Roberto Giovalli commenta l’aggressione a Formentera, buen retiro del nudismo vip
L’ex dirigente tv Roberto Giovalli, poco conosciuto al grande pubblico, ha fatto prendere un brutto spavento ai piani alti. L’aggressione che lo ha viso vittima giovedì 11 giugno a Formentera, luogo in cui trascorre buona parte del suo pensionamento volontario, ha sfiorato la tragedia: ignoti lo hanno massacrato di botte e, una volta escluso il
L’ex dirigente tv Roberto Giovalli, poco conosciuto al grande pubblico, ha fatto prendere un brutto spavento ai piani alti. L’aggressione che lo ha viso vittima giovedì 11 giugno a Formentera, luogo in cui trascorre buona parte del suo pensionamento volontario, ha sfiorato la tragedia: ignoti lo hanno massacrato di botte e, una volta escluso il movente del furto, resta sconosciuta la vera causa. Per fortuna il peggio è stato scongiurato: per quanto Giovalli abbia dei tubicini nel naso, occhi gonfi e viso irriconoscibile è sano e salvo. E a rassicurarci sulle sue condizioni in ogni caso sofferte (ha le costole incrinate), è un’intervista da lui rilasciata sulle pagine di Oggi, in cui vengono chiarite le dinamiche dell’accaduto:
“Ho visto tempi migliori. Tornavo a casa da solo in auto verso l’una di notte. Erano in quattro. Ho avuto solo il tempo di scorgerne uno. Parlava spagnolo. Mi ha colpito in testa con un bastone grosso così. Poi mi hanno legato le mani con un filo della luce strappato all’entrata. Mi hanno avvolto la testa in un paio di miei pantaloni trovati in cortile. E hanno cominciato a colpirmi, in silenzio. Dappertutto: in faccia, sulla testa, sul corpo”.
Quando gli chiedono se si fosse trattato di un regolamento di conti o di un messaggio mafioso Giovalli lo esclude, non avendo mai avuto proprietà o iniziative economiche a Formentera ed essendo ancora in affitto dopo vent’anni:
“Assieme ad altri avevo aperto un chiringuito, il 10, 7, ma lo hanno subito rivenduto”.
Peccato che, stando al parere di qualche amico più allarmista, Giovalli ha rischiato grosso di essere ucciso, perché “se fosse stato solo un avvertimento avrebbero mirato a gambe e braccia e lui è stato fortunato ad avere un fisicaccio compatto”.
Giallo dell’aggressione a parte, la vicenda ha rivisto nel mirino dei media lo strano paradiso “anticonformista” di Formentera, perla delle Baleari che, a differenza della vicina Ibiza, è diventata un vero e proprio buen ritiro delle celebrità più eccentriche, che amano trascorrere l’estate in modo disinibito e fuori dagli schemi della mondanità glamour. La sua peculiarità è di essere rimasta, infatti, un’ex riserva hippy che non concede svaghi più modaioli di un aperitivo al tramonto sulla spiaggia.
Non a caso il nudismo è una delle pratiche più in voga nell’isola, che ha visto lo stesso Giovalli nel 2007 protagonista di un discussissimo scatto: c’era il suo nudo frontale in primo piano, con tanto di impassibile scambio di mano con Giorgio Armani (in foto), mentre sullo sfondo si intravedevano amici di spicco come Giorgio Gori e la consorte Cristina Parodi, in più morigerato costume da mare. Nel 2006 Giovalli aveva fatto parlare di sè per un altro scatto, che lo ritraeva come mamma l’ha fatto in compagnia di un suo pupillo televisivo, Fabio Volo, anche lui “nudista” per l’occasione.
Formentera, che è appunto la residenza “oziosa” di Giovalli per quattro mesi l’anno, ha visto il manager tv ricevere spesso amici di vecchia data come Paolo Bonolis, Rosita Celentano e qualche calciatore.
Negli anni ’90 il manager aveva già deciso di mollare tutto e ritirarsi a Formentera, salvo poi tornare in Italia nel 2001 per dar vita al terzo polo della tv, quello che sarebbe diventato La Sette. Il progetto iniziale prevedeva Gad Lerner, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto per un canale da 7-10%, presto ridimensionato per ragioni politiche.
Da allora Giovalli ha vissuto di rendita con i miliardi di liquidazione ricevuta, passando le sue giornate leggendo, guardando film e dandosi al footing, diventando così il Guru di Formentera. Un “miracolato” che qualcuno, magari per pura invidia, chi lo sa, ha voluto punire.