Aspettando gli upfronts: i telefilm più a rischio cancellazione (c’è anche Senza Traccia)
Manca ormai poco ai cosiddetti upfronts, ovvero la presentazione dei palinsesti autunnali dei maggiori network americani, previsti salvo alcune eccezioni per la terza settimana di maggio. Se di molti telefilm -quello ormai consolidati negli anni- abbiamo già la certezza che li rivedremo dal prossimo settembre, molti altri sono invece ancora in bilico, tra le petizioni
Manca ormai poco ai cosiddetti upfronts, ovvero la presentazione dei palinsesti autunnali dei maggiori network americani, previsti salvo alcune eccezioni per la terza settimana di maggio. Se di molti telefilm -quello ormai consolidati negli anni- abbiamo già la certezza che li rivedremo dal prossimo settembre, molti altri sono invece ancora in bilico, tra le petizioni dei telespettatori più accaniti ed i conti delle reti televisive.
TvGuide, la bibbia televisiva americana, ha stilato una miniclassifica con gli show più a rischio di questa stagione ormai alla fine, ma che allo stesso tempo sono riusciti a diventare dei piccoli fenomeni -nonostante gli ascolti non esorbitanti-, grazie anche al passaparola in rete. Difficile capire se il popolo del web avrà la meglio sui numeri dello share: a questo, s’aggiungano gli alti costi di produzione di alcune serie tv, di cui i network farebbero volentieri a meno.
Ecco allora che tra i programmi a rischio -dopo il salto potete scoprire l’elenco completo- troviamo “Dollhouse” (partito a gennaio con grandi aspettative ma con scarsi ascolti, colpa anche della sua collocazione del venerdì sera) e “Life” che, giunto alla sua seconda stagione -ora in onda su Joi-, ha avuto un notevole calo di audience. Ma tra i possibili telefilm a rischio troviamo a sorpresa anche una vecchia conoscenza di Raidue, ovvero “Senza traccia”, della cui chiusura s’era già sparsa voce in inverno nonostante si mantenga oltre i 10 milioni di telespettatori, mentre sono ancora aperte le trattative per il rinnovo di “My name is Earl”, scomparso dai palinsesti di Italia 1 ormai da anni. Chi sopravviverà agli upfronts?
(nell’elenco originale dei telefilm a rischio TvGuide aveva inserito anche “Southland”, il poliziesco che vede tra i protagonisti Ben McKenzie, già nel cast di “The O.C.”. E’ notizia di questo fine settimana, però che la Nbc ha deciso di rinnovare la serie per una seconda stagione)
ABC
“The Unusuals”: comedy drama ambientato al New York Police Department, il cui esordio risale a meno di un mese fa. Dopo il buon debutto, con 6,84 milioni di telespettatori, la serie non è riuscita però a fare di meglio rispetto a “Life on Mars”, che occupava lo stesso posto nel palinsesto e di cui si sa già non vedremo un’altra stagione.
CBS
“Senza Traccia”: una media di 12 milioni di telespettatori pare non essere abbastanza per confermare le indagini di Malone e soci. Il motivo di una sua possibile eliminazione dai palinsesti? Gli alti costi di produzione. A questo punto, l’unica via di rivedere questo crime l’anno prossimo è quella di tagliare i costi, sia al cast che alla produzione degli episodi.
NBC
“Chuck”: il web si sta mobilitando da settimane per il nerd a cui sono state trasmesse informazioni riservatissime (e pericolosissime), con petizioni che chiedono di rinnovare la serie per una terza stagione. Anche perchè il finale appena andato in onda non chiude definitivamente le storie presentate. Anche qui i costi di produzione sono tra i motivi di un probabile stop, visto che la media del secondo ciclo di “Chuck” si aggira intorno ai 7 milioni, mica male per una rete in crisi come la Nbc.
“Life”: la storia si ripete per Charlie Crews, le cui avventure erano già a rischio l’anno scorso per gli ascolti non esaltanti, dopo il boom dell’episodio pilota. Ora la media è intorno ai 5 milioni di telespettatori: basteranno per dargli un’altra chance?
“My name is Earl”: certo il calo rispetto alla prima stagione, che in media aveva ottenuto 10 milioni di spettatori, c’è. Quest’anno a seguire Earl e compagni sono stati poco più di sei milioni di persone. Ma, di questi tempi, non sono pochissimi.
FOX
“Dollhouse”: l’ultima creatura di Joss Whedon, per quanto affascinante e ben costruita, ha risentito della sua collocazione: il venerdì sera, quando i giovani americani fanno di tutto tranne che stare davanti alla tv. Risultato: poco più di tre milioni di persone hanno visto il nuovo sci-fi con Eliza Dushku. E la mente va a “Firefly”, sempre di Whedon, sempre trasmesso dalla Fox, con la stessa poca attenzione al pubblico a cui avrebbe potuto interessare, e che venne sospeso dopo una stagione.
“Terminator: the Sarah Connor Chronicles”: lo spostamento dal lunedì al venerdì non ha giovato alla serie tratta dall’omonina saga cinematografica, facendole perdere un terzo del suo pubblico (che già non era numeroso). La sua cancellazione sembrava ufficiale, e invece qualche speranza c’è ancora. Forse.
THE CW
“Privileged”: la dramedy in stile “Gossip Girl” e “Una mamma per amica” non è mai riuscita a decollare, non andando oltre i due milioni di media stagionale. Però la serie ha conquistato il pubblico tra i 18 ed i 34 anni, e gli streaming su internet hanno avuto un buon riscontro. Chi verrà privilegiato: lo share televisivo o il passaparola online?