Home Reality Show Nuovi Reality fuori di testa: dalle teste di cuoio ai dipendenti sull’orlo del licenziamento. Negli Usa è polemica

Nuovi Reality fuori di testa: dalle teste di cuoio ai dipendenti sull’orlo del licenziamento. Negli Usa è polemica

Sta succedendo qualcosa. L’attenzione data dalla gente, da noi, dai telespettatori, ai Reality Show ha innescato un processo d’onnipotenza per cui, oggi, i produttori televisivi sembra si sentano possibilitati a lanciare sul mercato qualsiasi cosa, basta che sia trash e basta che sia costruita per diventare una macchina acchiappa-ascolti. E’ di qualche giorno fa la

20 Aprile 2009 11:57

Nuovi Reality Show fuori di testaSta succedendo qualcosa. L’attenzione data dalla gente, da noi, dai telespettatori, ai Reality Show ha innescato un processo d’onnipotenza per cui, oggi, i produttori televisivi sembra si sentano possibilitati a lanciare sul mercato qualsiasi cosa, basta che sia trash e basta che sia costruita per diventare una macchina acchiappa-ascolti.

E’ di qualche giorno fa la notizia che una tv americana manderà in onda, in esclusiva, le operazioni della Marina statunitense nel golfo di Aden contro i pirati, gli stessi di cui abbiamo sentito parlare in questi ultimi giorni nella cronaca per il rapimento del comandante Richard Phillips, poi liberato proprio dalle teste di cuoio della marina. Il “mood” del programma, dal titolo “Pirate Hunters: USN”, sarà ovviamente quello di ogni reality show che si rispetti: due truppe di Spike Tv saranno a bordo della ‘Uss San Antonio’ (nave anfibia) e della portaerei d’assalto ‘Uss Boxer’ che gia’ incrociano a largo delle coste somale per seguire le operazioni da dietro le quinte, con tanto di primi piani, interviste, confessionali, eccetera.

Non è mica tutto qui.
Fa già ampiamente discutere il nuovissimo format “Someone’s gotta go”, prodotto dalla Endemol (ma va?) e trasmesso prossimamente sul network americano Fox. Di che si tratta? Di licenziamenti: i concorrenti, dipendenti di piccole aziende americane, dovranno lottare tra di loro per non essere licenziati. Abilitati al reality solo società con 15-20 dipendenti in difficoltà economiche: la cosa “bella” è che, per una volta, a scegliere il “licenziato” non sarà il proprietario ma gli stessi impiegati, che, per l’occasione, avranno modo di conoscere dettagliatamente gli stipendi dei loro colleghi e altre amenità in genere dovute solo ai manager.

Alcuni media americani, inviperiti per questa brillante novità catodica, hanno già definito il programma con epiteti classici quali “atroce e spietato”: non dimentichiamo che il format si va a posizionare su un tessuto, quello statunitense, gravemente piagato dalla recessione dal punto di vista lavorativo e dei licenziamenti. Da dicembre il numero dei lavoratori allontanati dalle proprie aziende ha superato i 5 milioni, innescando uno dei processi sociali più drammatici che l’America moderna ricordi.

Rimane solo da dire che, il regolamento del gioco prevede che gli impiegati-concorrenti decidano anche chi tra i loro colleghi dovrà subire una decurtazione dello stipendio. Queste le parole di David Goldberg, direttore di Endemol in Nord America,:

“Anche io, come direttore di una società, non vorrei mai prendere decisioni difficili come il licenziamento. Da ciò si intuisce che non è stato difficile trovare società pronte a mettersi in gioco”.

Nuova linfa vitale, insomma, in una fase della stagione in cui i vari reality nostrani vanno o finendo, o invecchiando.