Home Patrizia Mirigliani in esclusiva a TvBlog: ” Una versione maschile di Miss Italia? E’ un’ idea a cui stiamo pensando”

Patrizia Mirigliani in esclusiva a TvBlog: ” Una versione maschile di Miss Italia? E’ un’ idea a cui stiamo pensando”

Prosegue la nostra marcia di avvicinamento all’edizione numero 70 di Miss Italia e dopo aver sentito nei giorni scorsi la conduttrice Milly Carlucci, oggi è la volta dell’anima di questa manifestazione, di colei che ha ereditato dal padre Enzo Mirigliani il timone del più celebre ed importante concorso di bellezza italiano: Patrizia Mirigliani. Nell’intervista che

di Hit
pubblicato 22 Luglio 2009 aggiornato 21 Gennaio 2021 15:57

Patrizia Mirigliani presenta Miss Italia 2009 in esclusiva a TvBlog

Prosegue la nostra marcia di avvicinamento all’edizione numero 70 di Miss Italia e dopo aver sentito nei giorni scorsi la conduttrice Milly Carlucci, oggi è la volta dell’anima di questa manifestazione, di colei che ha ereditato dal padre Enzo Mirigliani il timone del più celebre ed importante concorso di bellezza italiano: Patrizia Mirigliani. Nell’intervista che ha concesso in esclusiva a TvBlog, ci ha parlato del passato, del presente e del futuro del concorso in una chiaccherata piena di spunti interessanti .

Miss Italia un concorso che compie 70 anni, qual è il segreto della sua longevità?

I segreti sono tanti. Io credo che tutto quanto abbia storia, sia durato nel tempo e che abbia credibilità, arrivi poi al successo fino ai 70 anni. E questo è il caso di Miss Italia.

Per una ipotetica Super Miss Italia, quale qualità prenderebbe da ciascuna delle passate vincitrici?

Sicuramente l’eleganza di Edelfa Chiara Masciotta, la simpatia di Cristina Chiabotto e Francesca Chillemi, la disinvoltura di Miriam Leone, la compostezza ed il rigore di Claudia Andreatti, la raffinatezza ed il portamento di Silvia Battisti. E poi lo stile di vita di Martina Colombari.

Nel 1988 Fabrizio Frizzi prese il timone del concorso per volere di suo padre, come lui stesso ha confessato nell’intervista che ci ha recentemente concesso, timone che tenne per ben 15 anni raggiungendo livelli di audience mai eguagliati da nessuno dei suoi successori, che ricordo ha di quegli anni? Fu secondo lei giusto mettere da parte Frizzi?

E’ difficile rispondere a questa domanda. Sicuramente il presentatore, soprattutto dopo molti anni di conduzione si deve riproporre con idee nuove. E allo stesso tempo un cambio di conduzione può giovare sia al programma che al suo conduttore. Detto ciò io voglio sottolineare che ho sempre avuto grande stima di Frizzi, lo trovo un grande professionista, è stato scelto da mio padre perché è un ragazzo in linea con l’ideologia familiare del concorso. Nel 2002 la Rai reputò che era giunto il momento di cambiare. Fabrizio è comunque nei nostri cuori e se tornasse saremmo felici, noi teniamo molto a lui perché è una gran bella persona.

Ha mai pensato ad una versione maschile di questo concorso ?

Ha mai pensato ad una versione maschile di questo concorso ?

Si, mi è venuta l’idea anche quest’anno considerando il fatto che la gente è ormai abituata alla bellezza femminile e invece è ancora molto attenta, soprattutto ovviamente il pubblico femminile alla bellezza maschile.Quindi sicuramente un concorso maschile potrebbe essere interessante. Ho tante richieste in questo senso perché sanno che il nostro marchio è una garanzia di organizzazione seria e di successo. Il discorso è che bisogna studiarlo nella maniera giusta e non farlo scadere in qualcosa di ridicolo e non di livello, perché l’uomo in passerella è difficile.

L’ha già proposta a qualcuno questa idea, per esempio alla Rai?

Non l’ho ancora proposta, ci deve essere un idea, non si può proporre un uomo, come una donna, solamente per la bellezza. Un uomo valutato solo per la bellezza è troppo riduttivo, però bisogna trovare la chiave di lettura giusta e quando la troveremo sicuramente potrà nascere anche una versione maschile di Miss Italia. Ormai l’uomo, soprattutto oggi, è di un narcisismo al di fuori di ogni limite.

Vero è anche che nel tempo il pubblico si è abituato ad altri tipi di proposte televisive

Certo, negli anni il pubblico si è appassionato, purtroppo, grazie a tanti reality che sono stati fatti, più ad un gusto di scoop e di scandalo. Noi siamo sempre fedeli alla nostra liturgia a volte anche pagando dei prezzi, con cali di ascolti. Perché comunque noi non abbiamo mai fatto scandalo, il pubblico oggi vuole il sangue ed il sangue a Miss Italia non c’è e non ci sarà mai.

Qual è dunque nel 2009 il segreto per rendere appetibile al grande pubblico televisivo il concorso di Miss Italia ?

E’ forse quello che stiamo proponendo noi quest’anno con Milly. E’ quello di rinnovare il format ed avere delle idee nuove. E’ troppo veloce il mondo della televisione, ci vogliono quindi idee innovative. E noi quest’anno con Milly e con il team di autori abbiamo creato un format molto interessante e io credo che possa dare una svolta al nostro concorso.

All’edizione dei 70 anni è in arrivo appunto Milly alla conduzione, come è caduta la scelta su di lei?

