Gene Gnocchi fa Il Criticone… ma non con la Canalis
Una stagione “a tutta nicchia” per Gene Gnocchi, che smessi i panni del maggiordomo di SuperSimo si dà alle rubriche per pochi eletti. Dopo l’avventura di Artù, non particolarmente impressionante, nella prossima stagione non si accontenterà della seconda serata. La domenica mattina, infatti, si appresta a una nuova sfida culturale, peraltro in contemporanea con l’altra
Una stagione “a tutta nicchia” per Gene Gnocchi, che smessi i panni del maggiordomo di SuperSimo si dà alle rubriche per pochi eletti. Dopo l’avventura di Artù, non particolarmente impressionante, nella prossima stagione non si accontenterà della seconda serata. La domenica mattina, infatti, si appresta a una nuova sfida culturale, peraltro in contemporanea con l’altra scommessa della musica lirica su RaiTre. Dagli inizi di novembre arriva Il Criticone, in onda da una carrozza dell’ultimo vagone di un vero treno, in viaggio nell’hinterland milanese.
“E’ un programma sperimentale, nato da un’idea mia e del vicedirettore di rete Pasquale D’Alessandro. Più che parlare di libri o dare consigli di lettura in base a un cliché professorale e stucchevole, metteremo in primo piano la gente che scrive, visto che in questo Paese scrivono un po’ tutti. Proveremo a indagare nel sottobosco molto interessante di coloro che pubblicano a loro spese, organizzano circoli culturali o premi improbabili. Ci confronteremo con la gente che sale sul treno e leggeremo anche brani: e questo potrà produrre effetti involontariamente comici”.
Forse il primo programma on the road nella carriera di Gene, più in stile Chiambretti che della sua comicità “comodamente seduta in poltrona”. Ma il volto più irriverente di RaiDue non rinuncia ad Artù, che tornerà il 18 settembre con una primadonna mica da nulla: Elisabetta Canalis. La giovane showgirl Mediaset ha, infatti, lasciato Controcampo e l’intrattenimento del Biscione (ma la vedremo su Italia 1 nella sitcom Medici Miei) per fare un salto di qualità con Gnocchi. E quest’ultimo, per una volta, si mostra serio quando c’è da riabilitarla:
“La Canalis non è la bellona che fa tappezzeria, è brava e spigliata, è molto vista ma non è ancora sfruttata: potrà portare il suo punto di vista nel dibattito, contribuire con le sue considerazioni. E sono pronto a scommettere che sarà una sorpresa”.
Altra new-entry della prossima edizione una ruota, che costringerà gli ospiti a discutere del tema che verrà fuori. Insomma, Artù conferma la vocazione “surreale” di Gene che, in termini più pragmatici, resta un calciofilo duro a morire. Per non sprecare questa sua vena Sky Sport ha deciso di arruolarlo, affidandogli da settembre una rubrica nuova di zecca al termine del programma con Ilaria D’Amico. Dai primi di dicembre ricomincia la sua tournee teatrale… insomma della nostalgia di Quelli che il calcio neanche l’ombra.