Distretto di polizia 8: torna il Decimo Tuscolano. E il rischio di tirare troppo la corda
E’ ormai una tradizione per Canale5 far cominciare la stagione autunnale con uno dei suoi capisaldi seriali, ovvero “Distretto di Polizia”, che torna con l’ottava stagione (gallery) da domani sera alle 21:10, per poi dare appuntamento domenica 7 e di nuovo giovedì, sempre in prima serata, per un totale di 26 episodi e 13 serate.Questo
E’ ormai una tradizione per Canale5 far cominciare la stagione autunnale con uno dei suoi capisaldi seriali, ovvero “Distretto di Polizia”, che torna con l’ottava stagione (gallery) da domani sera alle 21:10, per poi dare appuntamento domenica 7 e di nuovo giovedì, sempre in prima serata, per un totale di 26 episodi e 13 serate.
Questo “Distretto 8” parte con tutte le buone intenzioni del caso, ovvero intrattenere con ritmo, pathos ed affezione che la serie s’è guadagnata negli anni grazie anche alla fusione nel cast di personaggi più “polizieschi” ed altri più da “commedia” (di cui dopo il salto potete trovare delle descrizioni provenienti dalle schede di produzione, con alcuni spoiler).
La novità principale, in realtà è una non-novità, ma un esperimento che vede al centro Simone Corrente: dopo anni di “tirocinio” da co-protagonista, infatti, ora sarà il suo Luca Benvenuto -poliziotto gay sulla cui vita sentimentale, però, è stata messa una grossa “x”: paura dei bigotti?- a dirigere gli agenti del X Tuscolano ed i colpi di scena che lo affollano, fin dalla prima puntata, dove un protagonista uscirà tragicamente di scena.
Sarà questa la molla scatenante dell’ormai collaudata “linea gialla”, che si sviluppa episodio dopo episodio e di cui se ne aumenta il ritmo verso la fine della serie. Il “villain” di questa stagione non sarà uno, ma addirittura una banda, composta dai fratelli Valerio (Massimo De Santis) e Giulio Flaviano (Jesus Emiliano Coltorti), la sua ragazza Melissa (Eleonora Sergio) e dal loro capo, Gerace (Dante Palladino).
A dare man forte a questa storia, tanti altri casi di puntata, sempre presi dalla cronaca reale, con spunti di utilità sociale e vòlti ad evidenziare il punto di vista più umano, oltre che quello della determinazione delle forze dell’ordine. Ad aiutare il nuovo Commissario, torneranno i protagonisti di sempre -chi più chi meno-: Alessandro Berti (Enrico Silvestrin), Anna Gori (Giulia Bevilacqua), Irene Valli (Francesca Inaudi), Raffaele Marchetti (Max Giusti), Vittoria Guerra (Daniela Morozzi), Giuseppe Ingargiola (Gianni Ferreri), Ugo Lombardi (Marco Marzocca) e Parmesan (Roberto Nobile).
A loro, si aggiunge Elena Argenti (Anna Foglietta, proveniente dalla “vecchia Squadra”), che si è fatta conoscere durante l’ultima puntata della settima stagione in quanto compagna di scuola di Irene. La sua storia si intreccerà con quella degli altri protagonisti, che verranno come sempre mostrati non solo nella divisa degli agenti tutto ritmo e caccia al crimine, ma anche nella loro divisa borghese di uomini e donne con i problemi di tutti i giorni.
E speriamo che le promesse fatte, di una nuova edizione più separata dal passato e con uno sguardo sul futuro, ridiano linfa ad una serie che l’anno scorso ha fatto sentire la sua stanchezza. Vuoi per la poca sintonia raggiunta dal personaggio di Massimo Dapporto col resto del cast, vuoi per la linea gialla adottata in “Distretto 7”, l’ultima serie andata in onda non ha certamente lasciato il segno. A maggior ragione, la sfida che gli autori si sono proposti quest’anno assume un peso maggiore.
Non è facile infatti cercare di mantenere sulla cresta dell’onda un prodotto che va in onda ininterrottamente dal 2000 (eccetto la pausa del 2004): il rischio di cadere nel cosiddetto “salto dello squalo” e di finire a scrivere episodi sempre più forzati e meno credibili, oltre che di ripetersi -cosa già accaduta nelle precedenti serie- aumenta di anno in anno. Il vero caso da affrontare per il Decimo Tuscolano sarà questo: risollevare le sorti di un “Distretto” a rischio perdita di credibilità.
