Tv e satira: la Santa Sede ottiene la censura di un programma televisivo in Israele. “Ridicolizzano Gesù”
L’attualità politica investe la televisione, non soltanto per le ingerenze della CEI sul Festival di Sanremo. Qui andiamo su qualcosa di più appuntito, per quanta riguarda gli equilibri internazionali: revocata la scomunica del vescovo lefebvriano Williamson e a pochi giorni dall’annuncio della visita del Papa in Israele (prevista in maggio), attraverso gli schermi televisivi della
L’attualità politica investe la televisione, non soltanto per le ingerenze della CEI sul Festival di Sanremo. Qui andiamo su qualcosa di più appuntito, per quanta riguarda gli equilibri internazionali: revocata la scomunica del vescovo lefebvriano Williamson e a pochi giorni dall’annuncio della visita del Papa in Israele (prevista in maggio), attraverso gli schermi televisivi della tv privata Channel 10, rete televisiva di Gerusalemme, e in particolare del programma “The Tonight Show”, del comico Lior Shlein, si profila un nuovo scandalo capace di incrinare i rapporti tra il Vaticano e Gerusalemme.
In una puntata di qualche giorno fa (intitolata “Like a Virgin”) Shlein è partito proprio dalle teorie negazioniste di Williamson per ribaltare la situazione e negare alcuni dogmi del cristianesimo: meccanismo certamente interessante, dal punto di vista della provocazione, ma chissà quanto calzante vista l’opportunità del momento. Il comico ha preso di mira la Madonna e Gesù, con gag pseudo comiche e lanci pesantissimi del tipo “Maria non è vergine, anzi è andata a letto con un sacco di uomini”, mettendo in dubbio che Cristo abbia camminato sulle acque e affermando che è “diventato obeso per aver mangiato troppo pane” (qui il video di Corriere.it).
“L’assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa – si legge nella nota vaticana – ha espresso pubblicamente lo sdegno e la protesta dei cristiani per le trasmissioni mandate in onda nei giorni scorsi dalla televisione privata israeliana Canale 10, nelle quali venivano ridicolizzati, con parole e immagini blasfeme, il Signore Gesù e la Beata Vergine Maria”. Il responsabile di Channel 10 Avi Cohen si è scusato affermando che non era intenzione dell’emittente ferire i sentimenti della popolazione cristiana in Israele.
Dopo la messa in onda della puntata, è partito un tam-tam polemico, non soltando ad opera della Sante Sede e degli organi competenti, per la verità. La protesta, infatti, è montata subito su Facebook, dove è circolata una petizione indignata a favore del boicottaggio dello show. Quindi si è attivata la comunità cristiana in Israele. Canale 10 propone il programma in questione anche sul Web ma, dopo le accesissime polemiche, i video “incriminati” sul Cristianesimo sono stati rimossi: in definitiva il programma è stato sospeso, nell’attesa delle scuse pubbliche e ufficiali dell’emittente televisiva.
Scuse che sono puntualmente arrivate. Il portavoce di Channel 10 ha infatti confermato che la dirigenza dell’emittente televisiva ha deciso di non mandare piu’ in onda lo sketch. E, secondo quanto si legge sul sito del quotidiano progressista Haaretz, anche il presentatore Lior Shlein ha chinato il capo in diretta, affermando che non era sua intenzione offendere nessuno.