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The Bachelor: l’ “Uomini e Donne” americano (con molto piu’ stile ed eleganza)

So che i paragoni con i programmi italiani irritano i nostri affezionati lettori, per cui passatemi la voluta provocazione. Si e’ chiusa da poco su ABC la TREDICESIMA (!) edizione di The Bachelor, format sperimentato con poco successo nel 2003 anche in Italia, su Canale 5. Il meccanismo: uno scapolone belloccio e tendenzialmente ricco dovra’

di corbetz
20 Marzo 2009 14:30



the bachelor 2009
So che i paragoni con i programmi italiani irritano i nostri affezionati lettori, per cui passatemi la voluta provocazione. Si e’ chiusa da poco su ABC la TREDICESIMA (!) edizione di The Bachelor, format sperimentato con poco successo nel 2003 anche in Italia, su Canale 5. Il meccanismo: uno scapolone belloccio e tendenzialmente ricco dovra’ scegliere dopo le diverse settimane di gioco la sua potenziale moglie tra le 25 pretendenti selezionate per lui dalla produzione. Per darvi un’idea, in America i pretendenti delle scorse edizioni sono stati: un dottore, un principe, un giocatore di football della NFL, un milionario e altri tipi di “uomini comuni”. Una cerimonia in cui lo scapolo dona una rosa ad alcune delle pretendenti, fa capire loro di essere state “scelte” per continuare l’avventura.

E qui parte la soap 2009. Il “becelor” in carica e’ Jason Mesnick, pretendente nella versione al femminile del programma (The Bechelorette) nel 2006. 32 anni, di Seattle, laureato in psicologia, manager in un’impresa che si occupa di vendite immobiliari e membro di diverse organizzazioni di beneficenza, sta crescendo da solo il figlio Ty dopo il divorzio con l’ex moglie (che amabile e struggente quadretto, vero?). Arrivato tra i due finalisti di Bechelorette, ha chiesto la mano della “tronista” (e cominciamo il paragone), la quale l’ha bellamente scaricato in favore dell’altro concorrente. Ma Jason e’ stato immediatamente identificato dalla rete come protagonista di questa edizione del programma, che ha toccato vette da 15,5 milioni di affezionate spettatrici, numeri che non si vedevano dalla quinta stagione (in onda nel 2003).

melissa bachelorJason ha reso memorabile questa edizione del Bachelor perche’ nella puntata finale ha chiesto in sposa la bella Melissa Rycroft, 25enne texana che non ha mai messo il naso fuori dal suo Stato (foto qui accanto). C’e’ stata la cerimonia finale con la consegna della rosa solo a lei, la richiesta di matrimonio, campanelle, fiori e confetti. Ma… Ecco spuntare la puntata – la settimana successiva – di “After The Final Rose” in cui Jason dichiara pubblicamente di aver cambiato idea, scaricando in un istante la cara Melissa, in favore di un’altra concorrente, Molly Malaney, da lui scartata in precedenza e che ha accettato di concedergli una seconda possibilita’ (e che si affretta a dichiarare: “e’ evidente che Melissa non era la ragazza adatta per lui”). E ora questi due sono su tutti i giornali. Sigh.

Gia’ arrivati fino a qui sono chiari i numerosi punti di contatto con il programma italiano condotto da Maria De Filippi: fintissime trame degne di una soap ma infilati in una roba che si chiama (almeno sulla guida tv) Reality Show, colpi di scena, cambi di idea e ruoli, pianti e confessioni dietro le quinte, in macchina, fiumi di lacrime di gioia e di dolore. E ancora RVM (anche se non li chiamano cosi’ qui!) con scene di baci, momenti di intimita’ che il Bachelor ha trascorso con tutte le sue pretendenti (beato lui).

Il contenuto insomma e’ lo stesso: “dating game con colpi di scena a ripetizione”. Lo stile, lasciatemelo dire, e’ un po’ diverso. Abissali le differenze. Niente urla da piazza di paese, niente scenate, piume di struzzo, tamarri con scarpe a punta, occhiali da sole modello cinema Imax, opinionisti (che in Italia opinano su cosa?!) strafottenza o personaggi creati dal nulla. E’ ovviamente tutto finto anche qui (il gioco consiste nel fingere di crederci) ma i rituali vengono svolti con eleganza: una rosa, una casa elegante e ben addobbata, nessuno che urla, accettazione delle scelte. Il meccanismo ha la prevalenza sul discorso e questo vale per (quasi) tutti i reality americani delle principali reti generaliste. Si bada alla ciccia, al sodo, senza troppi fronzoli. Le urla e il trash sono roba da programma-trash-talk delle 10 del mattino e in onda su un canale via cavo a caso.

jason molly bachelorComunque, dicevamo, l’ “Uomo e la Donna” della televisione americana stanno ora vivendo il loro momento di popolarita’. Mentre Melissa sta tirando dietro a Jason e Molly ogni tipo di anatema, questi due rilasciano interviste a destra e a manca su People e altre testate rosa. Sono felici e – dicono – faranno di tutto per restare insieme, soprattutto dopo che Molly ha deciso di accettare la sua “seconda possibilita’”. Dicono che si faranno dei viaggetti per conoscersi meglio (ma Jason non deve struggersi nel crescere il figlio tutto da solo?!) e se son rose fioriranno. A meno che a qualcuno dei due venga proposto un nuovo reality-dating-show…vurria mai dire di no al piccolo schermo e a un nuovo giro (metaforico) di lenzuola e a un po’ di esposizione nazionalpopolare…proprio come a Uomini e Donne