Processo a Gabriele Paolini: “La Rai mi pagava per interrompere i telegiornali”
Ve lo ricordate Gabriele Paolini? Lo strano tizio che all’improvviso, durante le dirette dei Tg nazionali interferiva in video con i suoi messaggi strani a base di condom e presunta libertà sessuale? Ebbene, oggi a Milano inzia il processo che lo vede come imputato per l’interruzione al Tg3 del 29[…]
Ve lo ricordate Gabriele Paolini? Lo strano tizio che all’improvviso, durante le dirette dei Tg nazionali interferiva in video con i suoi messaggi strani a base di condom e presunta libertà sessuale? Ebbene, oggi a Milano inzia il processo che lo vede come imputato per l’interruzione al Tg3 del 29 marzo 2006. Paolini interferì in video, durante un servizio di Paolo Volpato, gridando: “Il Papa è gay” (in alto nel video uno dei tanti interventi di Emilio Fede, vittima preferita da Paolini). Ma Paolini respinge le accuse e dice:
Entrambe le cose non sono vere. Il mio intervento era concordato.
Con la sua attività di disturbatore Paolini è entrato nel Guinness:
Dal 2002 detengo il record mondiale, certificato dal “Guinness dei Primati”, per i miei 20 mila “sabotaggi” televisivi. Ebbene, ben un decimo di questi sono stati combinati e voluti dalla Rai. Grazie a questa complicità che dal 1997 ad oggi ho direttamente con diversi giornalisti, autori televisivi, registi, tecnici audio e video, appalti Tv, tutti della Rai, ho avuto negli anni, ben 87.950 euro, senza contare biglietti di treni, di aerei, alberghi, pranzi e cene tutte pagate dagli stessi esponenti Rai.
E Paolini ripeterà queste stesse accuse nella dichiarazione spontanea che aprirà l’udienza. Non si conoscono ancora le prove a sostegno di queste accuse, così come non si conoscono le motivazioni che avrebbero spinto dipendenti e collaboratori Rai a richiedere il servizio di interruzione di Paolini.
[Via | Cronaca Qui]