Il Codacons contro la Rai, ma forse stavolta ha ragione: “Troppe repliche nel periodo estivo. Spettatori penalizzati”
Chissà che questa volta l’abbonato Rai non si dica d’accordo col Codacons, l’associazione, per antonomasia più odiosa e invasiva di sempre. I numi tutelari dei consumatori, infatti, si sono scagliati contro la tv di Stato, accusandola di avere iniziato troppo presto con le consuete repliche previste per la programmazione estiva:“Ieri la tv pubblica ha presentato
Chissà che questa volta l’abbonato Rai non si dica d’accordo col Codacons, l’associazione, per antonomasia più odiosa e invasiva di sempre. I numi tutelari dei consumatori, infatti, si sono scagliati contro la tv di Stato, accusandola di avere iniziato troppo presto con le consuete repliche previste per la programmazione estiva:
“Ieri la tv pubblica ha presentato agli investitori pubblicitari i nuovi palinsesti per il prossimo autunno. Considerato che non è ancora arrivata l’estate, la tradizione ormai consolidata di presentare la nuova stagione televisiva a fine primavera, è l’implicita conferma del fatto che la Rai ‘va in vacanza’ da giugno a settembre compresi e investe tutte le sue risorse solo ed esclusivamente per la programmazione autunnale ed invernale. La conseguenza è che in estate gli spettatori sono inondati di repliche”.
Altre questioni poste dal Codacons:
“Perché, con tutte le nuove serie di telefilm esistenti (ad esempio su Raidue, Ncis, Numb3rs, Cold Case, Criminal minds, Senza traccia…), Raiuno, l’ammiraglia Rai, non trovi nulla di meglio che replicare per l’ennesima volta ‘L’ispettore Derrick’, in onda ininterrottamente dal 1979, ‘Il commissario Rex’ (in onda ininterrottamente dal 1997), ‘La signora in giallo’ (in onda dal 1984), ‘Un medico in famiglia’ e ‘Le sorelle McLeod’?”.
Infine la domanda che, forse, appare più lecita, considerando che, negli ultimi anni, anche le uscite cinematografiche riescono a sposarsi perfettamente con il periodo estivo (vedi le produzioni dei Vanzina):
“Nel cinema sempre più spesso si esce con nuovi film in questo periodo. Anche d’estate esiste un pubblico che avrebbe diritto di vedere, almeno ogni tanto, qualche programma non riciclato, specie in considerazione del fatto che si paga il canone”.