IL SACRO IN TV: TETTE GROSSE E CERVELLO TRINO
E’ cominciato con enfasi il 2009, almeno per quanto riguarda le tv. Da un lato, spettacoli dopo spettacoli che debuttano e si inseguono nelle prime serate. Guidano l’enfasi il Grande Fratello e X Factor. Non sono novità ma si vede che col tempo, col successo, con le gare in vista della posta pubblicitaria, i capi
E’ cominciato con enfasi il 2009, almeno per quanto riguarda le tv. Da un lato, spettacoli dopo spettacoli che debuttano e si inseguono nelle prime serate. Guidano l’enfasi il Grande Fratello e X Factor.
Non sono novità ma si vede che col tempo, col successo, con le gare in vista della posta pubblicitaria, i capi dei capi ci danno dentro a più non posso per portarsi via il pubblico, specialmente quello di domani, quello giovanile.
L’eco sulla stampa di quanto sta avvenendo , e credo di non sbagliare (faccio monitoraggio), mi pare molto ma di molto superiore al passato, sia come evidenza, sia come un’enfasi ( tutta particolare), sia come premessa delle settimane che verranno.
Sono rimasto colpito ad esempio dallo spazio riservato da tutti i giornali alla Ragazza dalle Grandi Tette del Grande Fratello, ma grandi grandi, dalla quarta misura a diciottanni alla sesta dei ventuno, per il nostro piacere da video, slurp. In particolare, il Corrierone nel suo sito internet trasmette clip su clip dedicate alla ragazza, pardon, alle Grandi Tette della Ragazza. Sono clip che formano una breve e intensa biografia tettocratica. Lei sembra convinta delle sue forme e andrà avanti come una baleniera fendendo i ghiacci del turpe moralismo.
Il caso(?) ha voluto che lo stesso Corrierone, nelle pagine culturali, abbia proprio in questi giorni pubblicato un articolo sul ritorno del sacro o Sacro (con la maiuscola?) nel giro o gironi cult. Un corto circuito. Mi è tornato in mente quanto annotava Bollati, un nostro stimato scrittore sul paese, l’Italia, che ieri l’altro,ieri, oggi e, io dico anche, domani, funzionava e funziona solo se circolavano o circolano santini.
Bene. Io mi sono convinto che i pretesti religiosi (?) invocati dagli autori tv- uno è Antonio Ricci che parlava di cerimonia sacra per Striscia la notizia- stiano diventando sempre più forti. Santini da una parte. Tette Grosse. Dall’altra, Cervello Trino.
Quest’ultimo mi risulta evidente ogni volta che vedo in azione la Maionchi, Morgan e la Ventura a “X Factor”. Una trinità che trova il suo miglior rodaggio nei contrasti e nelle invocazioni liturgici sui talenti, le qualità sublimi e santificanti, le devozioni dei partecipanti e della messa cantata dello show. Uno spettacolo nello spettacolo.
Insomma, una rivoluzione nelle rivoluzioni. Noi pensiamo di guardare davanti a noi, nei piccoli o meno piccoli schermi, solo dei programmi, in verità e in teletudine (adatto alla sfera video) invece troviamo nel plasma della visione le caratteristiche del sacro. Sono iniezioni inconsapevoli? Mah.
Tutto quanto è un Credo nella Tv, strettamente connesso con il culto e la divinità (divinare il futuro dei ragazzi del GF o dei debs di XF), e quindi si presenta come degno di rispetto e di venerazione (contrapposto al profano). Nessuno profana le sacralità messe in mostra o osa profanare la divologia, nuova forma di ascetica leggera. Bisogna fare buon viso al gioco delle ostensioni. E’ un ordine. Un dogma. Tette Grosse e Cervello Trino.
ITALO MOSCATI