“Ho staccato la spina all’Ispettore Derrick”. Così Ursula Frau svela i tragici retroscena della morte del marito
“Nessuno può essere costretto a sopravvivere in condizioni inumane”. Non è l’ennesima uscita strumental-politica legata al triste e attualissimo caso Eluana Englaro, ma sono le parole della signora Ursula Frau, al secolo moglie di Horst Tappert, l’attore tedesco che interpretava il popolare ispettore Derrick, deceduto lo scorso 13 dicembre all’età di 85 anni in una
“Nessuno può essere costretto a sopravvivere in condizioni inumane”. Non è l’ennesima uscita strumental-politica legata al triste e attualissimo caso Eluana Englaro, ma sono le parole della signora Ursula Frau, al secolo moglie di Horst Tappert, l’attore tedesco che interpretava il popolare ispettore Derrick, deceduto lo scorso 13 dicembre all’età di 85 anni in una clinica di Monaco di Baviera.
Il celeberrimo attore era gravemente malato di diabete e il suo stato era deteriorato progressivamente fino a costringere l’uomo su una sedia a rotelle. Proprio oggi la vedova ha rivelato di aver “staccato la spina” al marito malato al fine di evitargli ulteriori sofferenze. Un caso e un’eventuailtà che attraversano come una scossa elettrica la schiena d’Italia, da mesi ormai alle prese con l’apparentemente irrisolvibile rebus legato al cosidetto accanimento terapeutico. “Ci sono pazienti che vengono tenuti in vita artificialmente. Grazie ai macchinari il cuore batte e i polmoni respirano, per anni e anni. È solo apparenza. Non bisogna rimanere vittime di una pratica crudele: ho voluto che venisse risparmiata al mio Horst”.
Sono ancora le parole della donna a risuonare come un monito: Ursula racconta che alcuni anni prima che la malattia di “Derrick” si aggravasse, i due avevano firmato insieme le carte necessarie all’atto finale. “L’ho lasciato morire – ha spiegato -. Quando ho visto che le sue condizioni peggioravano di giorno in giorno, che non riusciva a parlare e che non aveva più percezione di nulla, e quando prendevo la sua mano non la sentiva, ho consegnato ai medici curanti il testamento biologico, che avevamo firmato insieme alcuni anni fa”.
Figlio di un portalettere e di una casalinga, Horst Tappert fu chiamato nel 1973 ad interpretare il personaggio dell’ispettore Stephan Derrick, diventato negli anni una figura di culto in tutto il mondo. L’ultimo capitolo della sua lunga vita dedicata a far divertire con leggerezza gli altri attraverso il tubo catodico è invece una riflessione durissima: la pena di vita può essere più insostenibile della pena di morte?