Tra poco in onda Le mani su Palermo – il regno violento del boss Salvatore Lo Piccolo
L’avevamo annunciato stamattina nel consueto post dedicato alla sfida del prime time e, seppure a pochi minuti dall’inizio, vogliamo parlare di questa importante docufiction proposta da RaiTre dal titolo Le mani su Palermo – Il regno violento del boss Salvatore Lo Piccolo. Il film documentario, coprodotto da Rai Fiction e Magnolia, è nato da un’idea
L’avevamo annunciato stamattina nel consueto post dedicato alla sfida del prime time e, seppure a pochi minuti dall’inizio, vogliamo parlare di questa importante docufiction proposta da RaiTre dal titolo Le mani su Palermo – Il regno violento del boss Salvatore Lo Piccolo. Il film documentario, coprodotto da Rai Fiction e Magnolia, è nato da un’idea del produttore Claudio Canepari e del giornalista Salvo Palazzolo, che firmano la sceneggiatura assieme al commissario scrittore Piergiorgio Di Cara a Matteo Lena e Fabrizio Marini. La regia è di Fabrizio Lazzaretti e Matteo Lena.
Dopo l’arresto di Bernardo Provenzano, la leadership del latitante Salvatore Lo Piccolo, imprendibile dall’inizio degli anni Ottanta, vara una rinnovata strategia della violenza, soprattutto nei confronti di commercianti ed imprenditori. Palermo lancia una nuova scommessa allo Stato: battere gli ultimi padrini di Cosa Nostra. La troupe di Le mani su Palermo entra nei luoghi in cui si sono mossi i protagonisti.
Fra estenuanti pedinamenti e testimonianze inedite, il film ricostruisce le indagini di una squadra di poliziotti che si mette sulle tracce di Salvatore Lo Piccolo e del figlio Sandro. Per la prima volta, vengono mostrati i filmati della Polizia che hanno portato all’individuazione dei latitanti ed il video, girato all’interno del covo di Giardinello, dove Salvatore e Sandro Lo Piccolo sono ripresi in manette.
Le immagini dell’arresto non sono le uniche esclusive del film documentario: l’ultima stagione di riscatto dell’antimafia è raccontata dalle voci di chi ha deciso di denunciare il pizzo, i commercianti antiracket. A Palermo, il movimento di ribellione al racket cresce grazie ai giovani di Addiopizzo che tappezzano la città di manifesti antimafia. Anche Confindustria si schiera e lo scontro in Sicilia fra mafia e antimafia si fa altissimo: i boss rilanciano con attentati eclatanti, ma la polizia sta ormai stringendo il cerchio attorno ai vertici della nuova Cosa Nostra. Il 5 novembre, un blitz porta finalmente all’arresto dei boss.