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Nicola Savino a TvBlog: “Con l’ironia riuscirei a fare addirittura un reality”

Nel panorama televisivo italiano è davvero difficile trovare nuovi personaggi che sappiano bucare lo schermo con ironia, intelligenza, simpatia.. Fra tanti mostri sacri , ve ne presentiamo uno giovane che si affaccia sul teleschermo marchiato RaiDue ogni lunedì sera nel programma “Scorie”.[…]

di vidharr
14 Maggio 2009 11:35

Nicola Savino a Scorie con le Quote Rosa
Nel panorama televisivo italiano è davvero difficile trovare nuovi personaggi che sappiano bucare lo schermo con ironia, intelligenza, simpatia.. Fra tanti mostri sacri , ve ne presentiamo uno giovane che si affaccia sul teleschermo marchiato RaiDue ogni lunedì sera nel programma “Scorie”. Davvero un’isola felice di comicità intelligente e ben fatta. Stiamo parlando di Nicola Savino (ospite sempre gradito del nostro TvBlog) a cui abbiamo rivolto alcune domande in questa intervista:

Come nasce la tua voglia di fare questo mestiere?

“Sono un caso un po’ atipico, è partita con una grande passione per la radio che nasce non so quanto tempo fa. Parto infatti radiofonico, molto integralista, appassionato convinto di quel che facevo ormai già 25 anni fa. Da lì poi piano tutto ebbe inizio..”

A chi credi di dovere di più nella tua carriera?

“Sono più di uno. Il mondo di Radio Deejay mi ha sicuramente aiutato. Tanti a loro modo mi hanno dato qualcosa, moltissimo Fiorello che ho visto crescere in radio ed anche Amadeus che mi ha portato per la prima volta in televisione. Poi con il tempo Linus, Giorgio Gori e Simona Ventura che mi hanno visto all’opera al Festivalbar e voluto con loro a Le Iene andando poi pian piano avanti con le mie gambe.”

Com’è stato quindi il primo approccio con la televisione?

“La prima volta che ho visto uno studio televisivo era quello di Buona Domenica con Lorella Cuccarini e Marco Columbro. Amadeus faceva dei collegamenti ed io ero lì banalmente come amico. Non facevo nulla e non sapevo nemmeno dove poter stare. Essendo lo studio televisivo una sorta di danza magica dove ognuno fa qualcosa, io che non facevo nulla ero solo d’intralcio. Sono diventato poi autore del festivalbar condotto proprio da lui, grazie a Vittorio Salvetti, e poi entrai ne Le Iene grazie all’allora direttore di Italai1 Giorgio Gori.”

Dalla Buona Domenica targata Cuccarini-Columbro sono passati parecchi anni ed anche la televisione è cambiata. Cosa credi manchi nella Tv d’oggi?

Dalla Buona Domenica targata Cuccarini-Columbro sono passati parecchi anni ed anche la televisione è cambiata. Cosa credi manchi nella Tv d’oggi?

“Non manca nulla.. ma la tv così come la società e tutto il resto è cambiata. Anche il calcio banalmente è diventato veloce, con un ritmo insostenibile. Una partita di calcio di 10anni fa non è come una partita giocata oggi. Ora nessuno molla più un centimetro, né in televisione né nella vita. Fai conto che ho subito contro programmazione all’1.40 di notte! A quell’ora Italia1 pur di non mollare, mandava in onda la casa del Grande Fratello senza commenti, senza niente. L’Attenzione media di tutti noi telespettatori è calata, dopo un minuto lento cambiamo subito canale perché ormai siamo abituati a condurre una vita multi-tasting, con più telefoni , facebook e youtube. “

Una nuova tipologia di vita che sta crescendo nuovi giovani. Come credi stia evolvendo questa nuova Generazione X?

“Sicuramente sono meno interessati alla televisione rispetto ad un tempo. Non è il mezzo di riferimento, ma uno dei tanti mezzi. Le prime volte che ho scoperto Youtube ho avuto la netta sensazione che la Tv potesse da lì morire, poi per fortuna è andata diversamente ma ha creato nuovi scenari. Ora puoi passare una serata a ridere, intattendendoti ed informarti con Youtube. E’ la vera interattività. Da questo punto di vista, i giovani sono più fortunati. Riguardo alla voglia di informarsi e di fruire di qualcosa di nuova, le nuove generazioni possono sembrare peggiori delle precedenti ma è lo stesso che dicevano a me quando io ero sedicenne.”

In tv cosa guardi?

“Ho dei gusti abbastanza strani. Mi piacciono molto, e lo ammetto senza problemi, i miei omologhi: l’intrattenimento furbo di tarda sera come possono essere le Iene, la Gialappa’s, Serena Dandini. Ed anche la Tv d’inchiesta, Report e mi passo bellissime serate guardando documentari su Current Tv. La cosa particolare, fuori dal coro è che non mi piacciono le serie Tv. Non mi appassionano, è un linguaggio che considero retorico e che non mi interessa, tranne qualche caso tipo Sex and the City. Ma un prodotto che seguo talvolta come CSI sebbene lo apprezzi come è fatto, come girato lo trovo in sé molto retorico.”

Nelle ultime stagioni televisiva sta dimostrando di funzionare bene “Scorie”. Qual è il punto di forza di questo programma?

“Il nostro punto di forza credo sia la diretta, la freschezza, il tipo di conduzione veloce molto vicino alla radio. Dico spesso l’orario, sebbene non è una cosa che succeda spesso in televisione. Guardando Matrix o Porta a Porta, Chiambretti non sai se sta succedendo lì in quel momento o invece è successo giorni prima. La trovo una cosa sleale nei confronti del telespettatore. Noi con la diretta possiamo così commentare fatti del giorno appena successe, mandare in onda immagini della sera stessa. Le puntate che sono andate meglio nell’anno scorso sono state due puntate durante i campionati europei. Di queste due fecero il 19%, 20% di share perché si raccontava un po’ la partita appena finita, si faceva qualche commento tecnico con poi anche qualcosa di divertente ed andò molto bene. Essere in onda a ridosso di evento è sempre ovviamente interessante, come lo sarebbe stato con Sanremo.”

Nonostante il successo di “Scorie”, hai già altri progetti per altri futuro?

“Questo è un progetto che mi assorbe totalmente ed in cui credo. Non penso a nient’altro. Scorie credo sia un programma che si può fortificare ma con una longevità assoluta. Si potrebbe andare avanti 10, 15 anni e se ci sarà la volontà da parte dell’azienda io ci sono.”

..e se dovesse arrivare l’invito per un reality show. come ti comporteresti?

“Ho imparato a mai dire mai. Non c’è limite. Chiaramente, parlando di reality, alcuni sono un po’ più estremi come La Talpa e non so se riuscirei a farlo. Credo ci voglia anche un bel po’ di cinismo. Potrei anche farlo se ci fosse un tasso d’ironia accettabile. Con l’ironia riesco a fare qualsiasi cosa ma se si inizia a entrare nel mood di un tappeto musicale di 20minuti per la nomination, di un ora per dire chi è stato eliminato, lo dico subito che non mi interessa. Sinceramente mi interessa altro.”