Il bene e il male, il nuovo crime di Raiuno al debutto domani sera
Nel lunedì da leoni, come ribattezzato da Malaparte, non c’è spazio solo per i reality: il 12 gennaio è anche la data di partenza di una nuova serie in onda su Raiuno, un crime insolito -stando alle presentazioni- dal titolo “Il bene e il male”, 12 episodi per sei prime serate prodotta da Albatross e
Nel lunedì da leoni, come ribattezzato da Malaparte, non c’è spazio solo per i reality: il 12 gennaio è anche la data di partenza di una nuova serie in onda su Raiuno, un crime insolito -stando alle presentazioni- dal titolo “Il bene e il male”, 12 episodi per sei prime serate prodotta da Albatross e RaiFiction (in alto potete vedere il backstage, qui trovate la gallery).
Scritto da Simone De Rita (“Don Gnocchi”, “L’aviatore”) e Marta Storti, sceneggiato con Duccio Camerini e Vinicio Canton e diretto da Giorgio Serafini (“Orgoglio” e “Gente di mare”) “Il bene e il male” punta non solo su una linea gialla che ci accompagnerà durante tutti e 12 gli episodi, ma anche su un tema di fondo ben specifico, attorno a cui ruoterà sia la trama principale che i casi di puntata.
Trattasi dello scontro quotidiano, nel quale ognuno di noi s’imbatte, tra bene e male, giusto e sbagliato, che ci porta a compiere gesti secondo valori che assumono contorni a volte sfocati, altri più netti, ma che sempre ci fanno vacillare in quel labirinto a doppia uscita in cui percorriamo le nostre esistenze. Così sarà per Claudio Anastasi (Gianmarco Tognazzi), protagonista nonchè Commissario Capo in una Torino che sarà scenario di casi all’apparenza chiari ma che nascondo intrecci ben più complessi.
L’omicidio della sua amica e collega Fabiana (Gea Lionello, che vedremo anche in “Ris 5”) in un agguato lo porta infatti a compiere scelte ambigue, giustificate dal suo desiderio di fare giustizia. Così, scoprire con chi si era incontrata Fabiana la sera in cui è morta, capire se era coinvolta in qualche affare losco e cercare di trovare seppur dolorosamente la verità saranno i suoi obbiettivi.
Per via del suo temperamento e modus operandi, non sempre obbediente al protocollo, Anastasi se la deve vedere spesso con Mariella Fioretti (Antonia Liskova), Pm rigida e inflessibile, ma con una vita privata fragile e insicura. Ad aiutarlo, nei vari casi che dovrà affrontare, ci sarà Grazia Micheli (Bianca Guaccero), agente che ama il proprio lavoro ma -come dice il profilo del sito- “alla ricerca della propria anima”.
Tra i protagonisti, però, non ci sono solo poliziotti: Pietro Marconi (Marco Falaguasta) è un criminale, ladro a capo di un banda ben organizzata. Nonostante questo, è convinto di fare del bene, seppure a modo suo. Gentile, all’apparenza pacato, la sua unica regola è di non avere sulla coscienza vittime innocenti.
Ogni puntata cercherà così di giocare sia sull’azione che sul dramma, provando a dare spunti di riflessione che vadano oltre la semplice narrazione di un poliziesco, con evidenti spunti dall’attualità, come ha scritto anche il produttore della serie Alessandro Jacchia:
“Ognuno di noi, ogni giorno, è chiamato a compiere delle scelte: la vendetta o il perdono, il sacrificio o la fuga, la parola o il silenzio. E quando arriva il momento di scegliere, se la scelta ci riguarda direttamente, tendiamo a rendere più sfumati quei valori, nella vita quotidiana, quel confine diventa più elastico.
Eppure queste scelte le facciamo noi, non qualcun altro. Allora perché, sempre più spesso, addossiamo ad altri la responsabilità di risolvere i nostri guai?
Con questa serie abbiamo l’obiettivo di intrattenere, ma anche di proporre qualche spunto di riflessione. Perciò, abbiamo deciso di raccontare delle vicende umane a cui non si può rimanere indifferenti, vicende apparentemente ordinarie che sfociano in crimini, situazioni in cui anche noi potremmo improvvisamente trovarci dalla parte di chi sceglie il male.Paradigmatico per riassumere il dilemma etico con il quale combattono i protagonisti de “Il Bene e il Male” è un caso di cronaca recente: un gruppo di giovani ha brutalmente stuprato una ragazzina. Il padre è distrutto dal dolore e dall’impotenza che cresce mano a mano che la condanna per quel gesto si allontana. Improvvisamente, il padre sfoga brutalmente il proprio dolore contro il capobranco, un ragazzo poco più grande di sua figlia. Qualsiasi genitore posto di fronte a tanto dolore si potrebbe identificare facilmente con quel padre… Eppure, quell’uomo ha fatto la scelta sbagliata.
I quattro protagonisti della serie imparano sul campo la differenza sottile ma concreta tra comprendere e giustificare, tra le ragioni dell’Io e quelle della Comunità, tra le pulsioni umane e le esigenze della collettività. Sono chiamati, assieme allo spettatore, a prendere una decisione tra istinto e ragione, a riscoprire che il Bene e il Male sono valori e principi etici chiari e concreti, che devi mettere in pratica tutti i giorni.”
Non solo il protagonista, ma anche i suoi comprimari si troveranno di fronte a scelte difficili, vuoi per lavoro vuoi per motivi personali, che sveleranno la loro vera anima: saranno buoni o cattivi? Sempre che esista un confine ben definito tra i due mondi: questo è il punto di partenza del telefilm, che si è presentato in maniera molto intrigante in queste ultime settimane, attraverso la rete.
Ne avevamo già parlato: oltre al sito ufficiale (in cui si trovano addirittura le e-mail dei singoli protagonisti), “Il bene e il male” è rintracciabile anche su Facebook, Myspace e Flickr, con pagine dedicate ad ogni personaggio e la possibilità di “stringere amicizia con” uno di loro.
E’ innegabile che il target a cui si sta facendo riferimento sia quello dei più giovani, che attirati dal web, si spera possano poi buttare un occhio alla tv e restarci davanti. L’iniziativa è sicuramente meritevole ed al passo coi tempi: ora non ci resta che vedere se le aspettative saranno mantenute e se, dopo “Tutti pazzi per amore”, “Il bene e il male” sarà il nuovo successo seriale Rai.