Editoriale – Una macedonia di fatti televisivi che inducono a stare spenti
Aprire gli occhi per lanciarsi, per un giorno, nel mondo prima dell’ultima festività, a meno di non aver optato per il ponte lungo, potrebbe essere molto utile per stare spenti ancora un po’.A dire il vero, a volerne cercare, di fatti per scrivere questo editoriale, il primo del 2009 – Buon Anno, in ritardo, Cari
Aprire gli occhi per lanciarsi, per un giorno, nel mondo prima dell’ultima festività, a meno di non aver optato per il ponte lungo, potrebbe essere molto utile per stare spenti ancora un po’.
A dire il vero, a volerne cercare, di fatti per scrivere questo editoriale, il primo del 2009 – Buon Anno, in ritardo, Cari Lettori e Cari Redattori – ce ne sarebbero a iosa. Tanti da riempirne una dozzina, di editoriali. Per esempio, bisogna ricordare, una volta di più, che da oggi in Francia parte la rivolozione Sarkozy: reti pubbliche senza spot dalle 20 in avanti (e completamente private della pubblicità entro il 2012).
Per esempio, che Vittorio Sgarbi si è infuriato, bontà sua, perché il suo brano è stato escluso dal Sanremo di Bonolis, e per gradire ha pure detto che è da sfigati sottoporsi al giudizio di uno come Bonolis.
Per esempio, che si apre a caso uno di quei giornali di freepress e si trovano le pubblicità di alcune serate in locali, scoprendo che Sabrina Salerno di serate ne fa ancora e che nello stesso locale ospiteranno Il Genio (il duo del tormentone Pop Porno tanto caro alla Ventura), Immanuel Casto (re del porn-groove, sic, per quel che mi riguarda probabile concorrente di un qualsiasi inutile reality minore) e Vladimir Luxuria. Che evidentemente, dopo il reality maggiore, fa le serate come una qualsiasi vippetta.
Per esempio che Povia è ancora in polemica con l’Arcigay per la sua canzone sanremese sulla conversione da omo a eterosessualità e la cosa mi è già venuta a noia a più di un mese dall’inizio del Festival.
Per esempio che la pubblicità del Festival di Sanremo che mostra Vasco Rossi – che dirà, il Blasco? – perdente sull’Ariston e vincente osannato dai suoi 80mila fan è sia un’ottima trovata pubblicitaria sia un requiem involontario per la kermesse canora (le immagini del post sono tratte dallo spot di cui sopra).
Finita la rassegna dei per esempio – ma solo per brevità, sarebbe ancora lunghissima – uno che può fare, se non cercare di mettere insieme queste righe sperando di strapparvi un sorriso e poi di spegnersi per un po’, in attesa che ricominci tutto con il solito, assordante, rumore?