La Tribù – Lorenzo Amoruso è il 13° concorrente. Sergio Arcuri arruolato come ex ufficiale. E sulle critiche della Ventura: “Noi non siamo cloni e neanche un grand hotel”
Possiamo comunicarvi IN ANTEPRIMA una notizia ufficiosa, ma già nota ai bene informati. Sarà Lorenzo Amoruso il tredicesimo concorrente de La Tribù – Missione India, il nuovo reality adventure di Paola Perego (la cui partenza, prevista per il 16 settembre, è ancora in sospeso per i già noti problemi di visto e potrebbe essere rinviata
Possiamo comunicarvi IN ANTEPRIMA una notizia ufficiosa, ma già nota ai bene informati. Sarà Lorenzo Amoruso il tredicesimo concorrente de La Tribù – Missione India, il nuovo reality adventure di Paola Perego (la cui partenza, prevista per il 16 settembre, è ancora in sospeso per i già noti problemi di visto e potrebbe essere rinviata al 23).
Amoruso, ex capitano dei Glasgow Rangers, è l’unico italiano ad essere stato leader di una squadra angloassone, per giunta protestante e rivale dei Celtic cattolici, ed entra nel cast dopo i forfait di Gianluigi Lentini, Andrew Howe e Jury Chechi. Ai tempi fece scalpore il fatto che rivendicasse la sua fede in campo facendosi il segno della croce. Il pubblico italiano lo conosce anche come ex-storico compagno di Giulia Montanarini, con cui si è lasciato a un passo dal fidanzamento ufficiale annunciato durante la sua partecipazione a La Fattoria.
In più, è stata confermata la presenza di Sergio Arcuri che – contrariamente ai pregiudizi nei suoi confronti in quanto fratello “raccomandato” di Manuela – avrebbe convinto ai provini per la sua storia personale. In pochi, infatti, sanno che oltre a essere laureato in ingegneria è stato ufficiale dell’esercito (anche in Kosovo) e condividerà dunque prima di tutto la sua esperienza NON da guerrafondaio, ma da ingegnere.
Sempre parlando di rumors (nessun vertice della casa di produzione Triangle ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in materia né tantomeno la conduttrice), abbiamo appreso della reazione divertita degli interni al programma, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Simona Ventura alla conferenza stampa di Quelli che il calcio:
“Copiare l’Isola? Ci provino. Non credo sia possibile perchè l’Isola dei Famosi non è mai uguale a se stessa e di solito i cloni partono già sfortunati. In realtà di loro non avrei voluto nessuno, abbiamo già in mente le nostre teste di serie. Ora che loro sono partiti noi possiamo iniziare a chiudere i nostri contratti. Non si sa mai che con questo programma, facciano venire ancora più voglia di vedere la vera Isola.”
Peccato che quelli della Tribù, reduci dall’esperienza della Talpa, ricordino che alcune “novità” del reality game Triangle siano state “copiate” proprio dall’Isola. Basti pensare alla formula della nomination con le carte, inaugurata dalla Talpa e poi sbarcata all’Isola, e alla Capanna in cui veniva confinato settimanalmente un concorrente, introdotta già dalla prima edizione della Talpa su RaiDue e poi subito fonte di ispirazione per l’ultima spiaggia dell’Isola 2 di Sergio Muniz.
Insomma, il fatto che la Ventura spari a zero su un programma che non è ancora andato in onda è stato visto come una violazione della consecutio temporum, specie quando la Tribù viene accusata di rubare ospiti a un reality che partirà tra diversi mesi.
C’è anche spazio per l’aspetto dei “costi”, visto che a Canale5 per un reality simile si è profuso un budget dichiaratamente non stellare, anche per via della crisi economica. Insomma, quelli della Tribù dicono che non potranno permettersi “la formula grand hotel”, per cui nell’Isola abbiamo visto negli ultimi anni firmati dei contratti a tempo determinato o addirittura nelle vesti di semplici guest star (vedi Valeria Marini l’anno scorso). Nel caso della Tribù, la stessa formula di racconto prevista non consentirà “il via-vai” spesso visto a RaiDue.
In più, che la Tribù venga considerata un clone dell’Isola è ritenuto fuorviante dalla concorrenza, visto che semmai nasce dichiaratamente come spin-off della stessa Talpa, già apertasi ad aspetti di folclore ed integrazione socio-culturale specialmente nell’ultima edizione. Tra naufraghi e nomadi, in effetti, “dicono” ci sia una bella differenza…