Artemisia Sanchez – La Calabria del ‘700 stasera e domani su RaiUno
A fare concorrenza a Carnera su Canale5, ci pensa Artemisia Sanchez su RaiUno (gallery), una storia totalmente diversa ambientata in una Calabria del ‘700, sospesa tra aneliti di progresso e un cupo fatalismo che si oppone a ogni cambiamento. Una coproduzione RaiFiction, realizzata da Cosmo Production in coproduzione con MFP Institut del Cinema Català e
A fare concorrenza a Carnera su Canale5, ci pensa Artemisia Sanchez su RaiUno (gallery), una storia totalmente diversa ambientata in una Calabria del ‘700, sospesa tra aneliti di progresso e un cupo fatalismo che si oppone a ogni cambiamento. Una coproduzione RaiFiction, realizzata da Cosmo Production in coproduzione con MFP Institut del Cinema Català e Televisió de Catalunya, con la partecipazione di France 2. La serie racconta le vicende di un’eroina femminile, Artemisia, che lotta al fianco delle menti illuminate che provano a spezzare il secolare immobilismo di quella terra così bella e varia.
Artemisia è figlia di una grande famiglia spagnola, i Sanchez, signori di Toledo, proprietari di immensi feudi intorno alla città di Seminara, nella Calabria Ulteriore, ai piedi dell’Aspromonte. Nasce, a metà del secolo, lo stesso giorno di Angelo Falvetti, rampollo di più modesti proprietari terrieri, e questo segnerà per sempre la loro vita. Quella nascita simultanea, che ha qualcosa di magico, lega fin da piccoli Artemisia e Angelo di un legame fortissimo che sembra non doversi spezzare mai. Invece un drammatico destino li divide quando hanno meno di dieci anni: il padre di Angelo viene ucciso da un misterioso sicario nel corso di un’antica faida che contrappone i Falvetti a un’altra famiglia di Seminara.
Angelo prossima possibile vittima (o che sarà magari costretto a diventare carnefice…) viene allontanato in fretta da Seminara. Passano gli anni, Artemisia fiorisce in una splendida ragazza desiderata da tutti i migliori partiti della zona, ma lei non vuole nessuno: nel suo cuore c’è sempre lui, Angelo. E lui finalmente torna, ma per Artemisia la gioia immensa di rivederlo si tramuta subito nella più straziante delle delusioni: Angelo sta per prendere i voti, fra pochi giorni verrà ordinato sacerdote. Per i due giovani è un momento di emozione fortissima.
Si ritrovano, sentono di amarsi con tutta l’anima, ma la vita di Angelo è ormai consacrata al Signore. Vengono così nuovamente separati: Angelo prende i voti, Artemisia sposa il marchese Monizio, un nobile illuminato. Passano altri anni, Artemisia è ora una donna nel pieno della bellezza e sempre più attenta alle nuove idee che arrivano dalla Francia dei Lumi e dal resto d’Europa, trovando eco e fermento a Napoli, nella corte di Ferdinando, re borbonico delle due Sicilie.
Un nobile di Seminara, il marchese Grimaldi, torna a sua volta nella sua città d’origine dopo un lungo peregrinare nelle capitali europee con un progetto “rivoluzionario”: modificare una delle maggiori risorse della Calabria, la produzione dell’olio. Ricavato con tecniche antichissime e poco funzionali, l’olio calabrese risulta di qualità scadente, adatto solo ad accendere lampade e lampioni (lo chiamano infatti “olio lampante”) laddove, con un diverso e più moderno procedimento, diventerebbe commestibile e quindi di valore enormemente superiore.
È questa “guerra dell’olio” che il vecchio marchese Grimaldi, affiancato subito da Artemisia e da suo marito Monizio, si appresta a combattere. Perché cambiare quel sistema, usato da secoli, mette in discussione privilegi altrettanto antichi e radicati, per difendere i quali i latifondisti che li detengono sono pronti a tutto. Anche Angelo, intanto, è tornato. Parroco di una piccola chiesa ai margini della città, devota alla Madonna Nera, un’icona sacra che il popolo considera miracolosa. Tra lui e Artemisia continua a correre una tensione sotterranea, nascosta eppure fortissima, un amore mai estinto ma che, anzi, l’impossibilità di essere consumato fa divampare ogni giorno di più.
L’intreccio di questi due temi – la lotta per la modernizzazione di quella terra e questa storia d’amore dilaniata da mille conflitti eppure inestinguibile – rappresenta il cuore drammatico della nostra storia. Storia di uomini e donne, di passioni, di odi, di tradimenti, che svaniscono d’un colpo quando, nel febbraio del 1783, la terra comincia a tremare e un terribile terremoto rade al suolo Seminara e uccide la maggior parte dei suoi abitanti. Artemisia e Angelo, uniti anche in questo tremendo frangente, si salvano e cercano di fuggire per sempre da quel luogo di morte. Ma il destino è ancora in agguato…
Il cast di Artemisia Sanchez vede Fabio Fulco, Marco Cocci, Frédéric Van Den Driessche nel ruolo del “Principe Spinelli”, Ugo Dighero, Nicola Farron, Gaetano Amato, Abraham Fontana, Carlota Olcina, Giuseppe Zeno. Con la partecipazione straordinaria di Lucio Dalla. Soggetto e sceneggiatura di Salvatore Basile, Francesco Arlanch, Francesco Balletta ed Ambrogio Lo Giudice. Tratto dal romanzo storico di Santo Gioffre’ “Artemisia Sanchez”. La regia è di Ambrogio Lo Giudice.