Home Notizie Quando crolla l’ultimo ancien régime: Rispoli lancia un Talent Show: “Non ci saranno giudici né vincitori”

Quando crolla l’ultimo ancien régime: Rispoli lancia un Talent Show: “Non ci saranno giudici né vincitori”

L’onda anomala dei talent show travolge anche l’ultima televisione di nicchia, antica maniera, quella, per intenderci, che strappa sorrisi alle casalinghe vecchio stampo, ai pensionati; mi riferisco, con rispetto parlando, allo “zoccolo duro” dell’audience televisivo, quello che viene insieme ai giovanissimi, quello, insomma, che insegue la televisione per compagnia, per sottofondo, non per inseguire le

2 Marzo 2009 13:34



L’onda anomala dei talent show travolge anche l’ultima televisione di nicchia, antica maniera, quella, per intenderci, che strappa sorrisi alle casalinghe vecchio stampo, ai pensionati; mi riferisco, con rispetto parlando, allo “zoccolo duro” dell’audience televisivo, quello che viene insieme ai giovanissimi, quello, insomma, che insegue la televisione per compagnia, per sottofondo, non per inseguire le mode o i dettami delle starlettine e dei divi bifolchi elevatisi da Troni di finto ermellino.

Cede lo scettro Luciano Rispoli, il 77enne storico ideatore e conduttore di “Tappeto Volante”, trasmissione di grande successo e semplicità, andata in onda su TMC e altre reti fin dal 1993, e dal 2000 trasmessa su Canale Italia, visibile sia in chiaro che sul canale 883 di Sky. Il conduttore calabrese ha deciso di stravolgere il costume di “Tappeto Volante” e di declinarlo secondo il predicato dei talent show, appunto. All’interno della trasmissione, infatti, ci sarà uno spazio dedicato ai talenti dell’arte dell’intrattenimento: l’annuncio, di pochi giorni fa, ha già riscosso un notevole successo, tanto che in redazione sono stati subissati dall’invio di materiale e richieste. Le parole di Rispoli:

“Sarebbe troppo proporci come la risposta ad Amici e X Factor, però siamo concorrenziali, considerando che il pubblico segue la nostra trasmissione da molti anni. Ora voglio tornare a mettere in vetrina i giovani. Chi ci ha mandato materiale di qualità uno per volta parteciperà alle conversazioni del salotto e poi si esibirà in un numero. La caratteristica, però, sarà che da noi non ci saranno né giudici, né voti, né vincitori”.

Mancheranno dunque tutti quegli elementi che, più di altri, in assoluto, hanno decretato il successo planetario di concorsi televisivi analoghi: la discussione, il litigio, il “pecoreccismo”, le urla, gli sguardi vuoti ma ipertiroidei di concorrenti e “maestri”, l’orgia suprema del parossismo della sfida, il tutti contro tutti, il discente contro il docente, il meccanismo, fuorviante quando non truffaldino, del televoto, la macchina diabolica del pathos, l’eliminazione, l’affezione del pubblico, il proselitismo estremo. In sostanza, carissimi lettori di TvBlog, il nuovo talent show firmato Rispoli avrà in meno proprio quegli elementi che fanno della televisione un luogo di inarrivabile oscenità e, proprio per questo, rischierà di non trovare alcun successo di pubblico. Paradossi del medium televisivo.