Simona Ventura: l’ignoranza è sovrana tra i Famosi
ERRATA CORRIGE: Urge una doverosa rettifica: Luca Giurato ha suggerito bene alla Ventura che Pascal è un filosofo francese e non greco come si era scritto. Chi scrive rivolge le proprie scuse al giornalista.Che L’Isola dei Famosi sia uno spettacolo di massa e non richieda un quoziente intellettivo-/tuale particolarmente alto è ormai assodato. Ma vedere
ERRATA CORRIGE: Urge una doverosa rettifica: Luca Giurato ha suggerito bene alla Ventura che Pascal è un filosofo francese e non greco come si era scritto. Chi scrive rivolge le proprie scuse al giornalista.
Che L’Isola dei Famosi sia uno spettacolo di massa e non richieda un quoziente intellettivo-/tuale particolarmente alto è ormai assodato. Ma vedere puntualmente ostentata l’ignoranza in tv mette i brividi. Nella puntata del reality andata in onda ieri sera abbiamo toccato il culmine del consentito, per merito della regina dei neologismi televisivi (ciurlare nel manico, gudurioni e cippa lippa saranno entrati per merito suo nel vocabolario), ma a questo punto anche degli svarioni.
Durante la gara di cultura tra il bidello Carlo Capponi e il professore Alessandro Cecchi Paone la Ventura ha chiesto a chi risale il detto Eppur si muove. Mentre Paone ha dato subito la risposta corretta, cioè Galileo Galilei, il bidello si è confuso con Pascal, il che è condivisibile visto che si tratta di un filosofo francese della stessa temperie storico-culturale, vissuto nel ‘600. Peccato che Simona Ventura, leggendo il nome di Pascal, abbia deriso Carlo domandosi chi fosse, come se fosse una risposta campata in aria.
La situazione peggiora quando la Ventura deve pronunciare pièce teatrale, alludendo a L’importanza di chiamarsi Ernest di Oscar Wilde. Azzecca la pronuncia ma per puro miracolo, ribellandosi con gli autori che la fanno anche parlare in francese e dando a vedere di non averla mai sentita nominare. Queste difficoltà linguistiche sono emerse per tutta la puntata in un triste collegamento con New York, che ha dimostrato come i famigerati italiani all’estero si esprimano a monosillabi parlando un americano stentato e spesso scorretto. SuperSimo, che di suo prova a mettersi di impegno con l’inglese, insiste nel dire NON anziché NOT, a dimenticarsi gli ausiliari (you know?) e a non saper pronunciare neanche una breve frase di senso compiuto.
In fondo il suo mestiere è quello di conduttrice, chi dice che deve conoscere le lingue straniere alla perfezione come le maestrine Raffaella Carrà e Milly Carlucci? La gravità sta in altro: nel compiacersi delle proprie lacune, facendo passare la cultura del pressappochismo come un’arma vincente per fare successo.
Dalle lingue moderne passiamo al latino. Ci sono volute settimane per far citare correttamente alla Ventura la storica espressione di Cesare, Il dado è tratto. Ora finalmente dice alea iacta est, ma ricordiamoci che originariamente per la conduttrice era Dada Tracta est.
I suoi naufraghi, se messi alla prova, non sono da meno. Vogliamo ricordare le terribili gaffes di Belen Rodriguez, Valeria Marini e Vladimir Luxuria, per cui il muro di Berlino è caduto rispettivamente nel 1977, nel 1986 e nel 1985 (la confusione più grave è quella di un’ex parlamentare)? E si può dimenticare che per la Marini 9×8 fa 56, mentre la cappella Sistina è stata affrescata da Leonardo (poi da Michelangelo grazie a un opportuno suggerimento)?
Fino a due anni fa la gara tra somari era diventata un format vincente grazie a La Pupa e il Secchione, poi esportato a Le Iene e a Buona Domenica per mettere in difficoltà i politici. Nel caso di un conduttore, tuttavia, bisognerebbe fare le dovute distinzioni. E’ lecito non sapere tutto lo scibile umano, salvo alcune nozioni fondamentali. Ma, nel caso di chi ha in pugno le redini della situazione, basterebbe documentarsi un attimo, con un pizzico di umiltà, per evitare certe figuracce.