Conduttori (4): Bonolis e i cicisbei del 2000
Cicisbeo. Vocabolario. “Nel Settecento, amante ufficiale e corteggiatore di una dama; sinonimi: cavalier servente”. Segue altro nella voce come dirò più avanti. Sono rimasto colpito positivamente dal successo a Sanremo dal gran Paolo Bonolis a cui ha giovato l’amico Laurenti. Che sa fare anche da solo. E non è la vera risorsa di Paolo. Pippo
Cicisbeo. Vocabolario. “Nel Settecento, amante ufficiale e corteggiatore di una dama; sinonimi: cavalier servente”. Segue altro nella voce come dirò più avanti. Sono rimasto colpito positivamente dal successo a Sanremo dal gran Paolo Bonolis a cui ha giovato l’amico Laurenti. Che sa fare anche da solo. E non è la vera risorsa di Paolo.
Pippo non lo sa? come diceva una vecchia canzone. Pippo lo sa , lo sa; ma un pò, da corteggiatore incallito e non vorrei dire anziano del Festival, ci sforma. Comprensibile. Umanissimo. Gli passerà? Dipende. Dipende da un solo fatto: se lo sceglieranno come conducator ( voce di provenienza rumena che sta per duce) nel 2010. Chissà, vai a leggere la sfera di cristallo. Sono rimasto colpito anche dagli ascolti fatti da Bruno Vespa con il suo “Porta a porta”, ospiti la coppia De Rege Bonolis-Laurenti . un doveroso omaggio al carrozzone sanremese infiorettato dal successo e dal gran osannare che se ne fa.
Per inciso.Pare che i fioristi sanremesi siano ancora là a lamentarsi, sarà vero?, per la sobrietà dei bouquet e soprattutto per i serti imbalsamati della tradizione, corone forever per le tombe aperte o semiaperte del nostro caro amato festival della canzone. Perchè sono rimasto colpito da Vespa e dal vespaio, dagli ascolti di “Porta a porta” più che di quelli del festival in sè?
Perchè credo che il conducator del programma in seconda serata di Rai1 sia non solo un abile professionista, com’è noto, benchè non molto amato da certa sinistra o da snob della national kritik; ma sia un fiutatore sofisticatissimo. Si può osservare: bella forza, non ha fatto altro che spostare dal palcoscenico alla poltrona un pò di persone baciate dal meritato exploit (peraltro atteso, persino previsto) nella città ligure.
E’ così’. Ma il fiutatore ha fornito un’occasione per rimirare Bonolis e consentire un confronto fra l’uomo del palcoscenico e l’uomo della poltrona. Lo stesso uomo.Vivace, intraprendente, energetico, pronto, spiritoso. Colto. Nel senso della vita che presuppone l’abile uso della citazione, talvolta civettuola, quando serve o quando fa parte del bagaglio del battutismo nazionale, battutismo come biscotto da intingere nel caffè della verve. Il caffè, si sa, è la droga di Paolo e dell’altro De Rege.
I biscotti, nel caso specifico di Sanremo, erano confezionati dagli stessi De Rege, vieni avanti cervellino, e da un gruppo di bravi autori. Tra cui svettano, secondo la mia personale conoscenza, due campioni di sapiente “cinismo”, metto le virgolette perchè sono dei sentimentali: Cesare Lanza e Ivano Balduini, con cui sono in ottimi rapporti. Essere dei professionisti veri è un merito in un paese in cui dominano i raccomandati.
Cosa ho capito da Sanremo al portiere di notte Vespa? Ho capito quel che sospettavo da tempo, seguendo le imprese del Duo Paolo & Luca. Lascio fuori Luca, verrà dopo. Paolo è la guida. Gentile, gentilissimo, deferente, con superlativi laccati di ironia, pronto agli inchini e alle lusinghe non solo per le belle signore. Commosso, commovente, tenero, affettuoso, struggente quando entra nei temi sociali, parla della famiglia e dei figli. Lacrima sul ciglio. Voce impostata. Belato del saggio. Fantastico.
Ecco. Paolo ha molto di Pippo proprio su questo piano. Pippo era il cicisbeo del vecchio Sanremo e di un’infinità di show e di domenica in svendita agli inchini (corretti da puntualizzazioni fino a ieri garbatamente piccate). Complimenti d’antan e dozzine di rose scarlatte. Paolo ne è erede, all’altezza dei tempi e del battutismo aggiornato, felpato o sferzante, sempre in bilico fra una carezza e un buffetto impertinente.
Un bacio, tanti bacetti, qualche ganascino. Sempre in tiro. Sempre in palla. Luca gli batte sulla spalle e propone, balbettando, cantando, suonando: “…d’accordo, ci prendiamo un caffè?”.
Cicisbei, uomini del tubo catodico, che ci aggiornano sulla comunicazione. Categoria che si reinventa. Il Grande Fratello potrà essere anche sguaiato e volgarone. Il Cicisbeo sta in guardia. Solo i Maligni posso andare a leggere sul vocabolario le righe finali della voce dedicata a “cicisbeo”: …”voce onomatopeica dal ci-ci-ci delle chiacchiere, forse incrociato con ‘babbeo’ “. Vespa non è un maligno, non è il Maligno ed è un sagace smistatore di chiacchiere. In certi casi. Utili.
Italo Moscati