I personaggi di “Distretto di polizia 8” (SPOILER):
Luca Benvenuto:
Questo nuovo anno al Decimo Tuscolano porta grandi novità nella vita di Luca.
Il precedente commissario è tornato nella natia Calabria, e a Luca è stato proposto di diventare coordinatore del commissariato – una sorta di “reggenza” – in attesa del nuovo dirigente.
Luca ha accettato solo perché Berti, che anagraficamente sarebbe stato la prima scelta, per ragioni personali ha deciso di declinare “l’invito”.
Incontriamo Luca al suo primo giorno nel nuovo ruolo, quando con sincerità chiede l’appoggio dei colleghi-amici: senza di loro non potrebbe mai farcela. Naturalmente, sono tutti dalla sua parte.
Quest’anno, più che mai, il loro sarà un “lavoro di squadra”.
Ma fin dal primo giorno Luca comincia a capire che il suo compito è tutt’altro che facile: ora non è responsabile solo di se stesso, ma anche della vita dei suoi uomini…
Proprio quello stesso giorno Irene, fuori turno, entra in azione per sventare una rapina in banca e… perde la vita.
Alla disperazione per quel lutto sconvolgente, Luca fa subentrare fin da subito la volontà di arrestare i colpevoli.
I nostri sanno che la Banda di rapinatori che l’ha freddata è formata da uomini astuti, preparati, e soprattutto incensurati. E toccherà proprio a Luca scoprire chi sono, e lottare affinché siano assicurati alla giustizia.
Come se non bastasse, dovrà anche tenere sotto controllo il comportamento di Alessandro, sconvolto dalla perdita dell’amata.
Per lui non ci sono più fine settimana, non c’è più distinzione tra festivi e feriali, o tra giorno e notte. Non ha più una vita sociale, fuori dal lavoro. Anche perché la sua “coinquilina”, Anna, vive una storia d’amore con un uomo che sembra essere finalmente quello giusto. Luca è felice per lei, ma nello stesso tempo si sente ancora più solo… Anna è un’amica speciale, e il loro rapporto è così profondo che, se solo Luca fosse stato diverso (non fosse stato “diverso”), magari fra loro sarebbe nato qualcosa.
Alessandro Berti:
A Berti era stato proposto di prendere il posto di Fontana, ma ha preferito rifiutare. Perché era un’altra, ben diversa, l’“uniforme” che voleva indossare stavolta: quella di marito. Marito di Irene Valli.
All’inizio di questo nuovo anno troviamo Alessandro e Irene finalmente in pace. I loro screzi sono finiti. I problemi nati dall’incertezza di Alessandro, contrapposta all’insistenza di Irene, si sono dissolti. E con essi sembrano essersi volatilizzati anche i problemi delle persone care di lei: Valeria, la sorella di Irene, finalmente uscita dai guai, si è presentata per riprendere con sé il piccolo Stefano. E Irene, per una volta, è stata ben felice di lasciarlo andare…
Sembra proprio arrivato il momento giusto. Il momento giusto per convolare. Il dado stavolta è tratto da Alessandro in persona. Berti compra pure l’anello, con l’intenzione di donarlo a Irene quella sera stessa. Una serata romantica è in preparazione. Irene, fuori turno, passa a comprare qualcosa da mangiare, ed è in quel frangente che si compie il suo destino. Con il suo spirito d’osservazione non le ci vuole molto a notare che all’interno della vicina banca è in corso una rapina. Chiama rinforzi, ma intanto non può stare con le mani in mano. Non è da lei. Entra in azione, e il suo gesto è la sua condanna. Viene freddata da un colpo al petto e cade a terra, proprio mentre Alessandro arriva per soccorrerla.
La corsa in ospedale è disperata. Irene cade in coma.
L’agonia è lunga. Irene dapprima sembra riprendersi, ma poi non ce la fa… lascia Alessandro in preda a una folle disperazione.
Il Decimo è al suo fianco, tutti soffrono con lui e per lui, che decide di tornare a stare con Raffaele. Dire che Berti si getta a capofitto nelle indagini sulla Banda è dire poco. Quella ricerca sembra divorarlo dall’interno, tanto più che la Banda non è una semplice accozzaglia di balordi, è ben strutturata e sa perfettamente come muoversi. Ha già fatto altre rapine in precedenza e continua a farne, riuscendo a sfuggire ai nostri in modi sempre diversi.
