Swingtown: la serie sullo scambismo in prima visione su Rai4
E’ l’equivalente televisivo di una sveltina – tanto intensa quanto breve – Swingtown, la nuova serie per adulti che debutta in anteprima assoluta su Rai4 da questa sera, ogni martedì alle 22.00 (in replica ogni venerdì all’una di notte). Il titolo in questione ha scandalizzato l’America nel 2008, inducendo la Rai a comprarne i diritti
E’ l’equivalente televisivo di una sveltina – tanto intensa quanto breve – Swingtown, la nuova serie per adulti che debutta in anteprima assoluta su Rai4 da questa sera, ogni martedì alle 22.00 (in replica ogni venerdì all’una di notte). Il titolo in questione ha scandalizzato l’America nel 2008, inducendo la Rai a comprarne i diritti in esclusiva per due anni. Swingtown ha, però, avuto vita breve, visti gli ascolti in progressiva discesa e un cambio di serata che non ha impedito la chiusura dopo tredici episodi e una sola stagione.
La serie, creata da Mike Kelley per il network CBS, riporta il telespettatore agli Anni Settanta, raccontando le vicende di tre famiglie di Chicago alle prese con la sconvolgente novità della libertà sessuale. Il tema dello scambismo, più figlio dei tempi che della trasgressione odierna, ha sullo sfondo una ricostruzione ambientale credibile, fatta di musica, scenografie e costumi, ma capace soprattutto di restituire lo spirito, la mentalità, il mood di un’epoca.
Su TvBlog ne avevamo parlato a suo tempo, con un po’ di amaro in bocca per un tema che scotta, ma che viene presto consumato nell’ambito del solo pilot. L’anno scorso, infatti, Giorgio Buscaglia ne aveva proposto il promo durante la conferenza stampa di RaiDue al Telefilm Festival, mentre quest’anno verrà proiettato in sala un episodio della serie. Il responsabile della Fiction di RaiDue commentò, così, questa curiosa novità seriale, non prevedendo il suo infausto destino:
“E’ una soap spregiudicata che racconta la vita di tre famiglie negli anni ‘70. Per lo sciopero degli sceneggiatori il suo debutto è stato rimandato al 3 giugno per 13 episodi. Quest’anno la stagione tv si è chiusa più tardi e hanno deciso di non tenere l’estate a bagnomaria. Pensate a Oc che partì d’estate con una big season. Anche Swingtown è stata lanciata d’estate e potrebbe avere delle possibilità di un debutto estivo anche da noi. Non è da prima serata e la vedrete su RaiDue o su RaiTre. Ci teniamo a darle un buon doppiaggio”.
L’episodio di apertura di questa sera è ambientato non a caso nel luglio del 1976, bicentenario dell’indipendenza americana, festeggiato da una nazione ai minimi storici dell’orgoglio patriottico, fiaccata dalla guerra in Vietnam, dallo scandalo Watergate e dalla crisi economica. I valori tradizionali e la morale puritana, alimentati dal benessere del secondo dopoguerra, hanno ceduto di schianto ai radicali cambiamenti di quegli anni – nella musica e nelle idee, nei media e nei costumi sessuali – lasciando posto a sempre nuove istanze di ribellione e di libertà.
Le vicende di Swingtown ruotano attorno a tre coppie di ultratrentenni: i Miller (Jack Davenport e Molly Parker) si trasferiscono in un ricco sobborgo residenziale di Chicago, entrando in contatto con i vicini Decker (Grant Show, l’indimenticato Jake di Melrose Place, e Lana Parrilla) e scoprendone presto lo status di coppia aperta; ma continuano a frequentare anche i loro vecchi vicini, i Thompson (Josh Hopkins e Miriam Shor), che finiscono così indirettamente attratti dalla nuova realtà sociale vissuta dagli amici. La chiave generazionale della serie è però duplice: Laurie e B.J. Miller (Shanna Collins e Aaron Christian Howles), figli teenager della coppia, vivono le prime esperienze sentimentali, inevitabilmente influenzati dal nuovo ambiente che li circonda.
Insomma, per chi avesse la curiosità di capire di cosa si tratta Swingtown merita sicuramente uno sguardo.