La Fattoria 4 è immonda: Rocco Pietrantonio bacia i piedi del santone Fabrizio Corona
Il debutto de La Fattoria 4 è stato a dir poco grottesco. A rovinare una costruzione narrativa solare, impreziosita da una suggestiva location brasiliana, ci si è messo un cast da gattabuia, pieno di brutti ceffi, pseudo-pregiudicati e volti minacciosi (senza fare nomi si intende, perché c’è da avere paura vera). A contraddistinguere la serata
Il debutto de La Fattoria 4 è stato a dir poco grottesco. A rovinare una costruzione narrativa solare, impreziosita da una suggestiva location brasiliana, ci si è messo un cast da gattabuia, pieno di brutti ceffi, pseudo-pregiudicati e volti minacciosi (senza fare nomi si intende, perché c’è da avere paura vera). A contraddistinguere la serata è stato un alto tasso di intimidazioni, frasi in codice e provocazioni da galera tra personalità decisamente poco raccomandabili.
Topica la rissa a distanza tra Fabrizio Corona e Toni Sperandeo, il primo boss “legittimato” di una casta moralmente vergognosa, il secondo autobattezzatosi “capo del condominio” e in dirittura d’arrivo nel cast per portare scompiglio (e magari anche qualche scazzottata). La Perego lo ha presentato dicendo che aveva perso l’aereo, lui l’ha sbugiardata, confermando di essere un personaggio senza filtri, di quelli che fanno bene ai reality per smascherarne le ipocrisie. E’ bastato che la conduttrice gli ricordasse i suoi doveri contrattuali per mettere a tacere “la bestia” e farla ragionare.
E poi, altra scena decisamente discutibile, quella che ha visto svergognarsi Rocco Pietrantonio, di professione vibratore umano di Lory Del Santo (ovviamente opinionista perché complice di una storia a tavolino). L’ex corteggiatore di Uomini e Donne ha letteralmente baciato il piede di Fabrizio Corona professandosi suo umile servo. Una roba che non poteva non richiamare alla mente Lele Mora e una discussa copertina di qualche anno fa: guarda caso anche lui doveva essere della partita, ma forse sarebbe stato decisamente troppo.
La Fattoria 4 – foto prima puntata
Vogliamo dimenticare Daniela Martani, la vera prova che l’Italia sa essere solidale contro il precariato? Una che sguazza da un reality all’altro per farsi portavoce dei diritti dei disoccupati è stata punita una volta per tutte, venendo eliminata a un passo dal diventare una vera vip. Corona ha sentenziato la morte della sua immagine televisiva, invitandola a studiare e a rimboccarsi le maniche. E l’ex hostess, nonché ex-gieffina, è stata battuta da una Giovanna Rei qualsiasi, probabilmente l’unica da premiare per la fedina penale pulita e una faccia che non lascia spazio all’autoerotismo.
Ah, c’è anche la contessa Marina Ripa di Meana, che quando pensa di essere una contadina fa la rivoluzionaria del popolo contro il paparazzo più invasivo d’Italia. Poi, però, le dicono che sarà una privilegiata e allora ci fa subito comunella, ammettendo con lui di aver firmato solo perché “pecunia non olet”.
Uno spettacolo vergognoso, che fa rimpiangere le peggiori isterie de La Talpa. Lì almeno non si giocava con temi seri come la giustizia, i processi e i rapporti di potere, santificando i farabutti a dispetto di chi zappa la terra.