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Violenza Visiva: l’ultimo ingrediente “segreto” dei telefilm americani

Le serie tv stanno riportando alla ribalta il “fattore violenza” ? E’ questo quello che si chiedono alcuni critici televisivi americani questa settimana. Non parrebbe esserci altra ragione per spiegare il pezzo di muscolo umano fatto in padella in un recente episodio di CSI. Fringe di Fox ha offerto allo stesso modo una parata di

di corbetz
12 Febbraio 2009 08:50


CSI brain
Le serie tv stanno riportando alla ribalta il “fattore violenza” ? E’ questo quello che si chiedono alcuni critici televisivi americani questa settimana. Non parrebbe esserci altra ragione per spiegare il pezzo di muscolo umano fatto in padella in un recente episodio di CSI. Fringe di Fox ha offerto allo stesso modo una parata di eventi imperdibili, come ad esempio i virus del raffreddore mutanti: ora sono enormi lumache che si riproducono nella gola degli sfortunati biologi. O ancora il virus del computer che ha causato la (credibilissima, per altro) liquefazione del cervello di decine di lavoratori e la fuoriuscita della materia grigia dalle orecchie.

Anche Nip/Tuck di FX non si fa mancare il momento-shock. In un recente episodio una donna si e’ tagliata il seno con un coltello dopo che Christian si e’ rifiutato di sottoporla a un intervento di mastoplastica. Splatter sanguinolenti, intestina umane e vomito sono ora regolari protagonisti di molte serie tv e della ordinaria esperienza di consumo televisivo del pubblico statunitense. E a giudicare dagli ascolti, CSI resta sempre al numero uno mentre Fringe ha conquistato la pole position nel target 18-49 anni. Quindi il pubblico gradisce.

“L’attrazione degli spettatori verso questi temi e’ paragonabile a quella per le montagne russe” commenta l’executive producer di Fringe Jeff Pinker. “Per un momento, ti siedi, ci fai caso e ti senti vivo”. David Bushman, curatore televisivo del Paley Center for Media, cita diversi motivi dell’aumento di ascolto per questo genere di spettacolo: “un elevato numero di produttori proviene dall’era televisiva degli anni ’70 e ’80 quando la tv ha attraversato una fase di grande realismo. Gli show devono ora competere con internet, i videogiochi e i film e telefilm “per adulti” dei canali via cavo.”

Prosegue Bushman: “Inoltre queste immagini forti e borderline servono anche per diminuire lo stress (?!) degli spettatori rispetto ai problemi del mondo reale, come la crisi economica. C’e’ molta ansia nella nazione e questi elementi di “horror” sono il giusto esorcismo“. Di fatto questa tendenza non e’ nuova. Nel 1960 The Twilight Zone fu un successo trasmesso esattamente in corrispondenza con la Guerra Fredda per esorcizzare le paure della nazione nei confronti di una guerra nucleare.

C’e’ da osservare che la truculenza e’ uno degli ingredienti del successo di tutti i procedural di CBS, rete che ha fatto di questo genere il proprio cavallo di battaglia. Drammi violenti sono il tema quotidiano di molti titoli trasmessi dalla rete. Il creatore di CSI (trasmesso da CBS) Anthony Zuiker ritiene che i fan di questa serie tv abbiano capito il taglio dello show e che abbiano ormai assimilato questa “violenza visiva” come parte integrante del racconto. “Abbiamo un ottimo livello di fiducia con il nostro pubblico” dichiara Zuiker “e se rappresentiamo questi casi applicando lo spirito della scienza forense veniamo sempre “perdonati”. Alcune volte siamo particolarmente cruenti, e’ vero. Ma fa parte del divertimento”.

Presto l’onda lunga di questo “esorcismo” arrivera’ anche in Italia: speriamo funzioni, sempre che ce ne sia effettivamente bisogno.