Annozero racconta il divorzio di Silvio: l’innocua e necessaria chiarezza sui fatti
Il sempre velenoso Dagospia, come al solito informatissimo sui contenuti di una puntata per la quale i comunicati stampa erano stati piuttosto avari (non potete immaginare quanto queste circostanze possano frustrare realtà piccole come la nostra), aveva profetizzato un’incontrollata esplosione di veleni nell’Annozero contro “porno-silvio“. Un autentico attacco frontale cercato da Santoro per farsi artificialmente
Il sempre velenoso Dagospia, come al solito informatissimo sui contenuti di una puntata per la quale i comunicati stampa erano stati piuttosto avari (non potete immaginare quanto queste circostanze possano frustrare realtà piccole come la nostra), aveva profetizzato un’incontrollata esplosione di veleni nell’Annozero contro “porno-silvio“. Un autentico attacco frontale cercato da Santoro per farsi artificialmente epurare prima di essere costretto ad accettare, per coerenza, il contratto per la prossima stagione del suo programma che Mauri Masi starebbe preparando “blindato” e teso ad “imbavagliare” il giornalista e la sua redazione.
La visione della trasmissione ha in realtà rivelato altri contorni, a loro modo assolutamente prevedibili per quanti conoscono i pregi e i difetti del modo di condurre e di confezionare la trasmissione principe dell’informazione su RaiDue. Il conflitto fra Silvio Berlusconi e la legittima consorte, Veronica Lario, è raccontato nei minimi particolari. La vicenda viene ricostruita in tutti i suoi dettagli, dalle voci sulle candidate “veline” alle prossime Europee, alla festa di compleanno di Noemi Letizia, all’intervista con la quale la Lario ha annunciato l’intenzione di chiedere il divorzio da Berlusconi.
Monica Guerritore ha recitato i brani più significativi di quell’intervista, regalando un tocco di drammaticità in più. Formalmente superflua, l’interpretazione dell’attrice ha più chiaramente definito la reale portata della fine del matrimonio fra il Premier e la First Lady più anomala del mondo. Capire i fatti, fatti servilisticamente occultati dagli altri programmi televisivi (Porta a Porta, naturalmente, in testa), ha tratteggiato una sequenza di eventi che non permettono la sopravvalutazione di una vicenda fin qui morbosamente alimentata dall’artificioso mistero che la circondava.
Ammesso che dietro al lavoro di Santoro e della sua redazione ci fosse la volontà di attaccare il Presidente del Consiglio il risultato finale è inverso.
Tutti i vizi e vizietti del premier vengono a galla nella ricostruzione di Annozero ed insieme all’appassionata difesa dell’avvocato Ghedini finiscono per comporsi in quella farsa, in quel gioco delle parti che è nei fatti assolutamente innocuo per Berlusconi e per la sua popolarità.
Si è parlato per anni di questioni serissime, di una gravità a volte sconcertante, dal conflitto d’interessi, alla libertà di stampa limitata dallo strapotere economico del Premier, alle leggi ad personam che intaccano l’integrità della Costituzione Repubblicana senza che Berlusconi ne subisse alcuna ripercussione dal punto di vista dei consensi.
Rimane difficile immaginare che la divulgazione dei dettagli sulla fine del suo matrimonio, spogliati di ogni omissione e proprio per questo in grado di rivelarsi poco più che materiale da gossip pecoreccio, possano arrecargli un qualche danno, di mutare l’opinione che gli italiani amanti di Berlusconi hanno del loro leader.
Per alcuni sarà una brutta notizia, ma è indiscutibilmente così.