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AnnoZero, Vladimir e i reality. Ieri su Raidue

AnnoZero si accosta per la prima volta ai reality, uno dei punti promozionali di critica della prima edizione del programma di Michele Santoro, dove gli accapigliamenti e il fagocitare occhi di bue erano sintomo primario di una società alla deriva. “L’isola di Obama” era il titolo della puntata, un riferimento un po’ commerciale e un

di aleali
5 Dicembre 2008 10:54

Annozero

AnnoZero si accosta per la prima volta ai reality, uno dei punti promozionali di critica della prima edizione del programma di Michele Santoro, dove gli accapigliamenti e il fagocitare occhi di bue erano sintomo primario di una società alla deriva. “L’isola di Obama” era il titolo della puntata, un riferimento un po’ commerciale e un po’ voluto della stampa (Liberazione, nello specifico) che ha paragonato la vincitrice dell’Isola dei Famosi Vladimir Luxuria al nuovo Presidente degli Stati Uniti. E dietro tutta la traduzione dell’evento in qualcosa che forse non è: la vittoria della sinistra italiana e la vittoria dei pregiudizi contro omosessuali e transessuali.

In studio l’appellata eroina italiana in gran lustro, la poco più che inappropriata Belen Rodriguez, Norma Rangeri del Manifesto, Piero Sansonetti di Liberazione, Fabrizio Rondolino giornalista e consulente speciale per la comunicazione del Grande Fratello (lo è ancora?) e Gianluigi Paragone, vicedirettore di Libero.

Ad arricchire il parterre, oltre ai ben noti Marco Travaglio e Vauro, il cantante rap Piotta (che è venuto ad avvisarci che ha rifiutato un sacco di reality) e Christian Floris, arrivato nelle cronache italiane per essere stato più volte aggredito prima perché omosessuale poi perché ha difeso Mara Carfagna nel suo ruolo di Ministro delle Pari Opportunità definendola a sua volta discriminata nel suo ruolo politico perché ex soubrette.



Il rischio che diventasse una puntata di “vendita” Porta a Porta era tantissimo, ma i temi portanti sono stati profondi e interessnti: il peso politico dato da stampa e politici di sinistra alla vincita di Vladimir, il reality come occasione per i giovani precari di guadagnare in poco tempo soldi e notorietà, il genere televisivo definito nel suo ordine di realtà o verosimiglianza, l’omosessualità e la diversità di omosessuali e disabili e il ruolo che la tv può apportare per affrontare i pregiudizi. Spunti vari e un po’ più pop del solito che avevano come cardine una Vladimir rigorosa e altera che sfoggiava grande capacità comunicativa anche di fronte agli attacchi più duri.

In tutto questo, AnnoZero ha fatto una brutta figura intaccando la sua immagine?