Secondo il giurato Amanda Holden, Susan Boyle non è destinata a durare
Per Susan Boyle era arrivato il momento della seconda performance a Britain’s Got Talent. Quella dopo il nuovo look: nuova acconciatura, nuovo trucco, nuove ambizioni e nuova canzone: “Memory” da “Cats” (un musical anche questa volta). Ora, Amanda Holden (si, proprio lei, il biondo giurato che[…]
Per Susan Boyle era arrivato il momento della seconda performance a Britain’s Got Talent. Quella dopo il nuovo look: nuova acconciatura, nuovo trucco, nuove ambizioni e nuova canzone: “Memory” da “Cats” (un musical anche questa volta).
Ora, Amanda Holden (si, proprio lei, il biondo giurato che finì in lacrime dopo la prima apparizione di Susan, con “I dreamed a dream” dai Miserabili), “giura” che la Boyle potrebbe essere stata anche un fenomeno immediato sul web, ma che sulla lunga distanza (anche solo ai fini delle fasi più avanzate dello show) potrebbe non durare.
Amanda Holden, classe ‘71, tutto sommato, è un’attrice nota solo per due cose: una serie televisiva (Wild at Heart) e per fare il giurato in Britain’s Got Talent (ok, ha ricevuto anche una nomination al premio Lawrence Olivier, come migliore interprete femminile in un musical britannico). Può permettersi di andare contro il giudizio di milioni di telespettatori?
“[Susan] sarà anche una superstar istantanea e internazionale, ma penso che non godrà di longevità. Potrebbe sfondare o finirla qui. […] La prima performance la mise su un piedistallo, ma è ancora tutto da vedere. L’abbiamo costruita noi, e il pubblico potrebbe dire che ha fatto il passo più lungo della gamba, che è diventata arrogante. Non lo è, ma neanche a noi piace il troppo successo. E’ un peccato, secondo me”.
Forse il pubblico televisivo (e di internet) saprà dimostrare una sensibilità più duratura di quella di cui deve disporre la giurata inglese, per le faccende di talento. Anche a voi la seconda interpretazione di Susan Boyle è sembrata sottotono?