La frustrazione rende Alessandro irascibile e squilibrato. Lo scontro con Luca sulla conduzione delle indagini si fa pesante. Ma poi la loro amicizia prevale su tutto. Nonostante tutti gli sforzi, però, le indagini sulla Banda delle Rapine non riescono a fare che pochi passi avanti. Sarà il suo intuito a portarlo sulla strada giusta.
Anna Gori:
In seguito alla perdita del bambino che stava aspettando, l’agente Anna Gori ha affrontato un periodo difficile, dovendosi recare in un centro di riabilitazione per combattere la depressione. Ma ora, dopo qualche mese di riposo e terapia di gruppo, è finalmente pronta a riprendere il suo posto al X° Tuscolano. L’accoglienza è calorosa: i suoi amici sono stati in ansia per lei e il suo ritorno riempie i loro cuori di gioia. L’unica a sentirsi lievemente in imbarazzo è Vittoria: la sua gravidanza procede bene, ormai si avvicina il grande momento, e forse teme che il suo pancione possa far riaffiorare nella collega ricordi dolorosi. Ma una serie di circostanze inaspettate fa sì che sia proprio Anna a doverla accompagnare in ospedale e ad assisterla, da sola, durante il parto. E’ un momento molto toccante: le due donne, mano nella mano, insieme. E’ il miracolo della vita: nel momento in cui vede venire alla luce il figlio dell’amica, Anna, fra le lacrime, ha la certezza di poter superare definitivamente il dolore per la perdita del proprio. Intanto, la persona che ha atteso con più trepidazione il rientro della Gori è Raffaele Marchetti, il quale spera di riprendere il filo di una storia d’amore che proprio in seguito al dramma dell’aborto si era interrotta sul nascere. Ma perché Anna appare così tiepida nei suoi confronti? E’ una domanda, questa, destinata inizialmente a essere messa da parte, poiché il dolore per il tragico evento in cui resta coinvolta l’ispettore Irene Valli non lascia spazio a nessuna altra emozione. Un po’ alla volta, però, il motivo di questa freddezza viene a galla: Anna ha conosciuto una persona durante il suo recupero al centro di riabilitazione. Un paziente come lei. Si tratta di Carlo Fiorentini (Clemente Pernarella), un chirurgo vedovo reduce da burnout psicologico, con il quale sembra essere nato un sentimento vero, maturo.
Raffaele Marchetti:
L’ispettore Raffaele Marchetti ha vissuto questi ultimi mesi come in un limbo: la sua storia sentimentale con l’agente Anna Gori, infatti, in seguito all’esaurimento nervoso della donna, si è bruscamente interrotta. Ma ora che è tornata… Forse potranno riprendere da dove avevano lasciato. Purtroppo, però, le cose non vanno come previsto. Anna è sfuggente, sembra aver bisogno ancora di un po’ di tempo per riflettere… Il buon Raf non ne fa un dramma: ha aspettato fino adesso, può aspettare ancora. L’unica cosa che conta in questo momento è che lei stia bene. Certo, starebbe forse un po’ più tranquillo se potessero almeno parlarne con calma, ma dopo i tragici eventi che hanno coinvolto Irene, i suoi problemi sentimentali passano in secondo piano: per ora la sua preoccupazione più grande è quella di restare vicino all’amico Alessandro Berti, distrutto dal dolore.
Ma col passare del tempo, non notando alcun cambiamento nell’atteggiamento di Anna, Raffaele, dietro il consiglio dei colleghi, decide di sbloccare la situazione con un bel regalo a sorpresa. Purtroppo, però, la sorpresa la riceve lui. E amarissima anche: la sorprende infatti davanti al portone mentre si bacia con un altro uomo – il carismatico chirurgo Carlo Fiorentini. Ferito e umiliato, invece di affrontare la situazione da uomo, Raffaele reagisce in modo infantile, tentando di far credere ad Anna di avere già in piedi un’altra storia da qualche tempo.
Cominciano giorni bui per Raffaele, che si ritrova pure a dover subire le attenzioni dell’apprensiva madre. Da quando lo ha sentito giù di morale, infatti, la Sora Armanda (Anna Longhi) ha deciso di occuparsi di nuovo del suo “bambino”: gli ripulisce casa, gli prepara abbondanti pasti e, come se non bastasse, comincia a portargli a casa una serie di improponibili “brave ragazze” con cui vorrebbe sistemarlo. Eh, sì, per il povero Marchetti l’incubo è appena cominciato…
Ma come sempre non tutti i mali vengono per nuocere: questa serie di disavventure costituisce per Raffaele l’occasione per un cammino di maturazione che alla fine lo porterà anche a riscattarsi agli occhi di Anna. Ma sarà sufficiente per riconquistarla?
