Editoriale – Aspettando il Festival di Sanremo ecco i testi
Perché negarlo? Fin da quand’ero bambino, l’uscita di Tv Sorrisi e Canzoni la settimana precedente al Festival di Sanremo – che seguiremo, ovviamente, di concerto con i colleghi di Soundsblog – era un piccolo evento: la curiosità di leggere i testi, magari – ma decisamente meno forte – la curiosità di leggere qualche dichiarazione da
Perché negarlo? Fin da quand’ero bambino, l’uscita di Tv Sorrisi e Canzoni la settimana precedente al Festival di Sanremo – che seguiremo, ovviamente, di concerto con i colleghi di Soundsblog – era un piccolo evento: la curiosità di leggere i testi, magari – ma decisamente meno forte – la curiosità di leggere qualche dichiarazione da parte dei cantanti. Anche oggi, dunque, si consuma quel rito.
E permettetemi di farvi sorridere, il verso che voglio citare in apertura di questo editoriale settimanale è quello della canzone di Iva Zanicchi, Ti voglio senza amore: fai quello che ti piace, però non finire presto. Sì, avete capito bene: si parla proprio di quello, di sesso. E non c’è niente di male, anche se il verso lo citiamo col sorriso perché ci immaginiamo donne che si accompagnano a presunti grandi amatori ad annuire, a questa dichiarazione zanicchiana. Questi sono i veri problemi della vita.
Non certo come Marco Masini, che se la prende con L’Italia – ah, quante volte lo si fa anche qui – e apre con un perentorio E’ un Paese l’Italia dove tutto va male. Ma niente paura, il finale è quasi consolatorio: si chiude con storia d’amore. E poi. E poi c’è il luogocomunismo del trio Pupo-Belli-N’Dour, il finto maledettismo dei Gemelli Diversi, la scontata dichiarazione d’amore di Marco Carta, le fragole di Tricarico (ma quelle di Sally, santocielo, erano meglio), e il dilegua o notte di Renga che omaggia Pavarotti, e l’amore ovviamente abbandonato di Patty Pravo e il sole che cita De André di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista (testo di Jovanotti), di nuovo amore (unico) per Dolcenera e quella che non te la dà per Sal Da Vinci. Scontri generazionali per Fausto Leali (ma non ci avevano già provato i Facchinettis’?). E poi l’amore – e daje – di Al Bano e l’amore – favolistico – di Alexia col big boss Mario Lavezzi.
Il testo che mi sembra, a naso, più interessante, è quello degli Afterhours, vera anomalia di questo Festival. Per le nuove proposte, be’, ne parliamo più in là.
Come dite? Vorreste conoscere il testo della canzone di Povia che ha suscitato tanto scalpore prima ancora di essere reso noto, se non altro per il titolo Luca era gay, e per certe dichiarazioni del cantante – nonché per le prese di posizione sulla fiducia da parte dell’Arcigay? Be’, non vi è dato saperlo, perché Povia ha deciso di non farlo pubblicare.
Oh, certo, racconta il cantante in una lettera a Sorrisi. Trattasi di delicatezza, di una scelta per evitare ulteriori polemiche, null’altro. Noi qui, che siamo quelli che malpensano, ci permettiamo di supporre – pronti a essere smentiti – che si tratti invece di un’ottima mossa pubblicitaria per creare ancora più aspettative su questa sua canzone già tanto chiacchierata.
Intanto, è bene evidenziare che al primo posto delle vendite della settimana, ecco Scialla, l’album di Amici. E che Giusy Ferreri galleggia ancora onorevolmente all’undicesimo posto della Superclassifica dello stesso Sorrisi. Un sospiro di sollievo – più o meno – ce lo riporta In direzione ostinata e contraria di Fabrizio De André, album che non vorremmo postumo e che si trova al 13° posto.
Ma sì, certo, qui si parla di tv, non di musica: sono settimane – anni? – che sostengo che il Festival è un evento televisivo e non certo musicale, e mai come quest’anno l’attenzione dedicata al contorno, al corollario, a quello che dovrebbe essere un di più ne è limpida dimostrazione, almeno per chi vuol vedere. Tuttavia, eccolo qui, l’elenco dei partecipanti con le rispettive canzoni, e quello che ci sembra il verso più significativo, o meritevole, o comunque, per qualche ragione, da citare, anche solo perché sono terribili)
Non prima di aver detto un paio di cosette sulla tv: la stagione prosegue. Uguale a se stessa, se me lo concedete. Uguale – simile? – alle altre, con pochi grandi guizzi relegati nelle mani e negli ascolti dei soliti noti. Urge, lo dico e non lo nego, un profondo rinnovamento del sistema di rilevazione Auditel. E non lo dico perché perdo o vinco, no. Lo dico perché guardo. Ed è evidente.
Afterhours – Il Paese è reale (Inseguivi una cazzata – era splendida e dorata)
Al Bano Carrisi – L’amore è sempre amore (L’amore amaro e puro, sincero amaro e vero)
Alexia feat. Mario Lavezzi – Biancaneve (Hey Biancaneve che accade che fai? Ti piace di più essere strega)
Marco Carta – La forza mia (Toccando il fondo invece ho sentito che tu sarai la forza mia)
Sal Da Vinci – Non riesco a farti innamorare (Hai chiuso tu la strada per andare dal tuo cuore)
Dolcenera – Il mio amore unico (La mia bocca è qui giuda irresistibile)
Gemelli Diversi – Vivi per un miracolo (Ti prego dimmi mentre il mondo piange Dio dov’è)
Fausto Leali – Una piccola parte di te (Che tutto ritorna ma cambiano i ruoli – la scuola lo scooter gli amici gli amori)
Marco Masini – L’Italia (E’ un Paese l’Italia dove tutto va male – lo diceva mio nonno che era un meridionale)
Nicky Nicolai & Stefano Di Battista – Più sole (La vita che accade senza avvertimento – Averne abbastanza e volerne altre cento)
Povia – Luca era gay (come spiegato, il testo non è disponibile per volere del cantante)
Patty Pravo – E io verrò un giorno là (L’immenso vuoto che hai lasciato, il mio corpo non può colmare)
Pupo – Paolo Belli – Youssou N’Dour: L’opportunità (Ogni strada è lastricata di incertezze e buche fonde)
Francesco Renga – Uomo senza età (Dilegua o notte)
Tricarico – Il bosco delle fragole (Pene dell’inferno per me – non voglio pene senza fine per te)
Iva Zanicchi – Ti voglio senza amore (Fai quello che ti piace però non finire presto – Ti voglio senza amore ti voglio solamente… Mi basta che mi trovi, che ci provi, che ti muovi e che tu voli…)