Era un paio di anni che si pensava a Milly, perché Milly è una donna volitiva, una donna di carattere che si assume le sue responsabilità e le porta fino in fondo anche combattendo, un carattere simile al mio. Avere una compagna di avventura di questo calibro è davvero bello. La scelta è stata fatta quindi sulla personalità di Milly, sul progetto che ci ha illustrato, sul fatto che è molto amata dal pubblico italiano e che il pubblico che la ama è poi quello che segue noi. Quindi noi andiamo a parlare la stessa lingua a gente che ama la nostra lingua e quindi secondo mè è stata la miglior scelta possibile.

Suo padre ha spesso voluto sottolineare che Miss Italia deve essere la ragazza della porta accanto, ancora oggi questo può essere lo slogan del concorso?

Può esserlo in parte. La ragazza della porta accanto c’è ancora oggi, ma ora è motivata, ha voglia di mettersi in gioco, ha le idee molto chiare, sono quasi tutte laureande. Sanno che la bellezza non è un fine ma solo un mezzo, sono ragazze in gamba. Combattono con grinta con personalità, non hanno più timidezza e non sono più spinte solo dai genitori nello stile di “Bellissima” di Visconti. Una volta mio padre diceva “partecipate perché è un gioco”, oggi non possiamo negare che Miss Italia è diventata una vetrina per diventare qualcuno, se si ha un talento per diventarlo e soprattutto è una possibilità di lavoro che non guasta al giorno d’oggi.

Miss Italia dunque come un’accademia?

Si, da anni quando arrivano le nostre 300 ragazze noi diamo loro in quei giorni delle cognizioni diverse sulla vita. Entrano in un mondo, quello dello spettacolo, in cui ci sono figure professionali che si prendono cura di loro, che le educano su alcune cose, anche sui comportamenti da tenere nel mondo dello spettacolo, anche nelle cose più futili, per esempio come ci si trucca, come ci si pettina, come ci si pone davanti ad una telecamera. Negli anni è cresciuta questa concezione di Miss Italia come accademia, al punto tale che le ragazze sono felici, perché quando tornano a casa hanno imparato qualcosa, perché hanno vissuto anche il rigore e la disciplina che oggi molti giovani non vivono più. Ma imparano soprattutto questa etica comportamentale che nello spettacolo serve e che noi siamo fieri di poter insegnare.

La prossima edizione di miss italia sarà ancora a Salsomaggiore?

Non lo sappiamo siamo in fase di rinnovo di contratto, non abbiamo ancora le idee chiare, appena sarà finita questa edizione ci ragioneremo un po’.

Jesolo potrebbe essere la nuova sede delle finali di Miss Italia ?

Jesolo è una località meravigliosa,anche quest’anno Miss Italia nel mondo ha avuto un ottimo successo, però noi questi ragionamenti li dobbiamo fare a mente fredda a concorso chiuso.

Nel corso degli anni la televisione si è riempita di concorsi che assomigliano molto a Miss Italia, Veline per esempio. Ritiene che questo tipo di trasmissioni abbiano tolto linfa al concorso di Miss Italia?

No, perché noi partiamo da una linea diversa. Veline è un casting dove arrivano delle ragazze per fare una trasmissione. Le due che vincono fanno poi il programma, le altre rientrano nel dimenticatoio. Miss Italia non è un casting, è un fenomeno di costume che si svolge per sei mesi su tutte le piazze italiane, con giurie che cambiano ogni volta, con feste di piazza bellissime, con grande seguito da parte della stampa e del pubblico. Quello che spinge una ragazza a partecipare al nostro concorso è il piacere di conoscere un aspetto della nostra manifestazione sapendo che può andare bene oppure male, ma quando questa ragazza riesce poi ad entrare in un circuito, cresce nel tempo, si costruisce. Le ragazze di Miss Italia si sono quasi tutte realizzate nel tempo: chi si è data al giornalismo, chi è diventata attrice, chi è diventata annunciatrice, chi conduttrice come la nostra attuale Miss: Miriam Leone. Miriam oggi è la portavoce di questo nuovo modo di essere Miss Italia. Lei non è partita da un casting, ha fatto e vinto Miss Italia, abbiamo capito qual’era la cosa cui era più predisposta, l’abbiamo aiutata: consideri che è la prima volta che una Miss in carica ha la possibilità di lavorare, nel caso di Miriam condurre Unomattina Estate. Quindi ha segnato un cambiamento come tipologia di donna, è un’emazione di quello che è oggi il concorso e nello stesso tempo ha segnato un cambiamento nella visione dei nostri partner commerciali che hanno capito che una ragazza che vince il concorso deve avere la possibilità di lavorare da subito.

RaiUno è passata dalla direzione di Fabrizio Del Noce a quella di Mauro Mazza, vi siete già incontrati con il nuovo direttore?

Ho avuto un bel rapporto con Fabrizio in tutti questi anni e con Mauro Mazza ci siamo già incontrati. E’ assolutamente in linea con l’ideologia del concorso, poi devo dire che la Rai ci ha sempre considerati un punto di forza, i due eventi di RaiUno sono Sanremo e Miss Italia. Grande sintonia quindi con il nuovo direttore di RaiUno.

Cosa si aspetta da questa edizione numero 70 di Miss Italia ?

Mi aspetto di avere 60 ragazze belle, intelligenti, con grande personalità, carattere, fascino ed eleganza. Mi aspetto che il pubblico ci segua sempre numeroso, perché Miss Italia non morirà mai!

Un ringraziamento a Patrizia Mirigliani per la cortesia e la disponibilità ed in bocca al lupo per Miss Italia 2009.

Milly CarlucciRai 1