Home Rai e Mediaset multate dall’Antitrust: pubblicità occulta. Nel mirino anche i gioielli della Venier durante l’Isola dei Famosi

Rai e Mediaset multate dall’Antitrust: pubblicità occulta. Nel mirino anche i gioielli della Venier durante l’Isola dei Famosi

Una multa di 440mila euro comminata a Rai e Mediaset, ree di pubblicità occulta durante alcuni dei programmi di punta della rispettiva programmazione. La decisione è dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato: l’inchiesta, invece, partì grazie a una segnalazione di Striscia la Notizia che ospitò la testimonianza dello stesso Calabrò, il quale assicurò gli

7 Luglio 2009 15:25

Mara VenierUna multa di 440mila euro comminata a Rai e Mediaset, ree di pubblicità occulta durante alcuni dei programmi di punta della rispettiva programmazione. La decisione è dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato: l’inchiesta, invece, partì grazie a una segnalazione di Striscia la Notizia che ospitò la testimonianza dello stesso Calabrò, il quale assicurò gli spettatori che si sarebbe adoperato per agire quanto prima. Promessa mantenuta, evidentemente.

Le trasmissioni di riferimento sono “Questa Domenica”, “Pomeriggio 5” e “L’Isola dei famosi 6”. I marchi reclamizzati in modo “non trasparente” sono, per quanto riguarda il Biscione, “Monella Vagabonda”(società Gielle) mentre per la Rai si tratta dei gioielli della collezione MyMara (società Assteria), disegnata da Mara Venier, e Europe Assistance: tutto ciò nel corso dell’Isola dei Famosi. Sanzionata anche la casa di produzione del format Magnolia (che ha presentato ricorso con la seguente motivazione: “Magnolia ribadisce di essere totalmente estranea a qualsiasi ipotesi di illecito. Magnolia pertanto ricorrerà nelle opportune sedi per far dichiarare la correttezza del proprio operato”.

Spiega l’Antitrust, come riportato da Il Corriere della Sera, relativamente ai gioielli di Mara Venier:

“La sponsorizzazione occulta della linea di gioielli MyMara è avvenuta nel corso di diverse puntate durante le quali la testimonial e alcuni ospiti indossavano i preziosi, inquadrati ripetutamente. Dai documenti acquisiti nel corso degli accertamenti ispettivi è emerso che tra la programmazione pubblicitaria della società Asteria, produttrice dei gioielli, compaiono anche le 13 puntate del programma L’Isola dei Famosi con Mara Venier. Tale elemento, pur in assenza della prova di un rapporto di committenza formalizzato tra Rai, Magnolia e Asteria, conferma che l’inserimento del logo commerciale nel corso dello spettacolo rispondeva solo ed esclusivamente ad una logica essenzialmente pubblicitaria, che le società Rai e Magnolia hanno consentito, attraverso un comportamento omissivo e non vigilante, e che ha avvantaggiato Asteria”.

Quanto ad Europe Assistance:

“La sponsorizzazione occulta è avvenuta nel corso del filmato relativo al rientro di un protagonista durante il quale la presentatrice del programma ringraziava esplicitamente la società. I documenti acquisiti nel corso dell’ispezione presso la sede della società Magnolia dimostrano inequivocabilmente che i ringraziamenti sono il frutto di uno scambio di natura commerciale: viene infatti evidenziata la disponibilità di Europ Assistance a non far pagare i costi della prestazione supplementare svolta per l’assistenza medica al concorrente per il suo rientro in Italia, a fronte di un ringraziamento e di un citazione della società, anche facendo riferimento ai costi di un passaggio pubblicitario nel programma”.

Infine i prodotti pubblicizzati su Mediaset, nel corso di “Questa DomenicaE (puntata del 23 novembre 2008) e “Pomeriggio Cinque” (puntata del 2 febbraio 2009):

“Secondo l’Autorità, anche in assenza di un rapporto di committenza tra le società Rti e Gielle, gli elementi emersi nel corso dell’istruttoria rivelano, in maniera concordante, la finalità promozionale delle immagini trasmesse. Sia Rti che Gielle per il ruolo, la competenza professionale e le caratteristiche dell’attività svolta, potevano e dovevano adottare tutti gli accorgimenti e le misure necessarie, onde evitare che potessero verificarsi fenomeni di pubblicità occulta”.

Rai 1