Al presidente di Dgtvi lo switch over è piaciuto così: “In Piemonte è andato tutto secondo le previsioni”
Dopo aver dato notizia, settimana scorsa, dei disservizi cui sono andati incontro i cittadini piemontesi durante la fase di switch over al digitale terrestre, dobbiamo, per deontologia e correttezza, segnalare la risposta che Andrea Ambrogetti, direttore delle relazioni istituzionali di Mediaset e presidente di Dgtvi, cioè l’associazione nazionale, lo ripetiamo, per lo sviluppo della tv
Dopo aver dato notizia, settimana scorsa, dei disservizi cui sono andati incontro i cittadini piemontesi durante la fase di switch over al digitale terrestre, dobbiamo, per deontologia e correttezza, segnalare la risposta che Andrea Ambrogetti, direttore delle relazioni istituzionali di Mediaset e presidente di Dgtvi, cioè l’associazione nazionale, lo ripetiamo, per lo sviluppo della tv digitale terrestre, ha dato agli utenti attraverso le colonne dell’edizione torinese de la Repubblica.
Prima è giusto anche ricordare i fatti: il 20 maggio, data deputata per il varo ufficiale del passaggio, in Italia, dalla tv analogica a quella digitale, il Piemonte (regione seconda solo alla Sardegna che però è stata scelta come zona sperimentale per il transito, molto prima che il tutto fosse regolamentato com’è invece oggi) si è trovata in guai seri. Nella notte, oltre 11mila segnalazioni di cittadini inviperiti sono arrivate al centro di controllo: in sostanza i canali Rai e Rete4 erano spariti dalla programmazione. Per le cause, concause, motivazioni e quant’altro, vi invitiamo a rileggervi l’articolo originale. Tornando ad Ambrogetti, queste sono state le sue dichiarazioni tipicamente vatuttobeniste in proposito:
“La procedura di conversione del segnale si è sviluppata esattamente secondo le previsioni. I disagi erano assolutamente prevedibili. Le telefonate al cali center del ministero delle comunicazioni sono state circa 15 mila, francamente meno di quanto ci aspettassimo. E oggi sono drasticamente diminuite, segno che la situazione si è normalizzata”.
La colpa, in soldoni, è della scarsa perizia degli utenti:
“E’ stato necessario risintonizzare due nuove frequenze digitali che, inserendosi ex novo, hanno spostato tutte le altre. La stragrande maggioranza dei decoder e dei televisori di ultima generazione aggiorna automaticamente le frequenze. Ma per alcune categorie di decoder a basso prezzo, l’operazione deve essere effettuata manualmente. Da qui l’origine dell’assenza di segnale”.
In attesa del completamento dell’operazione, per quanto riguarda il Piemonte occidentale, previsto per metà settembre, Ambrogetti fa esercizio di realismo e non esclude ulteriori problemi:
“Sarà un passaggio complesso e non escludiamo problemi. Ma le operazioni di questi giorni servono proprio per aggiustare il tiro, quello di questi giorni è un percorso di avvicinamento. Attendiamo i primi di giugno per capire la reale diffusione dei decoder e affrontare così la fase operativa. In ogni caso, chi oggi riceve bene RaiDue e Rete4 non avrà problemi. Se così non fosse, è consigliabile una verifica dell’ antenna prima di ottobre”.