Elena Argenti:
Al primo impatto, quello che colpisce di questa trentenne seria e motivata è l’aspetto felino magistralmente mascherato dall’eleganza inappuntabile e dal comportamento assolutamente professionale.
L’abbiamo intravista nell’ultima puntata della settima serie quando, arrivando al Decimo, ha incontrato una vecchia compagna di corso: Irene. In accademia erano state inseparabili, non solo perché innamorate dello stesso compagno, ma soprattutto perché entrambe interessate a cercare un modo per sgominare il traffico della “merda che uccide”, la droga. Poi Elena era stata inviata all’antidroga a Genova e si erano perse di vista.
Nei mesi passati, però, le due ragazze hanno avuto l’opportunità di riallacciare il legame e sono tornate alla complicità dei vecchi tempi. Elena ha lasciato a Genova un grande amore, un uomo che non ha saputo o voluto rinunciare a un’altra famiglia per lei. Da parte di Irene, Elena riceve tutte le confidenze sul ritrovato rapporto con Alessandro.
Quanto Elena è efficiente e poco incline alle emozioni sul lavoro, tanto è invece affettuosa e accudente in casa. La casa di famiglia, proprio nella zona del Tuscolano, in cui è tornata quando è riuscita a farsi trasferire di nuovo a Roma, dopo aver contribuito alla creazione di un efficiente reparto di polizia scientifica in un commissariato di Varese e aver svolto un lungo periodo di lavoro all’antidroga di Genova. Ci vive insieme al fratello venticinquenne, Marco (Alessandro Intini). Il padre di Elena era un metronotte. È morto in un incidente 10 anni fa. Visto che la piccola azienda che doveva tenere sotto controllo era vicino a casa, gli piaceva muoversi in bicicletta. Una mattina, mentre all’alba stava rincasando, venne investito da un’auto pirata il cui conducente lo lasciò sull’asfalto senza prestargli soccorso. Arrivò all’ospedale già morto. La madre lo ha raggiunto qualche anno dopo. Elena, perciò, ha dovuto lavorare sodo per mantenere il fratello e aiutarlo a crescere e a studiare. Poi è arrivato il trasferimento a Genova. Lei, assidua, chiamava il fratello tutti i giorni. Il loro rapporto, dunque, non si è mai interrotto e i due oggi sono molto uniti. Elena ha sempre vissuto con ansia la passione del fratello per le gare di rally. Si è acquietata soltanto quando Marco ha smesso di gareggiare, convinto di non avere talento. Forse la donna, sollevata per la ritrovata serenità, ha sottovalutato l’improvviso cambiamento del fratello. Ma lui l’ha persuasa che la decisione presa era dovuta soprattutto al ritmo sostenuto degli esami, perciò lei non si è preoccupata troppo…
Marco, infatti, è un brillante studente universitario di Economia e Commercio. O almeno, questo è quello che crede sua sorella. In realtà, a causa dei debiti di gioco il ragazzo è entrato a far parte di una banda di rapinatori. Non solo: è direttamente responsabile – o crede di esserlo – della morte di Irene.
Valerio e Giulio Flaiano e Melissa Poggi:
Il trio criminale composto dai fratelli Valerio e Giulio Flaviano e da Melissa Poggi rappresenta una vera novità in Distretto di Polizia 8. I due Flaviano hanno poco più di trent’anni ma la determinazione dei modi, i lineamenti rigidi e gli sguardi intensi li fanno apparire più maturi. Valerio è il maggiore. Tra lui e Giulio ci sono solo pochi anni di differenza. Rampolli della Roma bene, di famiglia alto borghese, hanno avuto i vantaggi e gli svantaggi di molti dei ragazzi della loro estrazione sociale: ampie possibilità, benessere e agiatezza da un lato; famiglia assente, fragilità emotiva e dipendenze dall’altro (in seguito a un incidente d’auto Giulio si è assuefatto alla morfina). A loro si unisce Melissa Poggi, una donna abituata da sempre ai complimenti più o meno espliciti degli uomini. Una donna che ha imparato tutti i trucchi per esaltare i suoi tratti sensuali. Proveniente da una famiglia piccolo borghese ma decisa a non vivere la vita ai margini, Melissa ha sempre saputo che il suo aspetto avrebbe potuto aiutarla ad ottenere di più. Per questo ha cominciato a frequentare locali e feste. Poi, accompagnandosi agli uomini spesso più grandi da cui si lasciava corteggiare, è entrata anche in locali più equivoci, fino al giorno in cui è finita a lavorare come “intrattenitrice” in una bisca clandestina, gestita dal boss della camorra Luciano Gerace. Qui è avvenuto l’incontro che le ha cambiato la vita, quello con Giulio Flaviano, un uomo appena più giovane di lei, ma deciso abbastanza da corteggiarla fino a legarla a sé in un rapporto di amore e dominio da cui nessuno dei due potrebbe uscire nemmeno volendo. Un rapporto, quello tra Melissa e Giulio, che Valerio sorveglia con attenzione, deciso ad evitare che il fratello finisca per farsi fregare da una donna più esperta di lui, che invece Flaviano senior è ben disposto a sacrificare nel momento in cui le cose si metteranno male.
