X Factor 2: I casting – La recensione
Siamo arrivati alle seconda edizione del daytime di X Factor ed è gia tempo di aurorali bilanci. Abbiamo osservato i provini milanesi con reportage fotografico ma è necessario andare alla ciccia: i contenuti di questa finestra aperta sul talent show in onda ogni giorno settimanale dalle 19 alle 19,35. E tempo di rendere più intrigante
Siamo arrivati alle seconda edizione del daytime di X Factor ed è gia tempo di aurorali bilanci. Abbiamo osservato i provini milanesi con reportage fotografico ma è necessario andare alla ciccia: i contenuti di questa finestra aperta sul talent show in onda ogni giorno settimanale dalle 19 alle 19,35.
E tempo di rendere più intrigante questa edizione e gli ingredienti sembrano esserci tutti. Si mostra con una certa serenità la ragazza preparata da coach della Ventura Michele Fischietti, amaramente eliminata, si mostrano con dovizia di particolari i dubbi sulle possibili “raccomandazioni” per entrare nel programma (non completamente negate dai giudici e nemmeno da Francesco Facchinetti, tra l’altro), si mostrano le durezze verso chi si sottopone al provino e pensa di essere davvero bravo.
I giudici tirano fuori i denti e con un’improvviso prodigio (autoriale?) la Ventura elabora giudizi simpatici e pungenti, Morgan si dimostra più presente a se stesso e fendente e Mara Maionchi si sente più comoda e sciolta di fronte alle telecamere. I talenti veri, i casi da lacrimuccia emozionale sono (per ora) pochi ma buoni: c’è la storia dell’africano Jovanakis che ha perso il lavoro di falegname per ottenere la possibilità di partecipare ai provini e Daniela, la 37enne con un figlio a carico di 16 anni che già un po’ sembra che usi la sua storia, ma ha una voce da brividi che non penso possa mancare nel cast definitivo.
Ma non mancano i talenti incompresi, un po’ meno spontanei degli anni scorsi, forse escluso il caso di Mario, il trasformista drag che canta le canzoni di Orietta Berti. Insomma, ognuno fa il suo a dovere e roda bene i motori per un’edizione sulla quale si nutrono maggiori aspettative. Anche se ormai è troppo tardi, attenzione giudici: quell’eccesso di occhiali da sole ci fa perdere le vostre facce deliranti o emozionate. C’è da stupirsi che nessuno abbia pensato di buttarli per terra e pestarli senza pietà.