Mal’Aria: il mistery thriller arriva su Raiuno
Nel 2003 il premio Fregene andò ad un libro di Eraldo Baldini dal curioso titolo, “Mal’Aria”. Un racconto che unisce storia, mistero e conflitti personali non poteva passare inosservata alla televisione. Ed infatti, RaiFiction e Feelmax si sono messi all’opera per fare un film tv in due puntate liberamente ispirato al romanzo, in onda stasera
Nel 2003 il premio Fregene andò ad un libro di Eraldo Baldini dal curioso titolo, “Mal’Aria”. Un racconto che unisce storia, mistero e conflitti personali non poteva passare inosservata alla televisione. Ed infatti, RaiFiction e Feelmax si sono messi all’opera per fare un film tv in due puntate liberamente ispirato al romanzo, in onda stasera e domani alle 21:10 su Raiuno.
Il soggetto è stato sviluppato da Stefano Sollima -regista di “Romanzo criminale- la serie”– e Giovanna Koch, e vede tra i protagonisti Ettore Bassi, Stefano Dionisi e Sarah Felberbaum. Ambientato nel ravennate, e girato nelle Valli di Comacchio, la storia, così come nel libro, è ambientata nel 1925.
Sono gli anni in cui il fascismo sta preparandosi la strada al regime, ed in cui Mussolini con la cosiddetta “Guerra del grano” decide di bonificare i terreni paludosi. A Ravenna, però, si verificano una serie di morti tutte riconducibili ad un’unica causa: la malaria. Viene così chiamato ad indagare Carlo Rambelli (Bassi), giovane e timido medico affetto da una strana fobia per l’acqua che presto sarà chiamato ad affrontare.
Uomo di scienza, Rambelli si trova di fronte ad una serie di coincidenze inquientanti: ogni vittima trovata è un medico o coinvolto nella bonifica o che ha lanciato l’allarme, e lui stesso inizia a fare degli incubi che lo porteranno a fare la conoscenza della Borda, una strega del luogo a cui tutti attribuiscono la causa dell’epidemia, oltre che di una feroce belva assassina.
Il protagonista dovrà vedersela, non solo con le proprie paure, ma anche con il personaggio di Oreste Bellenghi (Dionisi), a capo delle camicie nere della Milizia, i cui rapporti tesi sono dovuti non solo al mistero delle paludi ma anche ad una donna, Elsa (la Felberbaum), ambigua e legata a modo suo alla vicenda.
Una storia a metà tra mistery e thriller, carica di tensione e colpi di scena, che non ha avuto vita facile durante le nove settimane di realizzazione: lo scorso 14 luglio, dicono i produttori Massimiliano La Pegna e Pietro Lama, una tromba d’aria ed un temporale violentissimo hanno causato nelle stesse zone delle riprese un’alluvione che ha sommerso camion e macchine di scena. Una condizione che non si verificava da anni ed ha portato il comune di Comacchio a chiedere lo stato di “calamità naturale”.
Sicuramente sarà interessante osservare come il pubblico di Raiuno seguirà questo “Mal’aria”, che -almeno sulla carta- si discosta dal resto delle fiction solitamente in onda sulla rete ammiraglia Rai, sia per la commistione di generi, sia per un ampio uso di effetti speciali utilizzati in alcune scene clou.