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Non pensarci: la famiglia disfunzionale all’italiana arriva su Fox

Tra poliziotti, commissari, carabinieri e medici si contano sulle dita di una mano le serie tv italiane che fanno ruotare le proprie vicende attorno ad una famiglia (una tra tutte, ricordiamo “Un medico in famiglia”, seppur contaminato di clima ospedaliero). Forse per paura di sbagliare prospettiva, forse per mancanza di idee, o semplicemente per pigrizia.Perchè

18 Maggio 2009 09:00

Non pensarci
Tra poliziotti, commissari, carabinieri e medici si contano sulle dita di una mano le serie tv italiane che fanno ruotare le proprie vicende attorno ad una famiglia (una tra tutte, ricordiamo “Un medico in famiglia”, seppur contaminato di clima ospedaliero). Forse per paura di sbagliare prospettiva, forse per mancanza di idee, o semplicemente per pigrizia.

Perchè raccontare le vicissitudini di un nucleo famigliare richiede storie verosimili, personaggi forti ma non scontrosi a tutti i costi, ed un clima che sappia diventare leggero e drammatico a seconda delle situazioni da affrontare. Una sfida, che finora abbiamo visto affrontata solo dalla serialità straniera.

Chissà se con “Non pensarci” (da stasera alle 23 su Fox, canale 110 di Sky) cambieranno le cose. Intanto teniamo d’occhio questa serie in 12 episodi, prodotta da Pupkin, ITC Movie e Wilder per Fox Channels Italy e La 7 (che la trasmetterà a gennaio) e che trae ispirazione dall’omonimo film del 2008 di Gianni Zanasi, regista anche della serie tv insieme a Lucio Pellegrini (“I Liceali”), nonchè entrambi sceneggiatori. Stessa direzione, dunque, ma anche stesso cast della pellicola, che ha accettato al volo di far parte del progetto televisivo.

Ci saranno ancora, quindi, Valerio Mastandrea nei panni di Stefano Nardini, secondogenito col sogno di diventare una rockstar che torna a casa dopo la notizia che il padre Walter (Teco Celio) ha avuto un infarto. Ad accoglierlo, il fratello Alberto (Giuseppe Battiston) -l’unico ad aver seguito le orme del padre e che dirige l’azienda familiare di ciliegie sotto spirito-, la sorella Michela (Anita Caprioli), ex studentessa ora addestratrice di delfini e la madre Silvana (Gisella Burinato), costante ipocondriaca tendente alla depressione. Ma non solo.

La situazione dell’azienda non è tra le migliori, anzi: la bancarotta è sempre più vicina ed Alberto ha ormai ipotecato tutto l’ipotecabile pur di salvare la ditta di papà e non dire nulla a sua madre. Invece di tornare alla sua vita, Stefano, un po’ inconsciamente un po’ bisognoso di staccare la spina dai guai della sua vita, decide di restare e cercare di risolvere di problemi di casa.

Questo è l’attacco della serie televisiva, che nel primo episodio (in anteprima online sul sito della Fox e già presentato al Telefilm Festival 2009) risente di un po’ di lentezza narrativa, ma che pone comunque le basi del racconto negli episodi successivi. Un racconto che non risparmierà cattive notizie, faticosi lieto fine, cinici dialoghi e personaggi surreali (oltre ai già citati, ricordiamo anche l’amico di famiglia Paolo Sassanelli e la partecipazione di Luciana Littizzetto nel ruolo di Marta, parrucchiera amica di Silvana).

Ed il luogo d’azione non sarà più un ambulatorio o una caserma, ma l’apparente accoglienza di un focolare domestico. Con “Non pensarci”, insomma, la famiglia disfunzionale alla “Arrested development” arriva anche da noi. Ora non ci resta che vedere quanto ci rimarrà.