Home Un medico in famiglia Francesco Salvi contro Un Medico in Famiglia. E la venalità di Banfi

Francesco Salvi contro Un Medico in Famiglia. E la venalità di Banfi

Francesco Salvi è un personaggio davvero bizzarro, ma al contempo da non sottovalutare. Nella sua carriera televisiva si è cimentato nei ruoli più diversi, da comico del Drive In nei panni dello storico camionista (al primo anno prendeva 600 mila lire a puntata, ma per le serate 10-20 milioni per quindici minuti di apparizione) a

2 Ottobre 2008 08:38

francesco salvi e lunetta savinoFrancesco Salvi è un personaggio davvero bizzarro, ma al contempo da non sottovalutare. Nella sua carriera televisiva si è cimentato nei ruoli più diversi, da comico del Drive In nei panni dello storico camionista (al primo anno prendeva 600 mila lire a puntata, ma per le serate 10-20 milioni per quindici minuti di apparizione) a nuova recluta di Un Medico in Famiglia (nelle ultime serie ha interpretato un surreale impresario funebre ammogliato con Cettina). Ma come dimenticarlo nelle vesti di inviato de La Fattoria 3, con una delle performances più nevrasteniche della categoria (e una Barbara D’Urso più esasperata che mai)?

In attesa di tornare sul piccolo schermo con Bakhita – nei panni di Don Antonio – conferma di aver pagato anche lui l‘allarme cachet del gran finale di Un Medico in Famiglia. Del suo personaggio, infatti, non dovrebbe esserci più traccia, come rivelato da lui stesso a Vanity Fair:

“Io non sono mai stato spinto da qualcuno… Anzi…. Adesso devono girare la nuova serie del Medico in famiglia e il mio Torello probabilmente non ci sarà. Hanno deciso che torneranno sia Giulio Scarpati che Pietro Sermonti. Puntano sul serio e tendono a ridurre il lato comico della serie. Quando ci hanno provato l’anno scorso, con Kabir Bedi e la sua famiglia, gli ascolti sono precipitati. Anche Lino Banfi non è soddisfatto, ma per lui contano molto i soldi”.

Non manca qualche frecciatina sulla Rai, rea di essere alla mercé dei soliti circuiti:

“Saccà era bravo e non è sostituendolo che si risolvono i problemi. Il fatto è che in Rai lavorano sempre gli stessi sceneggiatori, gli stessi attori, gli stessi registi. Per tutti gli altri non c’è spazio. A me viene più facile farmi accettare all’estero, in Francia o negli Stati Uniti: lì leggono le mie sceneggiature, non mi impongono di restare sempre solo un attore”.

A proposito di “evasioni” c’è un progetto che stava molto a cuore a Salvi. L’attore doveva interpretare infatti Lino Ventura, attore italiano prestato alla Francia, vista la somiglianza che li lega. Peccato che prima sia saltato tutto per i tagli della pubblicità sulla televisione pubblica previsti da Sarkozy e che poi si sia deciso di rimandare al 2009 un progetto internazionale cui l’unica a non partecipare sarà la Rai (ossia la tv del Paese dove Ventura è nato). Un po’ come è avvenuto con La meglio gioventù, dovrebbe uscire al cinema per poi diventare due puntate televisive da un’ora e mezzo l’una. Per il nostro resterà in ogni caso un’occasione mancata.

Rai 1Un medico in famiglia