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Donne Assassine – Grasso critica, gli sceneggiatori rispondono

C’è che FOX affronta una nuova avventura produttiva di cui abbiamo parlato – trattasi di Donne Assassine, di cui sarebbe bello fare una disamina costruttiva, come si dice, a bocce ferme. La faremo a suo tempo – e che, naturalmente, come ovvio, i critici criticano.Solo che di questi tempi, tempi, duri, tempi – come mi

27 Ottobre 2008 09:54


C’è che FOX affronta una nuova avventura produttiva di cui abbiamo parlato – trattasi di Donne Assassine, di cui sarebbe bello fare una disamina costruttiva, come si dice, a bocce ferme. La faremo a suo tempo – e che, naturalmente, come ovvio, i critici criticano.

Solo che di questi tempi, tempi, duri, tempi – come mi permetto di dire nei miei editoriali – di televisivi che si arroccano a difesa e di critici che attaccano a sproposito, anche le critiche rischiano di non essere mirate, o di essere mirate male.

La critica di Grasso a Donne Assassine – che può, che deve essere criticato, e ci mancherebbe altro! – la potete vedere qui.

Qui invece potete trovare la risposta degli sceneggiatori. Che, come ovvio, difendono il loro prodotto. Ma lo difendono con argomentazioni serie e per nulla isteriche. Come per esempio, il fatto che Donne Assassine non è figlio dell’agiografia all’italiana ma è il riadattamento di un format argentino. Come per esempio il fatto che si debba difendere, incentivare la produzione italiana, anche se questa vede la luce per legge.

Lungi da noi il voler insegnare come si faccia critica al più noto critico televisivo italiano. Sulle argomentazioni di entrambe le parti potete farvi un’idea voi stessi; è su un altro punto di questa risposta che vorrei soffermarmi. Un punto che condivido integralmente e che esula dal prodotto particolare per trascendere nel generale.

Avete mai sentito un critico parlare del sistema produttivo italiano? Lo avete mai sentito riflettere su come questo modello influisce sulla qualità dei prodotti e soprattutto delle sceneggiature? No. Perchè la critica televisiva, in Italia, non è capace di dare una lettura della realtà e quindi non può essere costruttiva. E’ e rimane un orpello inutile, ad uso e consumo del narcisismo del critico di turno.




Ecco, quello che cerchiamo di fare qui su TvBlog è (anche) di parlare del sistema produttivo italiano. E’ di riflettere sullo stesso. A volte facendo dispiacere a qualcuno, come spesso accade, ma non per il gusto di far dispiacere a qualcuno.

Cerchiamo – e se non ci riusciamo bacchettateci – di eliminare il nostro narcisismo per quanto possibile – un narcisismo che c’è, è ovvio. C’è in chiunque scriva. Forse c’è in chiunque – e di parlare della tv. Senza peli sulla lingua, senza padroni e senza paura.

Quindi, sono i benvenuti tutti gli interventi volti in questa direzione.