Tell me you love me: il sesso (e la vita) senza pudore su Cult

Se pensate che con “Sex and the city” il sesso in tv avesse superato ogni limite, ma poi vi siete ricreduti con “Californication”, pensando che si sia ormai visto tutto il visibile, non avete ancora seguito “Tell me you love me. Il sesso. La vita” -e la gallery-, la nuova serie di Hbo che debutta stasera alle 22:45 su Cult (canale 142 di Sky).

Non stiamo parlando di una serie che ruota attorno solo alla potenza di certe scene, sia chiaro: questo telefilm, ideato da Cynthia Mort (sceneggiatrice di “Will & Grace”), ha fatto sì scalpore in America per l’uso esplicito di certe scene di sesso -compresi nudi maschili che hanno fatto gridare allo scandalo: ma se fosse stata una donna nuda?-, ma è stata anche apprezzata per il modo col quale tutto ciò è stato reso più necessario alla trama che semplicemente provocatorio.

Protagoniste sono 3 coppie, ognuna delle quali con un diverso problema di comunicazione sia fuori che sotto le coperte, e la loro terapista May (Jane Alexander, 4 nomination agli Oscar, interprete tra gli altri film di “Tutti gli uomini del presidente” e “Kramer contro Kramer”), filo conduttore di storie dove il sesso non è solo fine a sé stesso ma vuole diventare un modo per capire l’amore ai giorni nostri.

Jamie (Michelle Borth) e Hugo (Luke Kirby) sono una giovane coppia di 20 anni, dai rapporti molto intensi e frequenti, che però temono per l’infedeltà l’uno dell’altra e non riescono a trovare l’equilibrio per raggiungere la giusta concezione di rispetto del partner. Carolyn (Sonya Walger, l’abbiamo vista in “Lost” nel ruolo di Penny, l’amata di Desmond) e Palek (Adam Scott) sono invece due trentenni alla disperata ricerca di un figlio, cosa che porterà la loro relazione a numerose tensioni ed incomprensioni.

Infine, Katie (Ally Walker, la Dott.sa Waters di “Profiler”) e Dave (Tim DeKay, “Carnivalè”), sono due genitori 40enni che, nonostante la serenità della loro relazione, da più di un anno non riescono ad avere rapporti sessuali.

20, 30 e 40 anni: non è un caso che le coppie protagoniste rappresentino diverse fasi della vita di ognuno di noi. Dalla passione degli anni della giovinezza, all’ossessione di trovare un senso alla propria vita, ed infine la paura di aver sbagliato tutto. Tre modi di vivere l’amore attraverso i gesti di tutti i giorni, le speranze, le parole dette e non dette ed anche tramite il sesso.

Che in “Tell me you love me” non si fa desiderare né vive di poche scene concesse giusto per dare un po’ di pepe alla trama, anzi. I rapporti carnali dei protagonisti sono alla base dei racconti ma, come si diceva già prima, vengono mostrati senza uno spirito voyeuristico o morbosamente provocante. L’intenzione, piuttosto, è quella di rendere il più reale possibile ciò che si vuole raccontare.

In questo aiuta una regia fatta principalmente di camera a mano, che dà al tutto un taglio quasi documentaristico, sebbene alle spalle ci sia una sceneggiatura precisa e degli attori professionisti, che si calano bene nelle loro parti e riescono grazie anche ai bei dialoghi a trasmettere con semplicità i problemi delle coppie reali.

C’è così tanto realismo in questo telefilm, insomma, che al suo esordio in America ci fu chi sostenne che le scene di sesso girate non fossero simulate. Una voce che è stata subito smentita da una delle registe della serie, Patricia Rozema, e dalle stesse interpreti Jane Alexander e Michelle Borth.

Non sono bastate queste “rassicurazioni” per dare tranquillità allo show: dopo le 10 puntate andate in onda, per ammissione della stessa creatrice che non sapeva più “che direzione prendere”, “Tell me you love me” è stato cancellato dai palinsesti, nonostante i set della seconda stagione fossero già pronti.

Va comunque riconosciuto ad Hbo il coraggio nell’aver presentato con semplicità e pochi giri di parole un tema che da sempre “tira”, non solo l’attenzione dei media ma anche le polemiche.

Tell me you love me