Italia’s Nex Top Model 2 – Il casting su Sky Vivo
Nonostante siano episodi già replicati, in queste settimane d’agosto era davvero necessario rivedere i casting di Italia’s next top model 2, in onda dal prossimo 23 settembre su Sky Vivo. Per essere brevi: le selezioni sono molto più spassose del suo programma madre, quantomeno raffrontato alla sua prima edizione. Il problema principale di questa battaglia
Nonostante siano episodi già replicati, in queste settimane d’agosto era davvero necessario rivedere i casting di Italia’s next top model 2, in onda dal prossimo 23 settembre su Sky Vivo. Per essere brevi: le selezioni sono molto più spassose del suo programma madre, quantomeno raffrontato alla sua prima edizione.
Il problema principale di questa battaglia persa è l’impossibilità di reggere il confronto con la versione originale americana importato e in onda sullo stesso canale, dove questo manipolo di modelle piene di fragilità vengono letteralmente massacrate da una giuria capitana dalla tremenda Tyra Banks. Il nostro prodotto “italiano”, condotto dall’iconica Natasha Stefanenko è solo il verso imitato con meno soldi e meno emozioni.
Invece il casting no: è puro divertimento. Nonostante il bando chiedesse ragazze taglia 40 alte non meno di 1,78, si sono presentate (ma guarda un po’ che caso) una sequela di signorine decisamente allo sbaraglio. A giudicarle, tre iene da contratto: Michael Giannini (direttore artistico dell’agenzia D’Management, già visto nella prima edizione del programma) e dai casting directors Danilo Di Pasquale e Anna Peggion.
Michael parla metà in inglese e metà in italiano come se per noi fosse lo stesso, annulla l’espressività smorfiosa delle provinate con un cenno della mano e imita il tono “attorial superbo” della Stefanenko che a sua volta imita quello di Tyra per dovere di format: favoloso. Danilo di Pasquale è il peggiore: tra smorfie e battute al veleno distrugge senza pietà ogni singola ragazza, anche quelle che le piacciono. E Anna Peggion non è da meno: attentissima ai particolari fisici, non le va bene mai nessuna, anche quelle che all’occhio di un qualsiasi spettatore inesperto di moda (come me) sembrano essere quasi rachitiche.
Certo, non si raggiungono le punte di entusiasmo di alcuni soggetti psichiatrici di X Factor, ma senza dubbio per essere un programma “di nicchia” si distingue per un ottimo ritmo e tre personaggi tremendamente interessanti.