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Alessio Vinci a Matrix: la tv italiana guarda al modello di fare informazione americano della CNN?

La notizia del nuovo conduttore di Matrix diramata ieri anche attraverso le pagine di TvBlog mi ha – confesso – un po’ sorpreso, per diversi motivi. Innanzitutto per il coraggio di Mediaset di affidarsi ad Alessio Vinci, un professionista dell’informazione tutto sommato “inedito” agli occhi degli spettatori italiani e che si e’ formato al di

di corbetz
17 Febbraio 2009 14:00


CNN alessio vinciLa notizia del nuovo conduttore di Matrix diramata ieri anche attraverso le pagine di TvBlog mi ha – confesso – un po’ sorpreso, per diversi motivi. Innanzitutto per il coraggio di Mediaset di affidarsi ad Alessio Vinci, un professionista dell’informazione tutto sommato “inedito” agli occhi degli spettatori italiani e che si e’ formato al di fuori della “bottega del Biscione”, lavorando per un network/sistema di stampo americano, riconosciuto in tutto il mondo per l’elevata qualita’ del prodotto fornito ovvero la CNN.

La prima idea che mi viene in mente e’ che Mediaset voglia farsi “contaminare” da modelli e mentalita’ diverse da quelle coltivate in casa (necessita’ di nuovi stimoli/linguaggi?). L’altra e’ che (purtroppo) ha ritenuto che non ci fosse nella serra dei propri giornalisti qualcuno abbastanza autorevole o comunque pronto per affrontare questa sfida. E’ significativo in ogni caso il fatto che l’universo giornalistico da cui abbia attinto appartenga a una lunga tradizione di fare giornalismo all’americana: grande dinamicita’, flessibilita’, velocita’, autorevolezza. Anche l’americaneggiante Riotta ha provato a portare su Rai Uno un modello di fare news d’oltreoceano, ma forse la rete non e’ quella piu’ adatta a recepire questo tipo di stile comunicativo. Non sappiamo ancora cosa e come fara’ Vinci a Matrix, ma – azzardando l’ipotesi – Canale 5 offre in questo senso le condizioni migliori per sperimentare un nuovo e diverso tipo di dibattito e informazione, piu’ vicino al modello americano.

Il Curriculum di Vinci (a cui facciamo un onesto in bocca al lupo per questa sfida professionale) parla da se’ dal momento che il giornalista ha speso la propria faccia per riportare notizie (italiane e non solo) in tutto il mondo: la morte di Papa Giovanni Paolo II, l’aftermath del 9/11 e una carriera decennale alle spalle, quasi tutta spesa alla CNN. Insomma, di esperienza ne ha e la sua eta’ anagrafica non lo classifica di certo tra i matusalemme dell’informazione. Cogliamo l’occasione per capire come funziona il modello di fare informazione di CNN, ribadendo nuovamente che non sappiamo quali eventuali cambiamenti a Matrix introdurra’ Vinci (ne’ tantomeno possiamo immaginare la reazione dell’ascolto); ma almeno cerchiamo di comprendere meglio in quale scuola si e’ formato colui che dal 24 febbraio 2009 prendera’ in mano le redini del programma di approfondimento di Canale 5 lasciato da Enrico Mentana.

La CNN e’ una delle maggiori reti televisive via cavo americane, fondata nel 1980 da Ted Turner (prime trasmissioni il 1 giugno 1980). Fin dal suo debutto, la rete e’ stata l’unica a proporre un modello di news 24 ore su 24, novita’ assoluta a quei tempi per la televisione americana e prima concreta alternativa all’informazione proposta dai broadcast network. I principali centri di trasmissione sono il CNN Center ad Atlanta (quartier generale), il Time Warner Center a New York e ovviamente gli studi di Washington, D.C. CNN e’ posseduta da Time Warner e dal gruppo Turner Broadcasting System.

