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Vecchio Fratello: la parodia amara in Assenza di Segnale

SkyUno ha trovato un modo per strapparci qualche bel sorriso in estate. Dopo il rinvio del debutto, inizialmente previsto per metà maggio, Assenza di segnale (tratto dal format No Signal) è sbarcato sugli schermi satellitari dal 22 giugno, tutti i giorni a partire dalle 24. Il programma nasce da un intento parodistico piuttosto brillante che

29 Giugno 2009 11:49

vecchio fratello

SkyUno ha trovato un modo per strapparci qualche bel sorriso in estate. Dopo il rinvio del debutto, inizialmente previsto per metà maggio, Assenza di segnale (tratto dal format No Signal) è sbarcato sugli schermi satellitari dal 22 giugno, tutti i giorni a partire dalle 24. Il programma nasce da un intento parodistico piuttosto brillante che non risparmia nessuna produzione Sky.

La logica è quella dello zapping indolente, a cui è dedito l’abbonato medio, interrotto da strane interferenze satiriche. In Assenza di Segnale trionfano giochi di parole, nonsense e azzeccate gag che esasperano le caratteristiche identitarie di ciascun format.

Un consiglio vivissimo è quello di non perdersi il Vecchio Fratello, rivisitazione geriatrica del noto Big Brother che fa di una casa di riposo la variante “eterna” di un set da reality. Probabilmente un po’ cinico e dolceamaro è il paradosso di fondo: quello di portare in tv la più cruda delle realtà. Quella del brodino che scotta ma non fa scandalo, dei nuovi ingressi accolti con lo sfottò “tutta gioventù” e destinati a non uscire mai, di un attacco di tosse che è l’unica botta di vita della giornata.

complimenti per la trasmissione

Lo spettatore finisce per attendere con ansia nuove pillole di normalità di questi reclusi un po’ attempati, come se si creasse un reality socio-pedagogico a puntate all’interno di un programma comico.

Quasi pirandelliano, l’intento del Vecchio Fratello, a una spanna sopra tutti gli altri intermezzi comici, da Sos… Ata a Scambio Moglie, passando per Pollaius al posto di Aquarius e Manzo Criminale.

Wilder, già produttrice di Boris e Vuoi ballare con me? per la satellitare, colpisce ancora una volta nel segno della qualità e dell’innovazione di linguaggi.