Passaggio al digitale negli Stati Uniti: che confusione!
Il 2009 vede un’importante novita’ in calendario per la televisione americana ovvero il passaggio alle trasmissioni terrestri all-digital il 17 febbraio. Ma come e’ messa la situazione a poco piu’ di un mese di distanza ? Non benissimo, parrebbe. Abbiamo gia’ inquadrato il passaggio al digitale nella nostra Guida alla Tv USA, ma i maggiori
Il 2009 vede un’importante novita’ in calendario per la televisione americana ovvero il passaggio alle trasmissioni terrestri all-digital il 17 febbraio. Ma come e’ messa la situazione a poco piu’ di un mese di distanza ? Non benissimo, parrebbe. Abbiamo gia’ inquadrato il passaggio al digitale nella nostra Guida alla Tv USA, ma i maggiori settimanali usano gia’ a gennaio titoli apocalittici del tipo “Il 2009 sara’ l’anno della debacle della tv digitale?”. A pensarlo sembrano essere proprio gli spettatori gia’ pronti a ricevere il segnale digitale.
Un nutrito numero di lettori di TvGuide segnala infatti l’impossibilita’ di ricevere uno o piu’ canali digitali che invece prima vedevano benissimo in analogico. “Probabilmente ci abboneremo ad un servizio di noleggio video per guardare buoni film, come Netflix” dichiarano molti di loro. Ma non sono soli. La Federal Communication Commission (FCC) in un report emesso a dicembre ha portato l’attenzione sul fatto che l’11% delle 1.749 affiliate nazionali diminuira’ il proprio raggio di azione dopo il passaggio al digitale. Inoltre molte stazioni televisive che non trasmettono via cavo e/o satellite saranno ricevibili solo attraverso il decoder.
I manager di diverse stazioni televisive sono tutt’altro che ottimisti e prevedono confusione e scenari abbastanza catastrofici. La National Association of Broadcaster sta leggendo il report della FCC prima di esprimersi. Le catene di grande distribuzione sostengono invece che i problemi si possano risolvere semplicemente mettendo mano (a cura di un tecnico e quindi a pagamento) alle antenne: “le emittenti usano frequenze diverse per la trasmissione in digitale e i livelli di potenza e le modalita’ di copertura rispetto all’analogico possono cambiare. Inoltre molte emittenti attiveranno la piena configurazione solo dopo il 17 febbraio e non subito”.
Insomma, si capisce subito che per un paese cosi’ grande, fissare una data unica per il passaggio al digitale (iniziativa ben comunicata e con largo anticipo) sull’intero territorio e’ stato forse un azzardo e non e’ detto che l’intera operazione possa saltare del tutto. Molte stazioni potrebbero continuare a trasmettere per altri 30 giorni in analogico dopo il 17 febbraio ma servira’ davvero a qualcosa?
Ricordiamo che i cittadini residenti negli Stati Uniti hanno potuto usufruire di un coupon da 40$ per l’acquisto di un decoder digitale (anche se i voucher stanno per terminare).