CNN viene a volte indicata come CNN/US per distinguere il canale dal suo corrispettivo internazionale CNN International. La sua rete capillare di raccolta internazionale delle notizie e’ seconda solo a quella della BBC per numero di impiegati/giornalisti. Da giugno 2008 CNN e’ disponibile per un numero potenziale di 93 milioni di famiglie americane. La copertura si estende in oltre 900.000 hotel americani. La programmazione di CNN International e’ visibile in oltre 212 paesi del mondo.

Il network puo’ contare su uffici sparsi in tutto il mondo per una corrispondenza puntuale e professionale: Baghdad, Bangkok, Bejing, Beirut, Berlino, Bogota’, Cairo, Dubai, Havana, Hong Kong, Islamabad, Istanbul, Jakarta, Gerusalemme, Johannesburg, Lagos, Londra, Madrid, Citta’ del Messico, Mosca, Nairobi, Nuova Delhi, Parigi, Rio d Janeiro, San Paolo, Seul, Sydney, Tokyo oltre ovviamente a Roma, dove e’ cresciuto professionalmente negli ultimi anni Alessio Vinci.

La notorieta’ del canale comincio’ ad essere rilevante a livello internazionale grazie alla Guerra del Golfo nel 1991. Le prime immagini dei bombardamenti americani su Baghdad ad essere raccontate direttamente dall’Iraq portarono su di essa le attenzioni dei media di tutto il mondo. Da allora comincio’ la proliferazione in diversi paesi del modello di news televisive 24 ore su 24; modello che in Italia e’ arrivato solo 23 anni dopo la nascita di CNN con Sky Tg24 (nato il 1 settembre 2003).

In termini di ascoltatori unici, CNN detiene il primato tra i canali di news via cavo ed e’ seconda per ascolti totali solo a Fox News. La percezione del pubblico e’ che CNN abbia un punto di vista “di centro” rispetto invece a Fox News che e’ decisamente piu’ conservatrice o MSNBC che e’ stata accusata a volte di supportare la sinistra.

La copertura della prima Guerra del Golfo e di altre crisi internazionali scoppiate all’inizio degli anni ’90 (in particolare la Battaglia di Mogadishu) ha portato gli ufficiali del Pentagono a coniare l’espressione “CNN effect” per descrivere l’impatto in tempo reale sul mondo dell’informazione televisiva delle decisioni prese dal governo americano. Il canale di Turner e’ stato inoltre il primo a collegarsi in diretta con New York l’11 settembre, pochissimi minuti dopo il primo impatto. L’anchor Carol Lin ando’ in onda con il primo reportage dell’evento interrompendo la pubblicita’.

Alla CNN inoltre si deve la migliore copertura delle elezioni presidenziali americane del 2008. Nel 2007 comunque il canale e’ stato il primo ad offrire in diretta congiunta tv e internet via YouTube il primo dibattito della storia ad andare in onda via web con domande per i candidate inviate proprio via YouTube. La notte delle elezioni il canale ha segnato ottimi ascolti, i migliori dell’anno, anche grazie all’impiego di tecnologie sofisticate e innovative come l’ologramma. A fine 2008 la rete ha rinnovato la propria immagine grafica, lasciando pero’ invariato lo storico logo.

Tra i nomi piu’ importanti degli anchormen della CNN/US citiamo: John Roberts, Kiran Chetry, Heidi Collins, Tony Harris, Kyra Phillips, Rick Sanchez, Wolf Blitzer, Lou Dobbs, Campbell Brown, Larry King, Anderson Cooper, D.L. Hughley.

Alcune delle principali critiche mosse al sistema CNN riguardano l’accusa di promuovere tanto l’aspetto conservativo quanto quello liberale in piu’ occasioni, anziche’ mantenere un atteggiamento distaccato. Un sito internet cinese, anti-cnn.com ha accusato il canale di perpetrare un tipo di informazione totalmente contro la Cina, operando manipolazione di immagini e ignorando le manifestazioni pro-Cina durante il passaggio della torcia degli ultimi giochi olimpici a San Francisco. Sebbene queste accuse esistano, nessuna prova e’ stata effettivamente rilevata tale da indicare la presenza di un esplicito piano di comunicazione contro la Cina.