua mitologia fatta di storie e personaggi che appariranno per tutta la stagione, in modo da formare una storyline continuativa, ma avrà anche in ogni episodio il classico “mistero della settimana”. Le intenzioni del team di scrittori sono state espresse proprio da lui:
“Fringe” è in molti modi un esperimento per noi. Ha una storia generale con un suo finale, senza dubbio. Però vogliamo anche provare a realizzare uno show di cui non si debbano vedere gli episodi 1, 2 e 3 per poter vedere il 4″.
Forse J.J. ha capito che, tirandola un po’ troppo per le lunghe, spesso i telespettatori si stufano ed il pubblico diminuisce. Ne è un esempio “Lost” che, partito da una sua idea e poi sviluppato da Damon Lindelof e Carlton Cuse, di stagione in stagione ha perso numerosi telespettatori.
Ed a proposito del “vizietto” di Abrams di abbandonare le serie da lui create dopo poco, ha promesso anche che non sarà così per “Fringe”, il cui pilot per la prima volta non è stato scritto e diretto esclusivamente da lui:
“Abbiamo scritto insieme (al resto degli autori, ndr) il primo episodio. Siamo tutti coinvolti. Io in particolare sarò più coinvolto nella sceneggiatura, nello sviluppo della storia e del suo arco narrativo. Non vedo l’ora di dirigere un episodio. Sono così geloso di non aver diretto il pilot.”
D’altra parte, non si può essere ovunque e fare tutto. Tant’è che ora Abrams si trova al lavoro con il prossimo film di “Star Trek”, che lo tiene più lontano da “Fringe” di quanto non volesse. E quando avrà più tempo per il suo ultimo pargolo catodico, noi lo aspettiamo curiosi di vedere che cosa s’inventerà stavolta.
[Via TvSquad]