Troppo sesso nei telefilm raddoppia le gravidanze tra adolescenti
E’ sbarcata da poco anche da noi “La vita segreta di una teenager americana”, storia televisiva di una 16enne che scopre di essere incinta. Prima ancora era stata la volta, al cinema, del bel “Juno”, che raccontava la stessa situazione senza cadere in moralismi e severi giudizi.Se queste sono semplici storie, pare però che il
E’ sbarcata da poco anche da noi “La vita segreta di una teenager americana”, storia televisiva di una 16enne che scopre di essere incinta. Prima ancora era stata la volta, al cinema, del bel “Juno”, che raccontava la stessa situazione senza cadere in moralismi e severi giudizi.
Se queste sono semplici storie, pare però che il rapporto tra gravidanze e televisione sia inaspettatamente più alto di quanto si possa pensare. Soprattutto se i gusti degli adolescenti riguardano certi show.
A stabilirlo è la rivista americana “Pediatrics”, che ha di recente pubblicato uno studio condotto dalla Rand Corporation effettuato tra 2mila adolescenti tra i 12 ed i 17 anni durante il 2001 ed il 2004, confrontando in tre diversi momenti le loro abitudini sessuali con i loro gusti televisivi, in particolare stilando una lista di show, tra cui “Friends” e “Sex and the City”. Il risultato? I ragazzi e le ragazze che guardano spettacoli ad alto contenuto erotico hanno il doppio delle possibilità di chi non li guarda di ritrovarsi coinvolti in una gravidanza indesiderata.
Inutile dire quali siano i programmi accusati di avere questo “effetto collaterale”: dalle comedy ai drama, passando per i teen drama ed i medical, quasi tutti i telefilm ormai non si fanno troppi problemi nel mostrare le passioni delle coppie protagoniste. Ed è altrettanto inutile pensare -semmai qualcuno lo stia pensando- di eliminare queste scene dai palinsesti, per quanto siano diventati la normalità in alcune sceneggiature.
Il problema, piuttosto, è un altro, e lo spiega la ricercatrice della Rand Anita Chandra:
“Gli adolescenti ricevono molte informazioni sul sesso attraverso la tv e certi programmi non mettono in luce i rischi e le responsabilità legati al sesso. La quantità di contenuti sessuali in tv è raddoppiata negli ultimi anni ma il sesso sicuro viene rappresentato ancora troppo poco”.
Dello stesso parere anche la nota psicologa dell’infanzia Maria Rita Parsi, che dalle pagine de “La Repubblica” si è espressa in materia difendendo la necessità dei più giovani di essere considerati tali e non come dei “piccoli adulti” anche sul piccolo schermo:
“Già da cinque anni nei convegni di pediatria ginecologica si discute dei danni del bombardamento di immagini inappropriate subito dai bambini attraverso la televisione e Internet e alla loro conseguente eccessiva adultizzazione. La soluzione? Riappropriarsi dei tempi della vita. I bambini hanno diritto a vivere le giuste fasi della loro infanzia e adolescenza”.
Osservazione giustissima. Ma io non credo sia solo colpa della tv se i ragazzi di oggi siano più disinibiti con le persone dell’altro sesso ed abbiano così tanta voglia di crescere. Certo, i modelli che telefilm come “Gossip Girl” ci offrono oggi a tutto fanno pensare fuorchè ad una vita casta e priva di sentimento, cosa che qui non si vuole appoggiare.
E’ anche vero che viviamo in una società sempre più individualista, dove il dialogo si fa rado, soprattutto nel rapporto genitori-figli, in cui l’argomento sesso è rimasto e rimarrà un tabù. Mancano figure di riferimento, a cui appoggiarsi per risolvere i propri dubbi e svelare le proprie curiosità senza la paura di essere giudicati. In mancanza di questo –“Loveline” non basta-, ecco fare affidamento alle serie tv, che però vivono di un mondo fatto a parte, da cui sarebbe meglio rimanere affascinati sì, ma non invischiati fino al collo.
[Via Ansa]