Accuse di “censura” di opinioni scomode ad Anno Zero, Santoro si difende
Ancora uno strascico polemico alla puntata di giovedì scorso di Anno Zero. L’episodio era filtrato anche nella diretta, ma se ne era evidentemente sottovalutata la portata. La trasmissione prevedeva un collegamento da Piazza Maggiore, a Bologna, ospiti dietro “ai banchi di scuola” i genitori e i maestri protagonisti della mobilitazione contro il decreto 133 del
Ancora uno strascico polemico alla puntata di giovedì scorso di Anno Zero. L’episodio era filtrato anche nella diretta, ma se ne era evidentemente sottovalutata la portata. La trasmissione prevedeva un collegamento da Piazza Maggiore, a Bologna, ospiti dietro “ai banchi di scuola” i genitori e i maestri protagonisti della mobilitazione contro il decreto 133 del Ministro Gelmini. La diretta nella piazza più importante del capoluogo emiliano ha naturalmente fatto radunare una grande folla, fra curiosi e studenti dell’Università anche loro impegnati nella protesta.
Durante la diretta alcuni fastidiosi rumori, dovuti alla classica interferenza di un telefono cellulare sui microfoni, hanno preceduto un intervento di Roberto Cota, capogruppo della Lega ospite della trasmissione, che riferiva di “essere stato avvertito che a Bologna viene impedito ad un ragazzo di parlare“. Non era nota l’identità di questo ragazzo, ma con tutta probabilità di trattava di uno studente contrario alla protesta contro il Decreto Gelmini.
Il retroscena è che dietro a questa “segnalazione” ci sarebbe un intervento del Presidente dei Senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, che avrebbe avvertito della situazione il Presidente della Rai Claudio Petruccioli. In pochi minuti i telefoni del direttore generale Claudio Cappon e di quello di Raidue, Antonio Marano, sono diventati incandescenti, e quest’ultimo si sarebbe premurato di chiamare Stefano Maria Bianchi, l’inviato di Santoro a Bologna.
Di questa “spinta” arrivata da Gasparri era evidentemente stato avvertito lo stesso Santoro che aveva liquidato Cota con una battuta (“il ragazzo che non facciamo parlare è Gasparri travestito“).
Santoro ha poi replicato in riferimento alla vicenda con un comunicato pubblicato sul Blog di Anno Zero che riportiamo di seguito. La sensazione di “accerchiamento” di Anno Zero da parte della politica sembra sempre più marcata.
Fermo restando che ciascuno è libero di pensare tutto ciò che vuole della nostra puntata di ieri sera e che perciò, come di consueto, non risponderò alle critiche che ci sono state rivolte, ritengo di dover fare una precisazione.
Ieri sera era stato previsto un collegamento da una scuola di Bologna per raccontare le proteste che genitori e maestri avevano organizzato nei giorni scorsi. Dopo aver ricevuto numerosi no per questioni burocratiche, la diretta si è spostata in piazza Maggiore con un set che riproduceva una classe.
Il collegamento si è svolto come previsto e secondo l’ordine di interventi che era stato deciso prima dell’inizio del programma. Hanno infatti parlato una mamma e un maestro, senza nessuna connotazione politica.
Chi è spontaneamente arrivato a piazza Maggiore, e si parla per esempio di quasi duemila studenti manifestanti che hanno assistito ordinatamente allo svolgimento della trasmissione, non ha potuto prendere la parola.
Colgo l’occasione per ringraziare il pubblico sempre più numeroso che segue i nostri programmi, consentendo ad una trasmissione del servizio pubblico di finanziarsi esclusivamente con i ricavi pubblicitari.Michele Santoro