Home Pomeriggio Cinque: la D’Urso e Brachino si danno un tono. E fanno bene

Pomeriggio Cinque: la D’Urso e Brachino si danno un tono. E fanno bene

Che volete di più? La D’Urso si è messa in total black con un look androgino di sicuro effetto e ormai si destreggia nella più spinosa attualità. Claudio Brachino è uscito dal cantuccio mattutino per argomentare e ribattere come si confà a un vero giornalista. Quelli di Mattino Cinque sono diventati grandi e fanno bene

1 Settembre 2008 17:36

pomeriggiocinque urso brachinoChe volete di più? La D’Urso si è messa in total black con un look androgino di sicuro effetto e ormai si destreggia nella più spinosa attualità. Claudio Brachino è uscito dal cantuccio mattutino per argomentare e ribattere come si confà a un vero giornalista. Quelli di Mattino Cinque sono diventati grandi e fanno bene a darsi un tono. Visto il recente passato di Canale 5, una rete commerciale con un daytime allo sbando, Pomeriggio Cinque è il meglio che potessero fare per garantire continuità e modernità. L’inizio, mi suggerisce Share, ricorda molto la formula di Esta pasando di Telecinco (ritmo sostenuto e tanti collegamenti veloci, con inviati raffigurati in piccoli led affiancati nello studio).

E la stessa “impaginazione da copertina” è più brillante del rotocalco medio, nonché decisamente più dinamica del competitor di RaiUno. Sembra di sfogliare una rivista patinata, anche se si dirà in giro di non averla acquistata ma solo sfogliata in sala d’aspetto. Il punto è questo: in molti storceranno il naso dinanzi alla solita fuffa, al voyeurismo spacciato per giornalismo d’inchiesta, al ritratto generazionale che ammicca alla deriva per farne carne che scotta. Ma qui va dato atto di un enorme sforzo per distinguersi senza soccombere, intrattenendo lo spettatore senza pretese ma con più ambizioni di Verissimo. In confronto il salotto in differita di Silvia Toffanin sembra la trasmissione di una rete locale, con tanto di stagista che denuncia i propri limiti. Vogliamo paragonarla all’adattabilità della D’Urso o al fair play di Brachino?

Canale 5 vuole parlare a giovani e famiglie moderne e lo fa nel perfetto stile Videonews: tanta cronaca, con un occhio alla trasgressione giovanile, e pochi contenuti geriatrici. L’unico spazio concesso al pietismo popolare è quello con la mamma di Denise, divenuta il jolly d’apertura dell’infotainment italiano. Quando incomincia un talk show è il pretesto ideale per colmare i vuoti drammatici dell’informazione e quest’anno ci è anche scappato l’anniversario. Con tutto il rispetto per la tragicità della sua esperienza, una madre coraggio non può fare del proprio dolore una professione, strumentalizzata dalla tv per alzare gli indici di share.

pomeriggio cinque logoIn realtà quello che riesce meglio a Pomeriggio Cinque è la canalecinquizzazione. Non poteva dare promozione migliore a O’ Professore, invitando in studio “la ministra” dell’Istruzione Gelmini che è il politico del momento. Non poteva deludere il suo pubblico senza qualche indiscrezione su Il Ballo Delle Debuttanti, di cui abbiamo appreso la divisione in squadre Pop, capitanata da Goodson, e Chic, guidata da Iancu.

E’ quando si accende la curiosità sul logo che tutto il resto sembra solo cornice e si evidenzia il vero scopo di queste trasmissioni: la promozione. Lo stesso Signorini che “dileggia” in un fuori onda la Chiabotto, imitandone la voce, è l’emblema di quella catodicità che si respira in questa sede. Solo un pubblico amante della tv e dello spettacolo Mediaset – a prescindere da orientamenti politici – può essere affezionato a questo marchio.

L’unico neo è che la D’Urso-terapia produca effetti di dejàvu, vedi lo spazio dedicato al Cinema Di Venezia in cui ribadisce la sua stima per Avati fustigatore del pregiudizio televisivo (spera che la chiami nel suo prossimo film?). Per il resto il Pomeriggio (a partire dal cambio di studio e dalla grafica) è anche meglio del Mattino, perché ci risparmia qualche rubrica faziosa di troppo. Forse, con l’arrivo del maritino che fa ragionare la casalinga, bisogna stare in guardia.

Barbara D'UrsoCanale 5