Ma come inizia l’avventura che vede i Flaviano contrapposti agli uomini del X° Tuscolano?
Sia ai Flaviano che a Melissa piace la bella vita, ma è una vita che costa. Molto. È così che il trio, venuto a conoscenza – attraverso il lavoro alla bisca di Melissa – di un grosso affare che il boss Gerace ha in ballo con un avventuriero sudafricano, decide di fare il colpo grosso. Acquistando a caro prezzo una grossa partita di coltan (un materiale raro e prezioso utilizzato per costruire circuiti elettronici per telefonia mobile, computer, cerca-persone, persino strumenti chirurgici), il trio conta di rivenderla ottenendo un altissimo profitto, di che sistemarsi per tutta la vita. Per finanziare l’operazione però, c’è bisogno di un piano rapido e preciso. Valerio e Giulio ce l’hanno già: danno il via a una serie di rapine. Rapide, violente, proficue. I due fratelli colpiscono in successione, quando sanno che nel caveau ci sono i soldi e quando le informazioni avute dal contatto consentono loro di colpire e andarsene prima che intervenga la polizia. Le rapine si susseguono e la polizia brancola nel buio. I Flaviano sono “invisibili”, perché senza precedenti. E acciuffarli sembra un’impresa davvero impossibile.
Per rimpiazzare il driver scomparso in modo sospetto (con ogni probabilità eliminato dallo spietato Valerio per qualche intemperanza) all’inizio della serie Giulio chiama una sua vecchia conoscenza: Marco Argenti (Alessandro Intini), fratello dell’ispettrice Elena Argenti, pilota esperto costretto dalla disperazione – perde al gioco cospicue somme – ad accettare la proposta. Un’impresa difficile, avventurosa, che solletica anche il piacere del brivido che unisce i fratelli Flaviano. Un’impresa che, nel giorno del primo, fatale colpo a cui partecipa Marco, li porterà a scontrarsi con un membro del nostro distretto… E da quel momento tra gli uomini del X e i Flaviano sarà guerra aperta.
Giuseppe Gerace:
Giuseppe (Dante Palladino), detto Peppino, è uno degli esponenti di spicco della corposa famiglia camorrista dei Gerace.
Impiantata a Roma fin dagli anni’60, la famiglia Gerace si è sviluppata nel corso dei decenni, affrancandosi in maniera autonoma dalle radici campane e concentrando i propri interessi nello sfruttamento della prostituzione e del gioco d’azzardo.
Gerace gestisce il gioco clandestino della Capitale, dalle scommesse alle bische. Controlla il sistema e ricava ingenti guadagni attraverso una gestione severa e spietata: dalla truffa sistematica alla corruzione, all’omicidio per chi sgarra e per chi non paga.
Peppino è l’uomo che ha intuito una nuova possibilità per la famiglia camorrista: occuparsi della compravendita internazionale di diversi materiali preziosi, per i più disparati scopi. Per questo, Gerace ha stabilito un proficuo rapporto con Kruger, un mediatore sudafricano, un trafficante del terzo millennio, un uomo potente, in giacca e cravatta. A Gerace venderà loro un prezioso carico di coltan, un materiale importante, “sicuro”, che permette ampi margini di guadagni.
Gerace, con il suo ferreo controllo del sistema del gioco d’azzardo e della prostituzione, è abituato a comandare, a dominare sugli affiliati e sui nemici.
Quello che non si aspetta è che una banda di giovani insospettabili, audaci e spietati almeno quanto lui, si sia messa in testa di andargli a rompere le uova nel paniere…