Veronica Maya replica a Rita Dalla Chiesa: “Non volevo criticare Forum”
Approfondiamo uno dei botta e risposta più tormentati delle cronache televisive. Questa volta diamo voce a Veronica Maya, che sulle pagine di Vero pur di precedente pubblicazione replica implicitamente alla reazione piccata di Rita Dalla Chiesa sul quotidiano Libero di domenica, secondo cui Verdetto Finale sarebbe identico a Forum. La conduttrice di RaiUno ci tiene
Approfondiamo uno dei botta e risposta più tormentati delle cronache televisive. Questa volta diamo voce a Veronica Maya, che sulle pagine di Vero pur di precedente pubblicazione replica implicitamente alla reazione piccata di Rita Dalla Chiesa sul quotidiano Libero di domenica, secondo cui Verdetto Finale sarebbe identico a Forum. La conduttrice di RaiUno ci tiene a scusarsi per l’equivoco su un’affermazione riportata dal settimanale Di Tutto, la stessa che ha poi mandato tutte le furie la Dalla Chiesa perché il suo Forum è stato definito meno elegante e più urlato della “versione Rai”:
“Non volevo criticare Forum. Ho solo fatto emergere le differenze di stile fra un programma e l’altro. Mentre a Forum il pubblico interviene in modo diretto esprimendo con colore il proprio parere sulla storie, parlando a volte anche in dialetto, da noi questo non accade. La nostra giuria popolare, per voce del suo presidente, pone alcune domande in un clima molto ordinato e serio”.
Fermo restando che Forum resta un marchio storico e dal fascino sempreverde della tv commerciale, le parole di Veronica Maya meritano una doverosa riflessione. Soprattutto dal passaggio a Canale 5, che ha promosso il programma alla serie A degli ascolti, negli studi Elios di Roma tira un’aria di festa che ne ha un po’ esasperato il clima di familiarità. Dalla solennità un po’ puritana di un tempo si è passati a dei toni goliardici spesso dissonanti con il clima di un tribunale, in cui di certo non si cantano canzoncine o non si fanno markette del prime time.Per non parlare dell’acceleratore premuto su alcune cause sempre più caricaturizzate, con protagonisti omosessuali rappresentati come macchiette o signore troppo al di sopra delle righe. Nonostanto tutto il suo pubblico è rimasto affezionato, ma più perché “fa allegria” che per i meriti di divulgazione giuridica riconosciutigli una volta. Invece a Verdetto Finale, che è decisamente più recitato e precotto vista anche la confezione di differita, il primo obiettivo è quello di un coinvolgimento empatico e cerebrale dello spettatore:
“Entrambi i programmi partono dallo stesso presupposto, ossia trattano casi giudiziari, ma poi hanno uno sviluppo completamente diverso. L’arringa degli avvocati, ad esempio, è uno dei momenti di maggior pathos, perché i due legali, con dei monologhi frutto della propria mente e della propria esperienza (non quindi scritti dagli autori) cercano di muovere la coscienza degli esponenti della giuria popolare facendo leva su questioni che vanno oltre il diritto e l’aspetto legale. E’ dunque bello attendere la fine della puntata per scoprire se il verdetto finale della giuria popolare corrisponde a quello legale emesso dal giudice, oppure se le ragioni del cuore hanno portato a una conclusione diversa. Trovo che non ci sia niente di male nel raccontare lo stesso argomento in modo differente”.
Insomma, mettendo da parte le polemiche e gli interessi di parte, è un dato di fatto che i due programmi stiano toccando corde sempre più diverse. Rita Dalla Chiesa, d’altro canto, recrimina il plagio del suo Il Verdetto, spin-off andato in onda nel maggio 2005 su Rete 4 in una sola puntata in prime time (visto il flop di ascolti). In quel caso era di sicuro sbagliata la collocazione, ma probabilmente Forum, a quei tempi, era così “serio” da non far sentire il bisogno di un gemello che lo fosse ancora di più. Magari oggi le cose andrebbero diversamente, ma sta di fatto che due programmi simili nella forma (ma non identici nella sostanza) nella stessa azienda non sono mai andati d’accordo.