La “vistosa” disdetta di Un amore di strega e Amiche Mie 2 (non di 4 padri single). Cosa c’è dietro?
E’ raro che un settimanale sempre così “ecumenico” come il Sorrisi e Canzoni Tv prenda posizioni nette sulle (non) scelte di palinsesto. Eppure, in un articolo pubblicato nello scorso numero dalla giornalista Tiziana Lupi, è accaduto qualcosa di molto atipico: oltre alla presentazione delle novità della prossima stagione sono state sottolineate con molta enfasi anche
E’ raro che un settimanale sempre così “ecumenico” come il Sorrisi e Canzoni Tv prenda posizioni nette sulle (non) scelte di palinsesto. Eppure, in un articolo pubblicato nello scorso numero dalla giornalista Tiziana Lupi, è accaduto qualcosa di molto atipico: oltre alla presentazione delle novità della prossima stagione sono state sottolineate con molta enfasi anche le disdette dell’ultima ora. In particolare, Un amore di strega, film tv con Alessia Marcuzzi, e Amiche mie 2, erano entrambe citate come esempi di serie cancellate:
“Alessia Marcuzzi sarà la protagonista di Vous le femmes, la sitcom che, dal prossimo settembre, prenderà il posto di Camera Café. La bionda conduttrice potrà così consolarsi del mancato sequel di Un amore di strega, la fiction (prodotta da Edwige Fenech) di cui recentemente è andato in onda il tv movie “pilota” con risultati probabilmente non sufficienti per mettere in cantiere una serie in più puntate. Stesso destino per Amiche mie, la fiction targata Endemol. Il nutrito cast non è bastato per assicurarsi il secondo capitolo di una serie i cui ascolti non sono mai riusciti a decollare”.
Se la matematica non è un’opinione il film tv con Alessia Marcuzzi, seppur di dubbia qualità recitativa e di scrittura, non è andato affatto male. Anzi, ha vinto la sfida in prime time di mercoledì 29 aprile, battendo un film generalmente di punta su RaiUno come Shall we dance? con 4.995.000 telespettatori e il 20,62%.
Ben più tormentato è stato il destino di Amiche mie, una fiction senza dubbio ambiziosa sia nella scelta di cast, che avrà comportato dei costi ingenti, sia nella scrittura, piuttosto respingente per un target commerciale. Eppure Amiche Mie avrà portato un ritorno di immagine non indifferente all’ammiraglia Mediaset, catturando un pubblico più pregevole e selezionato ma non per questo indifferente ai pubblicitari.
L’errore è stato quella di investire in un prodotto difficile in un autunno già nero per Mediaset, vista la leadership Rai sul fronte del varietà grazie a marchi fortissimi presentati da conduttori di peso. Gli ascolti riportati da Amiche Mie 1, dalla prima all’ultima puntata, si sono rivelati altalenanti proprio per aver subito una concorrenza temibile per qualunque serie emergente:
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PRIMA PUNTATA: 4.507.000, 16,80% di share (contro Real Madrid- Juventus e Carràmba), permanenza del 34.65%
SECONDA PUNTATA: 17,77% nel primo episodio con 4.885.000 telespettatori e il 20,24% con 4.481.000. Nella stessa sera boom del film The Departed.
TERZA PUNTATA: contro Grecia-Italia. Un netto del 18,82% suddivisi in 4.906.000 telespettatori e il 17,82% nel primo episodio e 4.064.000 con il 20,06% nel secondo.
QUARTA PUNTATA: media di 4,203 milioni e il 15.82% di share contro la partita di Champions League tra Inter e Panathinaikos e Carràmba
QUINTA PUNTATA: contro Milan-Lazio di Coppa Italia l’ascolto sale a 5.257.000 con il 20,37%. La quinta puntata cresce di oltre 4 punti e mezzo rispetto alla quarta puntata con oltre 1 milione di telespettatori in più.
SESTA PUNTATA: spostata alla domenica, dopo il presidio di cinque mercoledì, è terminata quasi a mezzanotte raccogliendo nel primo episodio il 15,35%,e nel secondo il 23,54%, con 4.041.000. Su RaiUno andava in onda Tutti pazzi per amore, fiction di sicura presa familiare che ha riportato 4.994.000 telespettatori (21,5%).
Risultati che denotano un faticoso consolidamento, ma in fondo non troppo diversi da quelli di altre serie previste in palinsesto nonostante gli ascolti mai troppo esaltanti (e collocati in periodi di minor concorrenza). Basti pensare ai Liceali, che debuttò lo scorso maggio senza mai sfondare ed è stato confermato in autunno dopo una penalizzante anteprima su Mediaset Premium e una terza stagione già in cantiere. In compenso si può citare anche il caso di Caterina e le sue figlie 2, andato in onda nel settembre 2007 con una brutta partenza e un ascolto in progressiva crescita, grazie a un inizio di periodo di garanzia molto poco belligerante alla domenica sera.
Canale 5, insomma, poteva aver bisogno di Amiche Mie per alzare il tiro, magari riducendo sui costi del cast artistico ma preservando il valore dei contenuti. Archiviato questo miraggio non ci si spiega una cosa: perché è stato confermato 4 padri single? Giovedì 16 gennaio, mentre la Rai era ancora fuori garanzia, Il Commissario Manara lo stracciò nella sfida dell’Auditel riportando 6.244.000, share 23.16%, mentre il pilot sperimentale (e costoso) riportò appena 4.680.000 spettatori, share 18.96%. Eppure è arrivata subito la conferma di una serie tv tratta dal tv movie. Forse perché, dietro quest’ambiziosa produzione internazionale che di appeal generalista ha ben poco, c’è un nome che conta come Gabriele Muccino?
Stesso discorso andrebbe fatto per Gerry Scotti, che da anni fa ascolti imbarazzanti nei film tv di Finalmente Soli. Mercoledì 29 ottobre 2008 Finalmente a Casa fu seguito da 4.493.000 spettatori e il 18,83% di share, mentre Finalmente una favola ha riportato martedì 25 novembre soli 4.479.000 (17,98%). Eppure è data per certa la produzione di nuovi quattro episodi da 75 minuti l’uno, per trasformare il marchio in una serie a tutti gli effetti. In questo caso cosa ci sarà dietro? Una clausola inderogabile nel contratto di Gerry Scotti?
Una cosa è certa: per il rinnovo delle serie tv sembrano non contare solo gli ascolti, anche in una tv commerciale…