Home Notizie Veline – Antonio Ricci interviene nel dibattito. Creatore o nomoteta?

Veline – Antonio Ricci interviene nel dibattito. Creatore o nomoteta?

Veline. Ne abbiamo parlato a lungo, qui su TvBlog, come icona pop dell’intrattenimento pop. Come geniale intuizione di Antonio Ricci. Veline. Sono sulla bocca di tutti. Sono entrate nell’immaginario e nel linguaggio collettivo. Sono diventate un termine a volte anche spregiativo – prova ulteriore della lungimiranza di chi le ha portate alla ribalta -, sono

26 Maggio 2009 15:11

Antonio Ricci

Veline. Ne abbiamo parlato a lungo, qui su TvBlog, come icona pop dell’intrattenimento pop. Come geniale intuizione di Antonio Ricci. Veline. Sono sulla bocca di tutti. Sono entrate nell’immaginario e nel linguaggio collettivo. Sono diventate un termine a volte anche spregiativo – prova ulteriore della lungimiranza di chi le ha portate alla ribalta -, sono nell’occhio del ciclone soprattutto ora che vengono nominate anche da politici e da esponenti di confindustria.

Suscitando le reazioni delle due Veline in carica, le uniche aventi il diritto di fregiarsi del titolo. Allora parlano, titoliamo. Già, parlano. Ed è naturale che parli anche il loro creatore, o mentore.

Un mentore naturalmente divertito e compiaciuto (sic) dal dibattito. Chi non lo sarebbe, al suo posto? Ricci, oltre a aver creato una fetta di televisione, ha creato una parola, un nome comune di persona. C’è di che gongolare sul serio. Così, il celebre autore televisivo può permettersi – ne ha ben d’onde – di dichiarare, deliziosa boutade:

Le veline attengono al Mito. Se le avessi inventate sarei un Dio. Da pontefice, quale sono e fui, le ho provocatoriamente nomate ed evidenziate. Nessuno si sogna di accusare Moliere di aver inventato l’avarizia.

Dio, pontefice, nomoteta: forse è tutto troppo, in fondo parliamo solo di entertainment: è solo televisione. Di sicuro, però, la dichiarazione di Ricci è quella di un uomo consapevole di aver scritto una serie di pagine importanti nella storia della televisione italiana. E ora si gode l’effetto che fa, ora che le sue creature sono, per motivi extratelevisivi – per l’evoluzione semantica che ha avuto il termine stesso -, sulla bocca di tutti.