Home Serie Tv Life on Mars: su FoxCrime il remake della serie britannica (con un finale degno di questo nome)

Life on Mars: su FoxCrime il remake della serie britannica (con un finale degno di questo nome)

Vale la pena sintonizzarsi stasera alle 21:55 su FoxCrime (canale 114 di Sky) per vedere il primo episodio di “Life on Mars”? Secondo me, sì. Ed ecco perchè. Intanto, la serie è andata in onda sulla Abc nella stagione ancora in corso ma è un remake di un telefilm composto da due stagioni della Bbc,

23 Aprile 2009 09:00

Life on MarsVale la pena sintonizzarsi stasera alle 21:55 su FoxCrime (canale 114 di Sky) per vedere il primo episodio di “Life on Mars”? Secondo me, sì. Ed ecco perchè. Intanto, la serie è andata in onda sulla Abc nella stagione ancora in corso ma è un remake di un telefilm composto da due stagioni della Bbc, vincitore nel 2006 dell’Emmy per la migliore serie internazionale.

Inoltre, tra gli adattatori del telefilm per gli States (tutti provenitenti da “October Road”) c’è André Nemec, autore anche di “Samurai Girl”, “Fastlane” ed “Alias”. L’adattamento non ha comunque intatto la storyline originale, che è rimasta pressochè identica a quella inglese.

Ma a farvi venire la curiosità di seguire la serie potrebbe anche esserci il fatto che la storia di Sam Tyler (Jason O’Mara, “In Justice” e “Men in trees”), investigatore del 2008 che dopo un incidente si ritrova catapultato nel 1973, sebbene sia stata già cancellata dalla Abc, si chiude con un finale degno di questo nome: la cancellazione è arrivata quando ancora gli ultimi episodi non erano stati realizzati, e così si è potuta concludere la trama senza deludere i telespettatori.

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Il calo di pubblico -da 11 a 5 milioni- non ha convinto la Abc a realizzare altri episodi oltre ai 17 già realizzati, che uniscono in ogni episodio sentimenti, azione e fantascienza. Di che fine ha fatto il protagonista realmente dopo l’incidente (viaggio nel tempo, coma o altro?) sappiamo ben poco, e la storia nel frattempo gioca su altri binari, quelli del poliziesco.

A partire dal protagonista, ma passando anche per la sua fidanzata, la detective Maya (Lisa Bonet, Denise ne “I Robinson”), in qualche modo legate alle vicende del 1973. Anno in cui, appunto, si ritrova Sam ed in cui deve ricominciare una nuova vita, ingabbiato in un tempo e in uno spazio (la New York di quegli anni) che non gli appartengono.

Nonostante l’aiuto della collega Anne (Gretchen Mol), la prima che gli rivolge la parola dopo l’incidente, l’integrazione di Sam nel “nuovo” mondo non sarà ovviamente facile. Tra tutti i colleghi con cui si scontrerà, su tutti il peggiore è il Tenente Gene Hunt, intepretato da Harvey Keitel (“Le Iene”, “Pulp Fiction”, “Taxi Driver” e “Smoke”), qui in un’interpretazione di un personaggio violento e fuori dagli schemi.


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