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Radici torna in tv, su Hallmark

Era il 1977 quando la Abc trasse dall’omonimo romanzo del premio Pulitzer Alex Haley la serie “Radici” (“Roots”). Il risultato fu una saga generazionale che tenne incollati al televisore fino a 130 milioni di telespettatori e che fu nominata a 40 Emmy Awards, vincendone 9.Nel 1978, “Radici” venne trasmesso su Raidue per otto settimane, ed

2 Febbraio 2009 18:51

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RadiciEra il 1977 quando la Abc trasse dall’omonimo romanzo del premio Pulitzer Alex Haley la serie “Radici” (“Roots”). Il risultato fu una saga generazionale che tenne incollati al televisore fino a 130 milioni di telespettatori e che fu nominata a 40 Emmy Awards, vincendone 9.

Nel 1978, “Radici” venne trasmesso su Raidue per otto settimane, ed anche da noi la storia di Kunta Kinte, catturato dagli schiavisti in Gambia nel 1767 e deportato in America nel Tennessee, ebbe successo. Merito di una avvincente e ben scritta sceneggiatura, a cui ha lavorato, oltre allo stesso Haley, anche William Blinn, creatore in seguito del cult “Starsky and Hutch”.

Per chi non avesse avuto la possibilità di seguirla allora, o chi la volesse rivedere, Hallmark (canale 136 di Sky) da stasera propone non solo i 12 episodi della serie, ma anche i 14 del sequel “Le nuove generazioni”, con un doppio appuntamento ogni lunedì, dalle 21.

Nel ruolo del protagonista ritroveremo LeVar Burton, allora studente universitario a cui fu assegnato un Emmy come miglior attore protagonista (e che poi divenne il tenente comandante Geordi La Forge in “Star Trek – The Next Generation”), mentre John Amos è l’ interprete dello stesso personaggio da adulto. A loro si affianca un cast numerosissimo, per raccontare quella che è una vera e propria fotografia della situazione degli schiavi in America a cavallo tra il 1700 ed il 1800.

A “Radici”, due anni dopo la sua messa in onda, seguì una seconda serie, dal titolo “Le nuove generazioni”, che racconta le vicissitudini degli antenati di Haley dal 1882 al 1967. Non raggiunse i livelli d’ascolto della prima, ma si fece notare per la comparsa di alcuni attori che avrebbero fatto la storia del cinema, come Henry Fonda (Colonnello Warne) e Marlon Brando (al suo primo ruolo drammatico, ovvero quello di George Lincoln Rockwell), mentre Quincy Jones fu autore di uno dei temi musicali della serie. Nel cast, anche Debbie Allen, la futura Lydia Grant di “Fame”.